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  1. ZIO PAPERONE E LA SCAVATRICE A VAPORE

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    Carl Barks
    Zio Paperone
    By joe 7 il 12 May 2021
     
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    ZIO PAPERONE E LA SCAVATRICE A VAPORE - PAPERINO E LA SCAVATRICE
    (precedente analisi: qui)
    Autore completo: Carl Barks
    Anno di uscita in America: Novembre/Dicembre 1949
    Prima pubblicazione in America: Christmas Parade, ed. Dell
    Titolo originale: Letter to Santa ("Una lettera a Babbo Natale")
    Prima pubblicazione in Italia: Dicembre 1950, su "Albi d'oro" n. 241.

    TRAMA

    Siamo a Natale e Paperino si prepara per le feste: però si accorge di aver dimenticato di spedire la lettera dei nipotini a Babbo Natale. Allora decide di comprare lui il regalo: ma quando legge la lettera e si accorge che i bambini vogliono una SCAVATRICE A VAPORE, lui non sa più che pesci pigliare. A parte l'assurdità della richiesta, non ha abbastanza soldi per comperarne una. Prova a chiedere un prestito a Zio Paperone e lo ottiene dopo un'accesa discussione. Ma Paperone, quando si accorge che il merito andrà tutto a Babbo Natale e non a lui, che ha fornito i soldi, compera una scavatrice a vapore per darla ai nipotini al posto di quella di Babbo Natale, che Paperino ha appena comperato, e prendersi il merito. Ma i due si incontrano in mezzo alla strada, ciascuno a bordo della propria scavatrice, e avviene uno scontro stile Mazinga contro Goldrake. Finiscono tutti e due davanti al giudice e Paperone paga il doppio della multa, nel caso che dovessero arrestarli ancora. Ma è troppo tardi per comperare una nuova scavatrice: allora Paperino si traveste da Babbo Natale per scusarsi coi nipotini, ma finisce incastrato nel camino. Paperone, allora, vestito anche lui da Babbo Natale, dice ai nipotini che avrebbero avuto la scavatrice se si fossero rivolti a Zio Paperone. Ma Paperino riesce a liberarsi e, uscito dal camino, litiga con Zio Paperone davanti ai nipotini. Alla fine, i bambini scoprono il trucco e si disperano, perchè non avranno il regalo. Ma arriva in quel momento il vero Babbo Natale che dà ai nipotini quello che volevano: una scavatrice GIOCATTOLO. :lol:

    COMMENTO

    Questa è la terza storia natalizia di ampio respiro realizzata da Barks dopo Paperino sul Monte Orso (1947: compare per la prima volta Zio Paperone) e Paperino e l'albero di Natale (1948, in cui Paperino combatte contro una strega simile a quella di Biancaneve). Fu pubblicata sull'albo annuale Christmas Parade n. 1 del Dicembre 1949 edito dalla Dell Comics1.

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    La copertina originale di Walt Disney's Christmas Parade n. 1 (1949) su cui è stata pubblicata per la prima volta questa storia in America. E' la stessa copertina che sarà usata in Italia per l'Albo d'Oro n. 241 (1951; fu presentato come "Almanacco di Topolino 1951"), dove sarà pubblicata per la prima volta questa storia.


    Questa storia è importante anche per via del fatto che è la prima presentata nel libro "Vita e dollari di Paperon dè Paperoni" (1968), in cui i lettori italiani, per la prima volta, scoprono l'esistenza di Carl Barks, facendo cadere il mito di "Walt Disney che faceva lui tutte le storie da solo". Infatti, con questo libro Oscar Mondadori si sancì la dignità letteraria non solo del fumetto Disney, ma anche del fumetto tout court.

    Barks


    Si tratta di una storia fondamentale per lo sviluppo del personaggio di Paperone. Per la prima volta è mostrato nel suo ufficio, circondato dal denaro. Non è ancora in un Deposito, ma è già un gran passo avanti. Anche i suoi vestiti si stanno avvicinando alla versione definitiva: se nell'ufficio il suo abito somiglia a quello di Rockerduck (che non è ancora apparso), quando è all'aperto indossa la palandrana e il cappello a cilindro, oltre al bastone da passeggio. Lo portava anche prima, ma questo lo aiutava a sostenersi: adesso lo porta con disinvoltura. Gli occhiali non sono ancora quelli definitivi: a volte hanno la stanghetta, altre volte sono un pò più grandi di come saranno poi. Ma in pratica è quasi uguale al Paperone definitivo.

    B2
    E si vede.


    Questa è una storia tra le preferite dai lettori e dagli appassionati. Infatti è un capolavoro per tanti motivi: la costruzione della storia, il ritmo della vicenda, la caratterizzazione dei personaggi, per non parlare dei disegni e delle battute fulminanti, molte delle quali memorabili ("Io sono Paperon dè Paperoni, e, se non fai quello che dico, compero tutta la città e ti licenzio!"). Inoltre, i rapporti tra Paperone, Paperino e i nipoti si delinea più chiaramente: Paperino lo considera un avaraccio, Paperone ha un ego smisurato con inaspettati momenti di generosità (per esempio, qui cerca di rimediare al danno fatto con le scavatrici suggerendo il travestimento di Babbo Natale), entrambi si preoccupano a modo loro dei nipotini. I due, tra l'altro, litigano spesso e bene. Queste sono le basi su cui si svilupperanno i futuri rapporti.

    B1
    Attraverso queste reciproche manifestazioni di affetto e di stima, Barks presenta qui il primo litigio ufficiale tra lo zio e il nipote. ^_^


    Con questa storia, Zio Paperone è sulla strada per diventare uno dei più importanti personaggi disneyani. Tanto che, spesso, è il ricco zione a rubare spazio al nipote, che invece, secondo il titolo, dovrebbe essere il protagonista principale. Eppure si vede chiaramente che Paperone come "spalla" è fin troppo strabordante: qui è già un comprimario alla pari con Paperino, se non di più.

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    Una delle frasi più famose di Zio Paperone, pronunciata qui per la prima volta. E lui la città sarebbe davvero capace di comperarla. XD


    Lo scontro tra le scavatrici è il momento clou della storia, ed è stato realizzato splendidamente non solo nel suo sviluppo (incontro, passaggio dalle parole ai fatti), ma anche dal punto di vista del disegno. E non si tratta solo delle scavatrici, pur realizzate ottimamente: infatti, qui, per la prima volta, si vede Paperopoli come una città e non come un insieme di villine con l'orticello e lo steccato che le separa l'una dall'altra, come se fosse una periferia.

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    Mazinga contro Goldrake secondo Barks.


    La stessa divisione delle vignette, con alcune di forma angolare insieme a quelle classiche rettangolari, con qualche stella di Natale o campanella tra una vignetta e l'altra, dà un tono fiabesco di poesia in tutta la storia. In sostanza, tutta questa storia è un vero capolavoro costruito a regola d'arte, senza sbavature e, come tutte le storie di Barks, usata come modello dagli aspiranti sceneggiatori.

    CURIOSITA'

    L'idiosincrasia di Zio Paperone nei confronti del Natale, la stessa di Ebenezer Scrooge del Canto di Natale di Dickens, e che Paperone avrà sempre, era condivisa dallo stesso Carl Barks. ^_^

    Grazie all'indicazione di Franco Ressa, ho saputo che la scena dello scontro tra le scavatrici a vapore è stata riproposta nel film di Mel Brooks "Che vita da cani" (1991), in cui il protagonista e l'avversario si scontrano con due scavatrici!. :lol:



    Fonti: Disney Comics Fandom

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    1 La Dell Comics (1929-19739) è stata una casa editrice di fumetti statunitense, appartenente alla Dell Publishing (che pubblicava a sua volta dei romanzi gialli, rosa, avventurosi). Era specializzata nella pubblicazione di materiale sotto licenza altrui, specialmente i personaggi della Walt Disney (ma anche quelli della Warner Bros, della Metro-Goldwyn-Mayer, ecc.).

    PRECEDENTI STORIE DI ZIO PAPERONE ANALIZZATE:
    PRESENTAZIONE
    ZIO PAPERONE E LA STELLA DEL POLO
    ZIO PAPERONE E LA CASSA DI RAFANO


    QUI GLI ALTRI LINK A CARL BARKS E AI LAVORI DISNEY

    Edited by joe 7 - 2/12/2021, 17:05
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    Le analisi delle storie di Carl Barks é uno dei miei argomenti preferiti.
    Ho letto questa storia, ma ricordo il giusto; mi sa che dovrò rileggermela per non dimenticarla mai più.
     
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    CITAZIONE (Andrea Micky1 @ 12/5/2021, 23:26) 
    Le analisi delle storie di Carl Barks é uno dei miei argomenti preferiti.
    Ho letto questa storia, ma ricordo il giusto; mi sa che dovrò rileggermela per non dimenticarla mai più.

    Di storie classiche di Barks ce ne sono tante...comincio infatti dalle più famose, e questa è famosissima. ^_^ Sono contento che ti sia piaciuta l'analisi.
     
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    Il mondo dei picchiaduro uno contro uno si è popolato negli ultimi vent'anni dei soggetti più strani. Robot, tizie vestite da marinarette, panda, dinosauri, spogliarelliste. Vedersi menare in un'arena una gru e una ruspa, però, continua a rappresentare a tutt'oggi uno spettacolo alquanto suggestivo.
    Uscito in Giappone all'alba dell'era di PS2 con il titolo di Kensetsu Juuki Kenka Battle: Buchigire Kongou! e portato in Europa nel 2003 da Midas (con una copertina molto, ma molto più brutta), BCV - Battle Construction Vehicles sarebbe solo un esperimento bislacco. Un picchiaduro moscissimo in cui non si può usare nemmeno lo stick analogico. A risollevarne un minimo le sorti, però, interviene la storia. Sì, la storia. In un picchiaduro tra mezzi di costruzione....come nella storia di Barks
     
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    CITAZIONE (berlicche2 @ 8/9/2021, 10:37) 
    Il mondo dei picchiaduro uno contro uno si è popolato negli ultimi vent'anni dei soggetti più strani. Robot, tizie vestite da marinarette, panda, dinosauri, spogliarelliste. Vedersi menare in un'arena una gru e una ruspa, però, continua a rappresentare a tutt'oggi uno spettacolo alquanto suggestivo.
    Uscito in Giappone all'alba dell'era di PS2 con il titolo di Kensetsu Juuki Kenka Battle: Buchigire Kongou! e portato in Europa nel 2003 da Midas (con una copertina molto, ma molto più brutta), BCV - Battle Construction Vehicles sarebbe solo un esperimento bislacco. Un picchiaduro moscissimo in cui non si può usare nemmeno lo stick analogico. A risollevarne un minimo le sorti, però, interviene la storia. Sì, la storia. In un picchiaduro tra mezzi di costruzione....come nella storia di Barks

    Non conosco i picchiaduro, e può darsi che la scena di Barks abbia ispirato quello di cui parli. Ma quello è solo un momento della storia, per quanto sia culminante. Quello che conta è tutta la storia di Barks in sè, non solo lo scontro tra le scavatrici. Quello è uno scontro e basta, non è una storia...e a me interessa soprattutto la storia.
     
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