Il blog di Joe7

  1. ZIO PAPERONE E LA STELLA DEL POLO

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    Carl Barks
    Zio Paperone
    By joe 7 il 25 Feb. 2021
     
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    ZIO PAPERONE E LA STELLA DEL POLO
    (precedente analisi: qui)
    Autore completo: Carl Barks;
    Anno di uscita in America: Settembre 1952 su Four Color Comics n. 456. Era una testata antologica che conteneva storie di personaggi diversi: oltre a Zio Paperone, conteneva anche Topolino e Paperino, oltre a vari adattamenti a fumetti di film famosi. Successivamente, Zio Paperone ebbe così tanto successo da avere alla fine una testata tutta sua, "Uncle Scrooge".
    Titolo originale: Back to the Klondike ("Ritorno nel Klondike")
    Prima pubblicazione in Italia: Giugno 1953, sull'Almanacco Estivo di Topolino 1953 (detto anche "Albo d'oro 53026").

    Paperonee-Doretta-Doremok
    Uno splendido quadro ad acquerello di Barks dedicato a questa storia.


    TRAMA

    Zio Paperone soffre di amnesia e si fa visitare da un medico, che gli prescrive delle pastiglie. Dopo averne presa una, comincia a ricordare certi vecchi fatti del Klondike, ai tempi della corsa all'oro, cinquant'anni fa. Decide di tornare lì con Paperino e i nipotini, perchè si è ricordato di aver nascosto lì un'ingente quantità di oro. Durante il viaggio, Paperone racconta ai nipoti che a quei tempi aveva conosciuto una cantante e ballerina del saloon, Doretta Doremì, chiamata allora "La Stella del Polo".

    IMG-20170923-191710-735


    A prima vista sembra che sia stata una vecchia fiamma di Paperone, ma lui dice che lei le deve dei soldi e solo per questo la vorrebbe ritrovare. Arrivati a Dawson, Paperone racconta che conobbe Doretta al saloon Bolla d'Oro: dopo averlo drogato lo derubò della sua pepita Uovo d'Anatra, la più grande che aveva. Paperone tornò al saloon e, dopo una battaglia campale, riprese la pepita e pretese da Doretta un indennizzo di mille dollari. Inoltre, per farle capire quanto fosse difficile la vita del cercatore d'oro, la obbligò a lavorare per lui per un mese nella sua concessione mineraria. Doretta lasciò Dawson anni fa e ora di lei nessuno sa più nulla. Quando Paperone va alla Valle dell'Agonia Bianca, il luogo dove lui aveva nascosto le pepite, scopre che una vecchia intrusa aveva occupato il posto insieme ad un orso addomesticato, Cappuccetto Nero. Dopo vari tentativi, alla fine vengono a sapere che la donna anziana è Doretta Doremì. Lei e Paperone si incontrano: lei mettendosi l'abito più bello della sua gioventù, lui pettinandosi le basette. Paperine vuole da Doretta i mille dollari, che dopo cinquant'anni sono diventati un miliardo. Doretta gli dà tutto quello che ha e se ne va: ma Paperone le propone una gara in cui si sceglierà un posto dove scavare. Chi troverà dell'oro avrà vinto. Doretta così scopre "casualmente" il rifugio dell'oro di Paperone, che ora è tutto suo. Lui si dispera perchè si era dimenticato quel giorno di prendere le pastiglie per la memoria: per questo si era sbagliato e aveva messo Doretta nel punto giusto! Paperino però non ci casca nella recita di Paperone e, di nascosto, fa vedere ai nipotini che Paperone, quel giorno, aveva preso la pastiglia. Quindi aveva fatto finta di dimenticare. "Chi l'avrebbe mai detto? Lo Zio Paperine ha un cuore...ed è un cuore d'oro!" dicono i nipotini, mentre Paperone si allontana.

    ZP1
    Il passare del tempo: il prima e il dopo. Ma i sentimenti restano gli stessi.


    COMMENTO

    Questo racconto, considerato da molti appassionati come il migliore di Carl Barks su Paperone, è una struggente storia d'amore, vissuta in silenzio, col pudore della riservatezza. La storia era uscita nel 1952, e Paperone racconta che l'incontro con Doretta era accaduto 50 anni fa: quindi nel 1902, appunto al tempo della corsa all'oro nel Klondike. Questo ha favorito per gli altri autori e gli appassionati la costruzione di una cronologia della vita di Paperone e dei nipoti. Ma non ha senso costruire attorno a Paperone e ai personaggi Disney delle assurde cronologie stile fumetti Marvel in modo ossessionante (credo che questo trend sia iniziato con Don Rosa). Queste sono delle assurdità: Paperone è un personaggio senza tempo.

    L'episodio è una pietra miliare non solo per il passato di Paperone, ma anche per definire il personaggio: avaro fino alla spilorceria più totale, ma nello stesso tempo capace di generosità inaspettate.

    La scena del rapimento di Doretta e della battaglia di Paperone nel saloon fu tagliata nella versione originale e fu pubblicata solo diversi anni dopo, perchè era considerata troppo violenta per una storia Disney. Per me fu una vera delusione vedere quella sezione aggiunta successivamente nella storia originale, perchè non ne ho mai sentito il bisogno. Quel flashback ha tolto il pudore e la riservatezza del rapporto tra Paperone e Doretta, che avrebbe dovuto essere una storia nascosta e conosciuta solo da loro. Da loro e da nessun altro. Quando lessi per la prima volta la versione cosiddetta "monca" della storia, non mi chiesi mai cosa davvero successe tra Doretta e Paperone: erano fatti loro, la storia andava benissimo così. L'aggiunta di Barks, che fu pubblicata dopo, fu per me molto deludente, perchè rovinò parzialmente la storia. Inoltre, il Paperone spaccamontagne del flashback - un Paperone che poi non ricomparirà mai più in tutta l'opera omnia di Barks - somiglia fin troppo al Paperone violentissimo e antipatico di Don Rosa. Quindi per me, personalmente, questa aggiunta non esiste.

    P6
    Uno dei flashback più inutili della storia del fumetto.


    Come spunto per la storia, un giorno Barks lesse il libro di Ethel Anderson Becker sulla corsa all'oro dello Yukon, e rimase incuriosito sul destino degli avventori e di tutte le persone che lavoravano in quelle sale da ballo per i minatori, che fallirono quando cessò la corsa all'oro: Doretta è il simbolo di quella grandezza passata.

    P3


    Quel libro aveva anche una foto di una pepita d'oro da due chili, a forma di uovo: fu lo spunto per la famosa Pepita "Uovo d'Anatra" di Paperone, citata e ricitata fino alla nausea da Don Rosa. In ogni caso, una pepita come quella doveva valere qualcosa come 10.000€, equivalenti a 200 milioni di lire, più o meno. Quindi aveva un valore enorme.

    Qui Barks utilizzò dei riferimenti geografici reali, una cosa rara nelle sue storie. Le città di Dawson, Whitehorse, Skagway, oltre ai fiumi Yukon e Klondike, sono tutti esistenti. Persino il "Passo dello Stambecco", simbolo della sofferenza e della morte di molti cercatori d'oro, esiste davvero.

    E' da notare che Barks non riutilizzerà mai più Doretta, mentre molti altri autori, da Don Rosa a Romano Scarpa, la ripresenteranno spesso. Quest'ultimo, in particolare, diede addirittura una nipote a Doretta: Paperetta Yè Yè, un personaggio troppo legato ai tempi di allora, che erano quelli dei Beatles. Per questo non ebbe molto successo, anche se poi cercarono di rinnovarla, ma senza grandi risultati.

    PYY
    La prima apparizione di Paperetta (oggi non più chiamata "Yè Yè", termine desueto), la "nipote di Doretta" inventata da Scarpa (Topolino n. 577 del 18 Dicembre 1966).



    CURIOSITA': I NOMI

    Il titolo originale, "Ritorno al Klondike", è piuttosto banale, rispetto all'evocativo titolo italiano "Zio Paperone e la Stella del Polo". Le traduzioni italiane spesso hanno qualcosa di geniale: lo si può vedere dagli esempi qui sotto. ^_^

    Il nome originale di Doretta Doremì era Glittering Goldie McGilt (quindi lei era, forse, di origini irlandesi). Il significato letterale: è "Scintillante Doretta McDorata", un nome che è tutto un programma. La versione italiana era "Doretta", che richiama l'oro, ma aveva aggiunto in modo geniale anche "Doremì", che faceva cenno anche alla sua capacità di cantare. Una traduzione splendida, che rispetta anche l'allitterazione originale. Inoltre, sempre nell'originale, Doremì era chiamata "Stella del Nord" ("North Star"): in italiano invece divenne "Stella del Polo", ben più evocativo. Oggi poi la versione originale sarebbe decisamente fuori tono, in tempo di manga e anime: infatti "stella del nord" fa venire in mente Ken il guerriero e i suoi colpi massacranti di Hokuto!

    Il nome originale della sala da ballo "Bolla d'oro" era "Blackjack Ballroom": il blackjack è un gioco di carte, ma significa anche "manganellare" o "costringere con minacce". "Bolla d'oro" è anch'essa una traduzione stupenda: oltre al riferimento all'oro, una bolla è qualcosa di evanescente che scoppia e poi non c'è più, come appunto il passato di Paperone. Anche l'orso di Doretta si chiama Blackjack nell'originale: fu tradotto in italiano con "Cappuccetto Nero", un'altra eccellente traduzione.

    P2


    La canzone che Doretta cantava nella sala da ballo è "Son fili d'oro" nella versione italiana. Si tratta di un vecchio brano molto popolare in Italia nel 1912. Fu scritta da Giovanni Capurro e Francesco Bongiovanni. Nell'originale è "After the Ball": una canzone scritta da Charles Harris del 1891, in piena corsa all'oro. Ebbe un successo enorme. Il testo parla di un vecchio che non si sposò mai e che ricorda una ragazza, conosciuta in gioventù, con la quale avrebbe potuto convolare a nozze, cosa che però non fece. Il riferimento a Paperone e Doretta è evidente. La malinconia è il leit motiv di questa storia.

    P1
    Evocazione dei bei tempi che furono.



    PRIME EDIZIONI

    P7
    La prima edizione in America della storia, da "Four Color Comics" n. 456, anche se aveva già il titolo "Uncle Scrooge" (allora non ufficialmente riconosciuto). Da notare la "S" del dollaro. ^_^



    it_ao_53026a_001
    Almanacco Estivo di Topolino 1953. Qui fu pubblicata per la prima volta in Italia "Zio Paperone e la Stella del Polo".



    Fonti: Disney Comics Fandom

    NOTA: Approfondimento qui sulle pagine mancanti del fumetto "Zio Paperone e la stella del Polo".

    (Continua qui)

    QUI GLI ALTRI LINK A CARL BARKS E AI LAVORI DISNEY

    Edited by joe 7 - 2/12/2021, 17:05
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    Ho letto questa storia, ma ricordo di Doretta grazie alla trasposizioni animate su di lei.
    Nell'originale Ducktales Doretta era stata ribattezzata la Scintillante Goldie e il suo rapporto con Paperone si era guastato a causa di un bandito chiamato Pericoloso Dan, che aveva messo i due paperi l'uno contro l'altro tramite un furto di pepite d'oro.
    Doretta/Goldie comparirà poi in altri due episodi: ne "le nozze di Zio paperone", dove impedirà il matrimonio di lui con una cacciatrice di dote e "Paperentolo" dove Paperone sognerà di essere il protagonista di Cenerentola, con Doretta/Goldie nel ruolo della principessa da conquistare.
    Nel reboot, invece, Doretta ha con Paperone un rapporto simile a quello tra Lupin e Fujiko, nel senso che gli vuole bene, ma quando può, tende a fregarlo.

    Di Paperetta Yé Yé so che in storie di qualche anno fa l'hanno rilanciata come una giovane sui 25 anni che fa la blogger.
    Idiozia farla crescere, visto che nei fumetti i personaggi non invecchiano mai.
     
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    CITAZIONE (Andrea Micky @ 25/2/2021, 22:58) 
    Ho letto questa storia, ma ricordo di Doretta grazie alla trasposizioni animate su di lei.
    Nell'originale Ducktales Doretta era stata ribattezzata la Scintillante Goldie e il suo rapporto con Paperone si era guastato a causa di un bandito chiamato Pericoloso Dan, che aveva messo i due paperi l'uno contro l'altro tramite un furto di pepite d'oro.
    Doretta/Goldie comparirà poi in altri due episodi: ne "le nozze di Zio paperone", dove impedirà il matrimonio di lui con una cacciatrice di dote e "Paperentolo" dove Paperone sognerà di essere il protagonista di Cenerentola, con Doretta/Goldie nel ruolo della principessa da conquistare.
    Nel reboot, invece, Doretta ha con Paperone un rapporto simile a quello tra Lupin e Fujiko, nel senso che gli vuole bene, ma quando può, tende a fregarlo.

    Di Paperetta Yé Yé so che in storie di qualche anno fa l'hanno rilanciata come una giovane sui 25 anni che fa la blogger.
    Idiozia farla crescere, visto che nei fumetti i personaggi non invecchiano mai.

    Non sapevo di queste cose, conosco solo il fumetto originale, grazie per le informazioni! In ogni caso, si tratta di una Doretta Doremì che non c'entra nulla con quella di Barks: il personaggio ha detto tutto in quella storia, non c'è più altro da aggiungere su di lei. Per questo Barks non l'ha più utilizzata.

    Per Paperetta, vedo che attualmente non sanno cosa fare sul personaggio. Infatti non è che abbia molti sbocchi: è troppo anonimo come carattere, non ha un mondo suo nè degli obiettivi suoi. Credo sia destinata ad essere sempre una comparsa.
     
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    Effettivamente, nell'unica storia in cui Doretta vien usata si sente un'intensità irripetibile nel rapporto tra lei e Paperone.
    Riguardo a Paperetta Yé Yé...essendo "figlia" di un determinato momento storico, riproporla tale e quale sarebbe anacronistico e si é cercato di rilanciarla aggiornandola alle mode dei tempi nostri.
     
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    Effettivamente, nell'unica storia in cui Doretta vien usata si sente un'intensità irripetibile nel rapporto tra lei e Paperone.

    Infatti è la storia realizzata nientemeno che dal creatore dei personaggi, che sapeva quindi come gestirli.

    Tutti quelli che sono venuti dopo, indipendentemente dalla qualità delle loro storie, non sono i creatori e quindi li usano in un altro modo, funzionale al loro punto di vista. Che non sarà mai quello di Barks, perchè lui vedeva Doretta e Paperone solo in funzione di quella storia e non per altro.

    Riguardo a Paperetta Yé Yé...essendo "figlia" di un determinato momento storico, riproporla tale e quale sarebbe anacronistico e si é cercato di rilanciarla aggiornandola alle mode dei tempi nostri.

    Infatti adesso la chiamano Paperetta e basta, senza lo Yè Yè che fa tanto anni '60. Ma non sanno che farci: le danno il ruolo di giornalista, studentessa, artista, eccetera...non è mai stata un personaggio principale perchè non ne ha la qualità. E' un personaggio che non sai come definire.
     
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    Finalmente qualcuno che la pensa come me sia sulla "continuity" disneyana, sia sul fatto che ZP e la Stella del Polo - conosciuta da ragazzino sul glorioso Oscar "Vita e Dollari di Paperon de' Paperoni" - risulti molto migliore alla lettura senza il flashback.
     
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    CITAZIONE (Galerius61 @ 13/6/2021, 20:10) 
    Finalmente qualcuno che la pensa come me sia sulla "continuity" disneyana, sia sul fatto che ZP e la Stella del Polo - conosciuta da ragazzino sul glorioso Oscar "Vita e Dollari di Paperon de' Paperoni" - risulti molto migliore alla lettura senza il flashback.

    Infatti, quel flashback per me non ha senso e rovina la poesia della storia. Paperone diventa un bruto e Doretta diventa una Fujiko Mine: tutta un'altra cosa rispetto alla storia originale che avevamo letto proprio su quel famoso Oscar Mondadori a quei tempi. Il fatto poi che Don Rosa e altri autori abbiano usato proprio questo flashback come punto di riferimento per le loro storie me li fa apprezzare ancora meno...
     
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    Condivido in pieno !
    A parte il fatto che una certa indeterminatezza aggiunge poesia e ci lascia liberi di fantasticare ( per esempio, sarà una sciocchezza, ma Doretta da giovane non la immaginavo proprio come la raffigura Barks ), le vignette che ho visto restituiscono un Paperone poco piacevole, che forse andrà a genio ai "cattivisti" che imperano su certi forum ma a me no di certo.
    Don Rosa poi è un...teste a carico, diciamo così :lol:

    Edited by Galerius61 - 14/6/2021, 13:58
     
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    CITAZIONE (Galerius61 @ 14/6/2021, 12:47) 
    Condivido in pieno !
    A parte il fatto che una certa indeterminatezza aggiunge poesia e ci lascia liberi di fantasticare ( per esempio, sarà una sciocchezza, ma Doretta da giovane non la immaginavo proprio come la raffigura Barks ), le vignette che ho visto restituiscono un Paperone poco piacevole, che forse andrà a genio ai "cattivisti" che imperano su certi forum ma a me no di certo.
    Don Rosa poi è un...teste a carico, diciamo così :lol:

    E' una faccenda su cui ho pensato a lungo. Il "paperone violento" del flashback di Barks non è mai più ricomparso nelle sue storie, e "papere ingannatrici" non ci sono mai state oltre alla Doretta Doremì. Di conseguenza - è solo una mia ipotesi, ma credo sia vera - penso che Barks si sia reso conto dello snaturamento dei personaggi e abbia tagliato la scena per conto suo, anzichè a causa delle pressioni della casa editrice. Che ci saranno state, non dico di no, ma penso che Barks fu effettivamente d'accordo con loro, tanto che praticamente buttò via le scene tagliate e furono recuperate miracolosamente solo dai fans (e nemmeno in modo totale, perchè ogni tanto spunta fuori qualche vignetta extra, tipo qui).

    Quindi il Paperone di questo flashback di Barks è un Paperone, secondo me, "falsato" e non riconosciuto ufficialmente da Barks. Ma nello stesso tempo è il Paperone su cui si basano Don Rosa e altri autori, che paradossalmente si considerano "fedeli eredi di Barks". Non è un caso, secondo me, che a Barks non andasse a genio il lavoro di Don Rosa.
     
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    Neanche a me piace Don Rosa come autore.
    Delle storie scritte da lui che ho letto me ne sarà piaciuta la metà.
    Ha anche scritto una storia sul ritorno dei Tre Caballeros che é una mazzata in testa peggio dello Zagor moderno.
     
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    CITAZIONE (Andrea Micky1 @ 14/6/2021, 19:20) 
    Neanche a me piace Don Rosa come autore.
    Delle storie scritte da lui che ho letto me ne sarà piaciuta la metà.
    Ha anche scritto una storia sul ritorno dei Tre Caballeros che é una mazzata in testa peggio dello Zagor moderno.

    Sei troppo buono, a me non è piaciuta nessuna storia di Don Rosa. Neanche mezza.

    Però i gusti sono gusti, e so che Don Rosa piace a molte altre persone. Personalmente questo autore non mi va, però rispetto i gusti di chi lo trova piacevole: si vede che riescono a trovare in lui delle cose che io non trovo.
     
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    A me Rosa non piace né come disegnatore - troppo rigido, le sue figure non sono 'vive' come quelle di un Barks, di uno Scarpa, di tanti altri - né come soggettista.
    Quindi siamo almeno in tre !
     
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    CITAZIONE (Galerius61 @ 14/6/2021, 20:10) 
    A me Rosa non piace né come disegnatore - troppo rigido, le sue figure non sono 'vive' come quelle di un Barks, di uno Scarpa, di tanti altri - né come soggettista.
    Quindi siamo almeno in tre !

    C'è a chi piace, niente di male in questo. Ma per me è come dici: il suo disegno è statico e rigido, con tanti dettagli che appesantiscono (sono quasi jacovitteschi); le espressioni dei personaggi sono poche e sempre quelle, e spesso esagerate (troppo arrabbiate, troppo tristi, troppo sorprese, troppo statiche: troppo troppo, insomma); i personaggi sono stravolti; le storie sono articolate, ma poco coinvolgenti. Per non parlare di riferimenti sessuali o volgari da fumetto underground. Insomma, Don Rosa di disneyano ha poco, almeno per me.
     
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    So che Don Rosa stesso ha detto che, alle varie convention sul fumetto, qui in Italia é accolto da centinaia di fans, mentre in America non se lo fila nessuno.
     
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    CITAZIONE (Andrea Micky1 @ 16/6/2021, 23:07) 
    So che Don Rosa stesso ha detto che, alle varie convention sul fumetto, qui in Italia é accolto da centinaia di fans, mentre in America non se lo fila nessuno.

    Questa non la sapevo. Si vede che in Italia è apprezzato, ma nello stesso tempo in Italia ci sono anche tanti che non lo gradiscono: basta vedere i forum. Resta comunque un autore che divide: o piace o non piace, non ci sono vie di mezzo. Ha uno stile troppo diverso da quello disneyano.
     
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