Il blog di Joe7

  1. ZIO PAPERONE DI BARKS - ZIO PAPERONE E LA CASSA DI RAFANO

    Tags
    Carl Barks
    Zio Paperone
    By joe 7 il 26 Jan. 2021
     
    11 Comments   323 Views
    .
    LO ZIO PAPERONE DI CARL BARKS E I LAVORI DI BARKS - DOSSIER - 1

    Barks
    Il primo Oscar Mondadori sui fumetti. Con Zio Paperone di Carl Barks. Tanto per dire.


    Carl Barks ha rivoluzionato il fumetto coi suoi racconti sui paperi, di cui è stato autore assoluto: in modo particolare, tra tutti i suoi personaggi inventati (Amelia, la Banda Bassotti, Gastone, Nonna Papera, Ciccio, e tanti altri minori), il suo capolavoro è Paperon dè Paperoni, Scrooge McDuck nell'originale: un nome che è tutto un programma. Il papero si chiama come l'avaro Ebenezer Scrooge del "Canto di Natale" di Charles Dickens (l'autore di "Oliver Twist" e "David Copperfield"); Duck, "papero", indica ovviamente il fatto di essere un papero, e "Mc" è un comune appellativo scozzese, e gli scozzesi sono famosi per la loro avarizia, vera o presunta che sia. E, sì, Paperone è davvero uno scozzese del clan dei Dè Paperoni, trapiantato in America. La traduzione in "Paperon dè Paperoni", realizzata da Mario Gentilini (il primo direttore di Topolino), fu un colpo di genio. Oggi, che sono ossessionati dall'idea di rispettare scrupolosamente i nomi stranieri, l'avrebbero chiamato Scrooge McDuck come l'originale. Per dire quant'è grossa l'idiozia di non voler tradurre mai.

    mario-gentilini
    Mario Gentilini


    Nel 1968 era uscito il primo Oscar Mondadori dedicato ad un fumetto, e nello specifico proprio a Paperone: "Vita e dollari di Paperon dè Paperoni", con le principali storie di Carl Barks dedicate al ricco papero. Aveva anche una prefazione di Mario Gentilini, l'allora direttore di Topolino, e un commento di Dino Buzzati, lo scrittore. Buzzati disse che Zio Paperone e i paperi di Barks "sono stati una delle più grandi invenzioni narrative dei tempi moderni: la loro statura, umanamente parlando, non è inferiore a quella dei famosi personaggi di Moliere, o di Goldoni, o di Balzac, o di Dickens." Ma cos'ha di particolare Zio Paperone? Perchè è simpatico, anche se è un vecchio avaro?
    Perchè è un avaro senza malizia nè malvagità: è un bambino attaccato al suo giocattolo. Piange come un bambino, si dispera come un bambino, scoppia di gioia come un bambino, ogni volta che perde o guadagna, e lo fa senza ritegno, senza pudore: lui è quello che pensa, non ha doppiezze. Quelli che ha non sono i suoi dollari, ma i suoi bambini, i suoi figli, in mezzo ai quali nuota come un pesce nell'acqua. Essere ricco è il suo destino, e lo compie con l9;entusiasmo di un fanciullo. Pensateci: vive non in una immensa villa, non in un palazzo megagalattico, come farebbe un ricco qualunque: no, vive dentro un enorme salvadanaio, in cima a una collina, vistosissimo e visibilissimo da lontano. Un salvadanaio gigantesco minacciato dai Bassotti, da Amelia o da tanti altri. Non solo: da lì parte coi suoi nipoti per spedizioni avventurose ai limiti del mondo. A volte trionfa, a volte perde, ma non si può non essere partecipi davanti ad un personaggio così passionale.
    In Italia Paperone non è stato capito fino in fondo da molti autori: in particolare, Guido Martina lo trasforma in un avido e crudele despota, con un passato torbido pieno di rapine e - senza dirlo chiaramente - omicidi.

    it_tl_0179b_008
    Il Paperone "violento" di Martina


    Ma anche in America i nuovi autori non riescono a comprenderlo: Don Rosa lo trasforma in un violento, ambizioso e superbo, un adulto senza nulla di infantile.

    DR
    Il Paperone "sgradevole" di Don Rosa


    Ma il vero Paperone è e resta quello di Carl Barks, e di chi si è avvicinato al suo modello, come per esempio Rodolfo Cimino, coi suoi interminabili viaggi avventurosi ed esperienze al limite dell'incredibile che fa vivere a Paperone.

    Cimino
    Il Paperone "avventuroso" di Cimino


    Paperone è avaro fino al midollo, uno spilorcio al mille per mille, e non si vergogna di esserlo, ma non è una macchietta dell'avaro, non è una maschera. E' un personaggio complesso, ambivalente, ambiguo, che mostra scatti di generosità inaspettati, che però - e qui è il segreto - ha pudore di manifestare. Nell'incontro con la sua vecchia fiamma Doretta Doremì, Paperone la aiuta a risollevarsi con una quantità enorme di oro, senza che nessuno se ne accorga. Ha un cuore d'oro, ma si vergogna ad ammetterlo; è avido senza essere crudele; è ambizioso senza essere meschino; ha delle tentazioni, tipo quella di agire disonestamente, ma le respinge subito, perchè ama combattere in modo pulito. Magari in modo furbo, comunque sempre in modo pulito e onesto.

    IMG-20170923-191710-735
    Romanticismo nascosto. Barks all'ennesima potenza.


    Da qui in avanti analizzo le sue storie, scelte in ordine rigorosamente non cronologico. Tanto per non essere troppo prevedibili. ^_^

    ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

    ZIO PAPERONE E LA CASSA DI RAFANO
    Autore completo: Carl Barks; anno di uscita in America: 3 Settembre 1953 su Uncle Scrooge n. 3; titolo originale: The Horseradish Story ("La storia del rafano"); prima pubblicazione in Italia: 21 Febbraio 1954, sugli Albi d'Oro n. 54008; altri titoli: Paperino e l'Oca d'oro

    jpg



    TRAMA

    Truffo dè Arpagoni presenta a Paperone un'ordinanza del tribunale: a causa di un debito contratto da un avo di Zio Paperone nei riguardi di un avo di Truffo, Paperone è vincolato a dargli tutto quello che possiede. La storia a cui si fa riferimento è del 1753: l'avo di Paperone, Capitan dè Paperoni, firmò un contratto con l'avo di Truffo, Scrocco dè Arpagoni, perchè portasse in Giamaica una cassa di rafano. Ma la nave di De' Paperoni affondò, sabotata da Scrocco dè Arpagoni: infatti, una clausola del contratto, scritta in piccolo, dice che, se la cassa di rafano non sarà stata consegnata in Giamaica, tutti gli averi di Dè Paperoni sarebbero passati a Scrocco. L'avo Dè Paperoni dovette dargli tutto, ma si rifiutò di dare a Scrocco la sua dentiera d'oro. Ai giorni nostri quella dentiera, con tutte le aggiunte di mora, aveva raggiunto una quantità equivalente alle ricchezze di Paperone. L'unico modo che ha Paperone di non pagare Truffo è quello di recuperare la cassa di rafano entro un mese dalla scadenza del contratto e di portarla in Giamaica. Aiutato da Paperino, Qui, Quo e Qua, riesce a recuperare la cassa, ma la nave viene presa da un uragano. Inoltre, Truffo, per andare sul sicuro, fa affondare a cannonate la nave di Paperone. I paperi fanno una zattera e recuperano Truffo, caduto in mare. Per riconoscenza, Truffo butta in acqua la cassa di rafano. Una volta recuperati dai soccorsi, i nipoti di Paperino tirano su la cassa: prevedendo l'azione di Truffo, l'avevano legata con una corda.
    NOTA: nella prima versione italiana, il titolo è "Paperino e l'Oca d'oro", perchè, a quei tempi, il protagonista delle storie era sempre Paperino, quindi intestavano a lui i titoli, anche se lui aveva un ruolo secondario, come in questo caso. L'"Oca d'oro" è il nome della nave del Capitano Dè Paperoni che trasportava la cassa di rafano. Certo che come titolo è assai fuorviante: questo è un esempio di cattiva traduzione.

    COMMENTO

    Un racconto praticamente perfetto di Barks, con alcuni momenti forti come quello in cui Paperone è tentato di lasciare in acqua Truffo dè Arpagoni quando lo trova: ma, alla fine, lo tira su aiutando i nipoti. Non solo: Truffo, come ringraziamento, butta a mare la cassa di rafano e sta per buttare a mare anche Paperone e tutti gli altri. Alla fine viene sottomesso solo dopo una dura lotta. E prima ancora, Truffo stava per ammazzare il suo compare Joe per non avere testimoni; e questo dopo aver affondato la nave di Paperone a cannonate. In sostanza, è un personaggio malvagio fino al midollo, con una caratterizzazione molto distante dagli altri malvagi disneyani, tipo i Bassotti. Non ha la minima pietà, non sa riconoscere la generosità altrui, cerca di ammazzare Paperone coi suoi nipoti e persino il suo stesso amico. Nemmeno alla fine della storia subisce una redenzione, ma piange solo lacrime di coccodrillo facendo addirittura la vittima. Truffo è uno degli opportunisti della legge che compaiono nei lavori di Barks: sono cioè quelli che cercano di ottenere le ricchezze di Paperone tramite trappole legali. Sono il contrario di Paperone, che invece la sua fortuna se l'è sudata onestamente e col duro lavoro. Inoltre, è la prima volta che Barks introduce personaggi malvagi che sono "discendenti di antenati". Tutta la famiglia Dè Arpagoni ha le fattezze di lupi antropomorfi e anche i loro nomi, sia in italiano che nella versione originale (vedere alla fine dell'articolo), sono significativi.

    jpg
    La Disney è roba infantile, banale, tutta carezze e risate. E questa scena allora cos'è? :huh:


    Carl Barks amava molto le storie che gli permettevano di variare le scene, ambientandole in luoghi ameni, come in questo caso l'oceano: "Mi piacevano le storie che mi davano la possibilità di disegnare l'oceano e le navi. E' servito a staccarmi momentaneamente dalla monotonia derivata dal disegnare sempre le teste rotonde dei paperi. La formula per il climax della storia inizia da un particolare desiderio nella mia mente di disegnare qualche scenario o sfondo particolare. Se avessi voluto realizzare una nave o una barca a vela, il desiderio di disegnare una storia sul mare si sarebbe sviluppato facilmente" Barks dice che lo sviluppo di un'avventura inizia spesso con uno scherzo, un problema immaginato e da risolvere. Poi si inquadrano il contesto e la trama. Con "Zio Paperone e la cassa di rafano" non è la prima volta che Barks realizza una storia ambientata in mare: ma qui ci troviamo di fronte a una vasta gamma di ambienti marini, tra pesci coloratissimi e relitti di navi affondate (in un certo senso, ricordano Ferri e il suo Zagor di Oceano). In più, viene anche rappresentata la tremenda furia di un uragano che mette in serio pericolo di vita i personaggi. La tenacia di Paperone nel continuare in mezzo alla burrasca è descritta splendidamente dalle scene di Barks, che ha saputo fare dei ritratti di tempeste marine incredibili. Nella vignetta, le "sartie" citate sono le funi che sorreggono gli alberi della nave. Se scricchiolano, significa che stanno per spezzarsi, perchè non ce la fanno più a tenere fermi gli alberi maestri, scossi dal vento. Quindi si dovrebbero ammainare le vele, cioè chiuderle, se no c'è il serio rischio che gli alberi si spezzino. Inoltre, "sessanta nodi all'ora" significa che stanno andando a più di 100 Km all'ora. Stanno praticamente volando.

    jpg
    Le linee oblique della nave sottolineano il pericolo in cui si trovano. Uno dei tanti esempi della maestria di Barks.


    Ci sono sempre le sottotrame nelle storie di Carl Barks: qui abbiamo quella delle scritte in piccolo sul contratto. In un incredibile gioco di simmetria, la storia inizia e finisce con lo stesso contesto, dando un profondo equilibrio alla trama. Non per nulla, le storie di Carl Barks sono sempre state proposte agli aspiranti sceneggiatori di fumetti: ma andrebbero bene per qualunque mezzo narrativo, dal film al teatro.

    jpg
    Impossibile imbrogliare Paperone. ^_^


    CURIOSITA': I NOMI

    Truffo dè Arpagoni nell'originale si chiama Chisel McSue, letteralmente "Fregatura McDenuncia"
    Capitano dè Paperoni nell'originale si chiama Hugh "Seafoam" McDuck: seafoam sta per "schiuma di mare"
    Scrocco dè Arpagoni nell'originale si chiama Swindle McSue, cioè "Inganno McDenuncia"

    Bibliografia: Disney Comics Fandom

    (Continua qui)

    QUI GLI ALTRI LINK A CARL BARKS E AI LAVORI DISNEY

    Edited by joe 7 - 2/12/2021, 17:04
      Share  
     
    .

Comments
  1. view post
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    321

    Status
    Offline
    Che gioia vederti recensire le storie del mitico Carl Barks.
    La storia che hai recensito venne poi utilizzata per un episodio dell'originale DuckTales, intitolato "Su e giù per Paperopli".
    A me Don Rosa non é piaciuto come Barks; é come paragonare Nolitta a Toninelli.
     
    Top
    .
  2. view post
     
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Administrator
    Posts
    13,372

    Status
    Anonymous
    CITAZIONE (Andrea Micky @ 26/1/2021, 18:00) 
    Che gioia vederti recensire le storie del mitico Carl Barks.
    La storia che hai recensito venne poi utilizzata per un episodio dell'originale DuckTales, intitolato "Su e giù per Paperopli".
    A me Don Rosa non é piaciuto come Barks; é come paragonare Nolitta a Toninelli.

    Sono contento che ti sia piaciuto: esitavo a farlo, perchè si trattava di un lavoro non da poco, ma ne valeva la pena!

    Non ho seguito le Duck Tales, ma mi fa piacere che abbiano usato come spunto una storia di Barks. ^_^

    Don Rosa non piaceva neanche a Barks: sono noti gli attriti tra loro due.
     
    Top
    .
  3. view post
     
    .
    Avatar

    Junior Member

    Group
    Member
    Posts
    66

    Status
    Offline
    CITAZIONE (joe 7 @ 26/1/2021, 15:48) 
    ( Paperone ) è un avaro senza malizia nè malvagità: è un bambino attaccato al suo giocattolo.

    E' ciò che penso anch'io e che stranamente non è stato colto appieno da Buzzati nella sua prefazione : accenna sì al fatto che può "piangere come un bambino" ma mettendo questo in relazione alla complessità del suo essere, presentandolo come un lato del suo carattere che ne fa un personaggio a tutto tondo, senza dare cioè la semplice spiegazione che dai tu.
    Tant'è vero che come - discutibile - spiegazione principale della sua simpatia adduceva il fatto che fosse un capitalista di carattere.
    C'è da dire che molto probabilmente Buzzati pensava soprattutto al Paperone di Martina.
     
    Top
    .
  4. view post
     
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Administrator
    Posts
    13,372

    Status
    Anonymous
    CITAZIONE (Galerius61 @ 14/6/2021, 20:54) 
    CITAZIONE (joe 7 @ 26/1/2021, 15:48) 
    ( Paperone ) è un avaro senza malizia nè malvagità: è un bambino attaccato al suo giocattolo.

    E' ciò che penso anch'io e che stranamente non è stato colto appieno da Buzzati nella sua prefazione : accenna sì al fatto che può "piangere come un bambino" ma mettendo questo in relazione alla complessità del suo essere, presentandolo come un lato del suo carattere che ne fa un personaggio a tutto tondo, senza dare cioè la semplice spiegazione che dai tu.
    Tant'è vero che come - discutibile - spiegazione principale della sua simpatia adduceva il fatto che fosse un capitalista di carattere.
    C'è da dire che molto probabilmente Buzzati pensava soprattutto al Paperone di Martina.

    Buzzati è stato un grande scrittore, su questo non c'è dubbio: ma la sua analisi su Paperone è errata perchè l'ha osservata da un punto di vista politico, usando così categorie come "destra", "sinistra", "capitalismo", collettivismo" e simili. Ma la politica non può spiegare l'uomo nè il suo mistero: lo dice il suo steso nome, "politica", da "polis", città. La politica infatti si occupa dell'amministrazione cittadina, sociale, amministrativa: di gruppi, gente, folla, insieme di persone, insomma. Ma non si occupa mai - nè potrebbe farlo, perchè non ne ha i mezzi - dell'uomo singolo, dell'uomo vero col suo mondo interiore e col suo destino. Quindi la politica è assolutamente inadeguata come punto di vista per capire l'uomo e il suo mistero. E nemmeno per capire i personaggi dei fumetti, che comunque sono stati realizzati usando l'uomo come modello base.

    Il Paperone di Martina è un personaggio stravolto anche lui, anche se in modo diverso da quello di Don Rosa: se quello di Don Rosa è superbo e violento, quello di Martina è crudele e a volte anche malvagio. Sono dei Paperoni che non hanno nulla a che vedere con l'originale di Barks.
     
    Top
    .
  5. view post
     
    .
    Avatar

    Junior Member

    Group
    Member
    Posts
    66

    Status
    Offline
    Sì, in quel caso Buzzati lanciava delle frecciatine alla Sinistra, magari giustificate ma che purtroppo non c'entravano niente con Barks e il suo mondo e modo di vedere le cose. E non spiegavano come mai il Paperone originale sia tanto amato.
     
    Top
    .
  6. view post
     
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Administrator
    Posts
    13,372

    Status
    Anonymous
    CITAZIONE (Galerius61 @ 15/6/2021, 01:28) 
    Sì, in quel caso Buzzati lanciava delle frecciatine alla Sinistra, magari giustificate ma che purtroppo non c'entravano niente con Barks e il suo mondo e modo di vedere le cose. E non spiegavano come mai il Paperone originale sia tanto amato.

    Almeno è stato un inizio di analisi fumettistica, per quanto influenzata dal clima di quegli anni, fortemente politicizzato (si era in pieno '68).
     
    Top
    .
  7. view post
     
    .
    Avatar

    Junior Member

    Group
    Member
    Posts
    66

    Status
    Offline
    Ah, sì, in quel senso Buzzati - che, vorrei precisare, è l'autore italiano che preferisco e che sento più vicino, quindi le mie notazioni non derivano certo da pregiudizi - è stato un pioniere, non c'è dubbio, sfidando anche il pesante conformismo di un ambiente intellettuale che da allora non è poi cambiato molto ( e se è cambiato lo ha fatto in peggio ).
    Peccato solo per il suo piccolo fraintendimento di Paperone.
    Onore al merito, comunque !
     
    Top
    .
  8. view post
     
    .
    Avatar

    Junior Member

    Group
    Member
    Posts
    66

    Status
    Offline
    Sto leggendo, sul rinato Almanacco, le storie di Korhonen sul giovane Paperone nel Klondike...premesso che quella della Corsa all'Oro non è un'epopea che mi prenda più di tanto, devo dire che quello è, tutto sommato, un Paperone accettabile, senza particolari tratti infantili ma anche senza aridità o violenza, semplicemente avventuroso. Una buona via di mezzo, insomma.
     
    Top
    .
  9. view post
     
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Administrator
    Posts
    13,372

    Status
    Anonymous
    CITAZIONE (Galerius61 @ 13/7/2021, 17:14) 
    Sto leggendo, sul rinato Almanacco, le storie di Korhonen sul giovane Paperone nel Klondike...premesso che quella della Corsa all'Oro non è un'epopea che mi prenda più di tanto, devo dire che quello è, tutto sommato, un Paperone accettabile, senza particolari tratti infantili ma anche senza aridità o violenza, semplicemente avventuroso. Una buona via di mezzo, insomma.

    Mi è capitato di leggerla, e vedo che l'autore vuole ispirarsi più al Paperone originale di Barks, invece di quello di Don Rosa. Anche a me sembra un buon lavoro.
     
    Top
    .
  10. view post
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    408

    Status
    Offline
    Le Edizioni Bianconi (le stesse di Geppo) clonarono Paperone, creando Trottolone, un ricco scoiattolo antropomorfo, che però non aveva quasi nulla in comune con l'originale di Barks, in quanto era un avido sfruttatore che non aveva scrupoli nemmeno verso il nipote Trottolino, che spesso gli toglieva le castagne dal fuoco.

    Invece, su Geppo dell'aprile 1993, in una storia intitolata "l'angelo della carità", compariva un certo Palacon de'Palaconi, l'uomo più avaro della città, che viveva in una casa simile ad un enorme porcellino salvadanaio.
     
    Top
    .
  11. view post
     
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Administrator
    Posts
    13,372

    Status
    Anonymous
    CITAZIONE (Andrea Michielon @ 10/1/2024, 19:32) 
    Le Edizioni Bianconi (le stesse di Geppo) clonarono Paperone, creando Trottolone, un ricco scoiattolo antropomorfo, che però non aveva quasi nulla in comune con l'originale di Barks, in quanto era un avido sfruttatore che non aveva scrupoli nemmeno verso il nipote Trottolino, che spesso gli toglieva le castagne dal fuoco.

    Invece, su Geppo dell'aprile 1993, in una storia intitolata "l'angelo della carità", compariva un certo Palacon de'Palaconi, l'uomo più avaro della città, che viveva in una casa simile ad un enorme porcellino salvadanaio.

    Trottolone e Trottolino, me li ricordo un pò. Il Paperone di Geppo invece no. Comunque, è chiaro che l'idea del papero più ricco del mondo fu poi scopiazzata - omaggiata: basterebbe leggere lo speciale "L'eredità di Cico", dove tutti i protagonisti erano dei contraltari dei personaggi del mondo dei paperi! ^_^
     
    Top
    .