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  1. DEVILMAN ANALISI MANGA - QUARTA PARTE

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    Devilman
    By joe 7 il 18 May 2023
     
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    DEVILMAN, IL MANGA - QUARTA PARTE
    (prima parte qui; articolo precedente qui)

    IL SIGNIFICATO DEI NOMI

    Riguardo al protagonista Akira Fudo, il nome "Akira" significa "brillante", mentre il cognome "Fudo" deriva da Fudo Myo-oh ("l'irremovibile"), divinità dall’espressione feroce, appartenente ai Cinque Grandi Myo-oh, i protettori della dottrina buddista. Go Nagai ha raccontato una volta in un'intervista che, siccome stava facendo un manga sui demoni, voleva affidare il suo lavoro a una divinità protettrice, affinché scacci le influenze maligne: appunto Fudo Myo-Oh. Tra l'altro, è anche la divinità che presiede l'Anno del Gallo, e il gallo è il segno zodiacale di Go Nagai.

    MYO
    La divinità Fudo, scelta per il nome del protagonista.


    Ryo Asuka, come abbiamo detto, porta lo stesso nome di Ryo Utsugi, il protagonista di Mao Dante. Asuka significa "il profumo del domani", mentre "Ryo" significa "fresco", ma somiglia anche a "Ryu", cioè "drago", uno dei simboli del diavolo. Silen ovviamente richiama la Luna (Selene era la titanide che rappresentava la Luna: e, come tutti i Titani, combattè contro gli Dei). Riguardo al nome di Amon, il demone che "è posseduto" da Akira, è stato detto che Nagai si sia ispirato alla divinità egizia Ammone, Amun o Amon: ma ne dubito, visto che era un Dio positivo, e inoltre non ha senso dare a un demone il nome di una divinità. Nella demonologia non ufficiale, c'è comunque un demone che è chiamato così. Dico "non ufficiale" perchè, oltre a satana, citato nell'Apocalisse, non ci sono altri nomi di demoni nella Bibbia. Le (poche) eccezioni sono il demone asmodeo nel Libro di Tobia e il demone (o meglio il gruppo di demoni) chiamato "legione", che Gesù fece scacciare da uno (o due) indemoniati, facendoli trasferire in una mandria di porci, che poi si suicidò gettandosi nel mare.

    E' da notare, comunque, che avere un demone al proprio servizio, come cercano di fare Ryo ed Akira, equivale a fare un patto col diavolo, come fece per esempio Faust con Mefistofele.

    LE CONTRADDIZIONI DI DEVILMAN

    Il manga è pieno di contraddizioni logiche: per esempio, la presenza del manufatto che Ryo presenta ad Akira. Come è possibile che dei demoni che si scannano tutti i giorni si mettano a fare delle STATUE? :huh:

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    L'avrà fatto qualche demonio tra uno sbudellamento e l'altro. =_=



    Non è proprio una contraddizione, ma una curiosità: come cavolo fa uno studente giapponese come Akira Fudo a sapere qualcosa sulle messe nere? Quando Ryo ne fa cenno, Akira dice subito di conoscerla. La messa nera è una cosa diabolica, e profana la Messa cristiana. Ma loro due, soprattutto Akira, sono buddisti/animisti/orientali/panteisti eccetera. Come fanno a sapere una cosa simile? Che razza di letture fanno?

    "I demoni odiano la ragione e seguono l'istinto" dice Ryo Asuka, all'inizio del manga. C'è però la contraddizione dei demoni che usano delle tattiche intelligenti, altrochè "istintive". Per esempio, Silen cattura Akira con l'inganno. Jinmen usa Sachiko come ostaggio. Zenon dichiara guerra all'umanità per spaventarla. Non c'è nulla di "istintivo" in tutto questo, ma si tratta dell'uso della ragione - appunto - in tattiche di guerra.

    D5adef
    A dire il vero, se non si usa la ragione nei combattimenti e si attacca a testa bassa, allora questa è la via più facile per farsi ammazzare subito. Te lo potrebbe dire qualunque combattente, o anche un normale pugile. Quindi questa osservazione non sta in piedi. Lasciamo perdere poi l'idea di usare l'"anima" nei combattimenti, manco fosse un corpo contundente. =_=


    Ma la contraddizione più assurda è il colpo di scena su Ryo Asuka, in cui Nagai rivela che lui per la verità è satana. E' un colpo di scena non convincente, che lascia perplessi: ha tutta l'impressione di essere una cosa forzata. Quando Ryo torna nella villa di suo padre - la stessa dell'inizio della storia - per trovare un rimedio al problema dei demoni, che ora si sono rivelati all'umanità, viene a sapere che lui non è Ryo Asuka, mentre quello vero aveva un'altra faccia: se ne accorge osservando delle vecchie fotografie. Ma qui si cade in una contraddizione insanabile: se lui non è Ryo Asuka, perchè allora Akira Fudo lo ha riconosciuto come Ryo Asuka? :huh: Come mai NESSUNO si è mai accorto che il Ryo Asuka che lui pretendeva di essere non era quello vero, che era persino diverso fisicamente? :huh: Ryo è anche stato in ospedale: com'è possibile che nessuno si sia accorto che lui non era il vero Ryo Asuka, visto che, oltre ad avere una faccia diversa, non può certo avere la stessa cartella clinica dell'originale? :huh: E' un colpo di scena messo lì solo per stupire: ma non ha alcun fondamento logico.

    D7
    Il colpo di scena più assurdo del manga. :huh:


    DISPREZZO PER L'UOMO

    bah
    Senti chi parla: il tizio che ha strappato via l'ala dalla faccia di Silen, facendoci sopra quattro risate. =_=


    In Devilman, il disprezzo per l'uomo e per la società umana è molto forte, diventando un'accusa dichiarata per tutta l’umanità. Da salvatore dell'umanità, Devilman ne è diventato l'accusatore: e "accusatore" è uno dei nomi del diavolo, che accusa in continuazione l'uomo davanti a Dio. Nel manga, il professor Rainuma dice che all'origine dei demoni ci sono gli uomini, addirittura. Poi Devilman dice addirittura che i veri demoni sono gli uomini. C'è, insomma, il desiderio di schiacciare l'uomo, non di salvarlo.

    E lo si vede sin dall'inizio, con la terribile scena della discoteca. Akira Fudo dovrebbe "amare il genere umano fino a suicidarsi, se diventasse un vero demone". Questa era l'intenzione iniziale, proclamata nella villa di Ryo Asuka. Ebbene, alla fine Akira diventa un demone vero e proprio: odia gli uomini perchè li considera demoni e li uccide tutti. Non è un finale coerente con le sue intenzioni, però lo è con le sue azioni.

    Infatti, nella scena della discoteca, Akira e Ryo, nella loro "evocazione demoniaca", hanno provocato la morte di qualcosa come un centinaio di persone. La loro intenzione sarebbe quella di diventare dei demoni e dominarli, per poter salvare gli uomini. E lo fanno uccidendo altri uomini: un pessimo inizio per dei "salvatori dell'umanità", ma coerente col finale distruttivo del manga. L'odio per l'uomo di Ryo e Akira inizia già con la scena della discoteca. Senza contare che non è certo un "bene" fondersi con un diavolo.

    In sostanza, i due personaggi fanno un sabba (evocazione demoniaca) in una discoteca, in cui evocano il diavolo. Ora, nei sabba ci sono anche i sacrifici umani: e infatti Ryo inizia subito a sgozzare la prima ragazza che trova vicino (l'uccisione della vergine, tipica dei sabba). E poi si mette ad ammazzare e ferire tutti gli altri, ridendo come un mostro, senza alcun motivo se non quello di commettere l'evocazione. Quindi, poco dopo, uccidono un mar di persone, dopo averle tramutate in diavoli, con questa amabile giustificazione: "non sono certo persone di buon cuore come te".

    Ma, anche se così fosse, le persone della discoteca non facevano parte anche loro del genere umano da amare? Quindi si ama il genere umano, meno i tizi in discoteca?

    D6
    SALVIAMO L'UMANITA' INIZIANDO A MASSACRARLA!!!!!!!!!


    Dopo, più avanti, si ama il genere umano, meno i cattivi scienziati. Poi si ama il genere umano, meno gli assassini di Miki. Così si va sempre più giù, eccezione dopo eccezione, fino a quando si conclude che gli uomini non meritano di essere amati, nè salvati. Andando sempre per esclusione, si arriva così ad eliminare alla fine tutti quanti. La via dell'inferno è lastricata di buone intenzioni.

    Se si fosse andato avanti con la Rivoluzione Francese, in Francia sarebbero stati tutti ghigliottinati, compresi i rivoluzionari: l'odio alla fine non fa altro che divorare se stesso. Un'intenzione buona (salvare la Terra) non rende buona un'azione malvagia (sabba e omicidi). Non è possibile fare un'azione cattiva a fin di bene. Perchè un'azione sia buona, si richiede che si faccia il bene e lo si faccia a motivo di bene. Un sabba, sia pure per salvare la Terra, è un'azione intrinsecamente malvagia, tale da non generare altro che effetti malvagi.

    E non conta "avere un animo retto, essere un giovane che ama la giustizia" come dice Ryo Asuka sul conto di Akira Fudo. Infatti, a fare il male ci si corrompe: e un'anima, anche se pura, che fa il male, diventa sporca: non è più pura.

    MA DEVILMAN FU UN VERO SUCCESSO?

    Il manga di Devilman guadagnò popolarità soprattutto tra studenti universitari e intellettuali, in sostanza tra persone di sinistra. Ma quest'opera durò poco - appena più di un anno - nonostante le insistenze e le pressioni di Nagai sui redattori (lo si legge su Gekiman, il suo manga in cui racconta la realizzazione di Devilman). Questo è segno che le sue vendite non erano tanto alte: Devilman era voluto più da Nagai che dalla Kodansha. Il manga perciò si concluse assai bruscamente.

    Tuttavia, il fatto di essere stato la bandiera della mentalità rivoluzionaria, attraverso la trasgressione, la protesta e il nichilismo, lo fece diventare un cult in Giappone e soprattutto in Italia. Stranamente, Devilman ha avuto successo - per quanto limitato - solo in queste due aree: la patria del Sol Levante e la nostra. Infatti, Devilman è stato tradotto all'estero soprattutto in Italia: fu tradotto per la prima volta nel 1991 dalla Granata Press ed è stato ristampato almeno quattro volte. Fu stampato poi in Francia (ma solo per mezzo dell'italiana Dynamic, guarda caso, sempre l'Italia), in Inghilterra e in alcuni paesi extraeuropei asiatici: Hong Kong, Taiwan e Corea del Sud. In America ebbe scarso successo. Non si hanno notizie di Devilman negli altri paesi del mondo. In sostanza, non si può dire che il manga di Devilman sia stato diffuso in tutto il mondo.

    Nonostante Devilman sia molto citato e osannato in rete e negli articoli, non ha avuto un grande successo dal punto di vista commerciale. Non è mai stato nella lista dei 10 manga più venduti: se One Piece è un manga da 510 milioni di copie vendute al mondo, Devilman ha venduto e vende solo 50 milioni: appena il 10% di One Piece.

    Anche riguardo alla popolarità in patria, non è che sia molto famoso: attualmente, è al 76° posto nella Top 100 degli anime più popolari votati dal pubblico giapponese. Quindi sembra un manga sopravvalutato, anche se la sua influenza è stata indubbia. In un recente sondaggio tra i lettori giapponesi, Devilman è solo al 64° posto, mentre al primo c'è sempre One Piece. Non è una grande posizione per un manga di Nagai che è stato osannato in tutti gli articoli che mi è capitato di leggere al riguardo da trent'anni a questa parte.

    QUI TUTTI I LINK SU DEVILMAN

    Edited by joe 7 - 26/2/2024, 17:04
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    Una delle tue migliori analisi: come hai avuto l'idea di farla?
    Anche io ho fatto le tue stesse riflessioni sulla strage della discoteca: senza contare che nei disegni si vede che Ryo ci prova gusto a massacrare la gente.
    Certo che Devilman farebbe un figurone fra i fumetti ideologici o nichilisti occidentali di adesso: sicuramente lo elogerebbero come "precursore del pensiero moderno" o simili.
     
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    CITAZIONE (Andrea Michielon @ 18/5/2023, 17:50) 
    Una delle tue migliori analisi: come hai avuto l'idea di farla?

    Non lo so, mi è venuta così, a poco a poco. E vedo che, da quello che dici, io non ero il solo a pensare certe cose...

    CITAZIONE (Andrea Michielon @ 18/5/2023, 17:50) 
    Anche io ho fatto le tue stesse riflessioni sulla strage della discoteca: senza contare che nei disegni si vede che Ryo ci prova gusto a massacrare la gente.

    La stessa soddisfazione che lui mostrava nel vedere l'umanità sconvolta dagli attacchi dei demoni. Io non vorrei mai avere un "protettore" come quello: mi sbudellerebbe tra le risate, dicendomi che me lo merito. Ma allora che protezione sarebbe? Che aiuto sarebbe? Almeno piantala di farti chiamare "protettore". E' ipocrisia questa, non solo crudeltà: tutta roba diabolica. Appunto. =_=

    CITAZIONE (Andrea Michielon @ 18/5/2023, 17:50) 
    Certo che Devilman farebbe un figurone fra i fumetti ideologici o nichilisti occidentali di adesso: sicuramente lo elogerebbero come "precursore del pensiero moderno" o simili.

    E' per questo che è tanto elogiato oggi, col suo nichilismo e pessimismo: tanti purtroppo amano questo modo di raccontare.
     
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    Nella wikia della serie viene spiegato che Psycho Jenny (una demone simile ad una grossa testa femminile con gambe e braccia) avrebbe alterato i ricordi della gente affinché nessuno notasse la sostituzione del vero Ryu Asuka con Satana.
     
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    CITAZIONE (Andrea Michielon @ 28/5/2023, 22:49) 
    Nella wikia della serie viene spiegato che Psycho Jenny (una demone simile ad una grossa testa femminile con gambe e braccia) avrebbe alterato i ricordi della gente affinché nessuno notasse la sostituzione del vero Ryu Asuka con Satana.

    Lo so: si tratta della solita arrampicata sugli specchi.

    La Psychogenie o Psycho Jenny è stata il jolly che ha sistemato tutta la stupidità del colpo di scena. Naturalmente avrà alterato anche i documenti medici, quelli del comune, della scuola, delle associazioni, eccetera, le fotografie (ops, le foto no, se le è dimenticate, il falso Ryo ha visto le foto del vero Ryo), si sarà sbarazzata del corpo originale di Ryo, del padre, avrà dovuto alterare anche i ricordi di chi ha visto il padre di Ryo, eccetera. Non si finirebbe più.

    Psycho Jenny è il sogno di ogni organizzazione di spionaggio. A questo punto, nulla è vero e tutta la storia di Devilman magari è un sogno dei protagonisti per opera di Psycho Genny.

    No, come spiegazione è una toppa che rende più largo il buco. E' ridicola come lo è il colpo di scena.

    Almeno per me.
     
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    Una delle differenze principali fra anime e manga di Devilman é che nella versione animata, Devilman dice (e viene mostrato) che il mondo degli umani é migliore di quello dei demoni, perché lì vi sono cose meravigliose come l'amore, mentre nel manga Devilman disprezza la civiltà umana e definisce gli uomini peggiori degli animali.

    Clip d'esempio:
     
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    CITAZIONE (Andrea Michielon @ 24/7/2023, 20:20) 
    Una delle differenze principali fra anime e manga di Devilman é che nella versione animata, Devilman dice (e viene mostrato) che il mondo degli umani é migliore di quello dei demoni, perché lì vi sono cose meravigliose come l'amore, mentre nel manga Devilman disprezza la civiltà umana e definisce gli uomini peggiori degli animali.

    Clip d'esempio: www.youtube.com/watch?v=zu3koNzKDGc

    L'anime, più diffuso del manga, doveva avere per forza un messaggio meno violento rispetto a quello del manga.

    Comunque sono tutti due messaggi falsi.

    Il primo, quello dell'anime, è troppo sdolcinato e non tiene conto della possibilità dell'esistenza di uomini malvagi che possono comportarsi come demoni: l'amore qui è visto come un sentimento da cioccolatini Perugina o romanzo Harmony. L'uomo può amare come può odiare. E' una visione troppo idealizzata della realtà.

    Il secondo, quella del manga, a dire il vero è ancora peggiore di come l'hai descritto: Devilman dice che i veri demoni sono gli uomini e li uccide tutti. Una logica conseguenza di chi vuole difendere l'uomo usando la violenza demoniaca: alla fine elimini anche l'uomo, tanto per andare sul sicuro. Come nella Rivoluzione Francese, dove la ricerca di una società perfetta alla fine ha portato alla ghigliottina per tutti, anche per i rivoluzionari come Robespierre.

    Entrambe le idee sono sbagliate. Anzi, a dire il vero, oggi è molto diffusa l'idea sbagliata che hai citato, quella degli "uomini che sono peggiori degli animali", divinizzando così gli animali, visti come Esseri Perfetti. Si torna così al paganesimo, in cui si adorava il dio sciacallo Anubi o Manito Testa di Bisonte. Non esplicitamente, ma praticamente. Dobbiamo ringraziare Topolino e i personaggi Disney che hanno diffuso l'idea idiota degli animali che pensano come gli uomini.
     
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    "Dobbiamo ringraziare Topolino e i personaggi Disney che hanno diffuso l'idea idiota degli animali che pensano come gli uomini" Lupo Alberto è pure peggio: tutti vivono in una fattoria e non si vedono mai Enrico, Cesira, Alice o Marta mangiare lombrichi, o mai si allude a cos'è che mangino Alberto e Mosè. Poi il vero problema è l'uomo che continua a comportarsi come un animale quando non lo è. Era quello il motivo per cui Akira Fudo abbandona la fiducia nel genere umano
     
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    CITAZIONE (berlicche677 @ 25/7/2023, 19:18) 
    Poi il vero problema è l'uomo che continua a comportarsi come un animale quando non lo è. Era quello il motivo per cui Akira Fudo abbandona la fiducia nel genere umano

    Akira Fudo abbandona la fiducia nel genere umano non perchè l'uomo si comporta come un animale, ma perchè non ha fede in Dio, cioè in Gesù Cristo. Ha fede - almeno all'inizio - solo nell'uomo. E la Bibbia dice "Maledetto l'uomo che confida nell'uomo", perchè l'uomo non è Dio, quindi Akira ha fede in un dio sbagliato. Senza contare il fatto che non esiste l'"umanità", perchè è un concetto vago e indistinto.

    Tutti amano l'umanità, tutti sono capaci di amare l'umanità o il genere umano. Perchè l'umanità è un concetto, è una cosa che non esiste concretamente. Amare un'idea è facile. Ma non è l'umanità che bisogna amare, quanto piuttosto l'uomo che ti sta davanti. Che tante volte non è amabile. Senza Dio non si ama l'uomo, si ama l'umanità, poi la si distrugge perchè ti ha deluso. Finisce sempre così. Come è successo in Devilman.
     
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    La sezione DISPREZZO PER L'UOMO mi ha ricordato che in molti anime che ho visto viene espresso il concetto che l'umanità é colpevole, ma che può anche essere salvata.
    Ad esempio, nel finale dell'anime Twin Star Exorcists, in quello di Sailor Moon o anche in Saint Seya (lo dice Athena ad Hades durante il loro confronto).
     
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    CITAZIONE (Andrea Michielon @ 10/8/2023, 07:15) 
    La sezione DISPREZZO PER L'UOMO mi ha ricordato che in molti anime che ho visto viene espresso il concetto che l'umanità é colpevole, ma che può anche essere salvata.
    Ad esempio, nel finale dell'anime Twin Star Exorcists, in quello di Sailor Moon o anche in Saint Seya (lo dice Athena ad Hades durante il loro confronto).

    Loro annunciano la speranza, Devilman la disperazione. E Devilman è popolare tra i "letterati dei manga", ma non tra i lettori comuni, che preferiscono leggere messaggi di speranza. L'uomo vuole la speranza, che in Devilman non c'è. Ed è curioso che tanti intellettuali elogino le storie senza speranza come Devilman.
     
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    Navigando in rete, ho casualmente scoperto che anche il protagonista de L'attacco dei giganti, passa da da "difensore dell'umanità" a "sterminatore dell'umanità".
    Onestamente penso che l'eroe che passa al lato oscuro sia una mossa sbagliata: ha funzionato con Darth Vader, ma quello era un caso particolare, senza contare che l'eroe é colui che deve risolvere la situazione in nome della giustizia, per dare speranza ai lettori. Sei d'accordo?
     
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    CITAZIONE (Andrea Michielon @ 13/9/2023, 17:44) 
    Navigando in rete, ho casualmente scoperto che anche il protagonista de L'attacco dei giganti, passa da da "difensore dell'umanità" a "sterminatore dell'umanità".
    Onestamente penso che l'eroe che passa al lato oscuro sia una mossa sbagliata: ha funzionato con Darth Vader, ma quello era un caso particolare, senza contare che l'eroe é colui che deve risolvere la situazione in nome della giustizia, per dare speranza ai lettori. Sei d'accordo?

    Come Devilman, anche il protagonista dell'Attacco dei Giganti è un altro di quei personaggi idioti che passano dalla parte del male, che passano da difensori dell'umanità a sterminatori dell'umanità, ma vengono chiamati "Eroi", o "Antieroi" o comunque visti come esempi positivi. Sbagliato. Un eroe non passa mai dalla parte del male, se no non è un eroe.

    Abbiamo perso la definizione di eroe. Per definizione, un eroe è una persona che ha un eccezionale coraggio e ha una grande abnegazione. Per "abnegazione" si intende lo spirito di sacrificio, la dedizione assoluta e disinteressata al bene altrui o ai propri doveri, spesso accompagnata da una consapevole rinuncia ai propri interessi. Da qui, si ha: "amare con abnegazione"; "dedicarsi con abnegazione alla cura di un malato", "dedicarsi con abnegazione all'assolvimento dei più umili doveri", eccetera.

    Un eroe è una persona coraggiosa che fa la cosa giusta, che protegge gli altri e che sacrifica se stesso per il bene comune. L'eroe è disposto ad affrontare sfide rischiose e difficili, a volte mettendo in gioco la propria vita. Un eroe si impone all'ammirazione di tutti.

    Questo è l'eroe: come si vede, non c'è nessuna differenza tra "eroe" e "santo". Tutti noi siamo chiamati ad essere eroi e santi. Un eroe è colui che ci sprona a migliorarci. Come pure un santo.

    Ma questi Devilman, Mister No, Attacco dei giganti e antieroi vari cosa ci spronano a fare? Ci portano a migliorarci? No, ci portano a deprimerci, non ci stimolano a fare di più e di meglio.

    Sono soltanto delle miserabili mozzarelle, neanche degni di essere considerati come modelli.
     
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    Il tuo discorso mi ha fatto subito pensare ad Eito Akashi, il protagonista di Agente 008.
    Nonostante nelle sue storie venga pestato peggio di Mister No, Eito continua combattere per la giustizia, si sacrifica per gli altri (una volta ha protetto un ragazzo beccandosi una coltellata nella spalla), ispira i suoi compagni di squadra e non solo con la sua lealtà (nell'ultimo numero una dei villain passa dalla parte dei buoni grazie a lui)...insomma, si comporta come un eroe dovrebbe fare.

    Anche Zagor, Tex e Spider-Man (soprattutto lui, visti i molteplici problemi derivanti dalla sua doppia vita) rientrano nel tuo discorso, perché loro sono dei veri eroi, con le motivazioni giuste e dediti anima e corpo alla loro sacra missione di difensori della giustizia.
     
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    CITAZIONE (Andrea Michielon @ 13/9/2023, 22:12) 
    Il tuo discorso mi ha fatto subito pensare ad Eito Akashi, il protagonista di Agente 008.
    Nonostante nelle sue storie venga pestato peggio di Mister No, Eito continua combattere per la giustizia, si sacrifica per gli altri (una volta ha protetto un ragazzo beccandosi una coltellata nella spalla), ispira i suoi compagni di squadra e non solo con la sua lealtà (nell'ultimo numero una dei villain passa dalla parte dei buoni grazie a lui)...insomma, si comporta come un eroe dovrebbe fare.

    Anche Zagor, Tex e Spider-Man (soprattutto lui, visti i molteplici problemi derivanti dalla sua doppia vita) rientrano nel tuo discorso, perché loro sono dei veri eroi, con le motivazioni giuste e dediti anima e corpo alla loro sacra missione di difensori della giustizia.

    E' giusto quello che tu dici: però un eroe non ha una "sacra missione di difensore della giustizia". Semplicemente fa ciò che è giusto fare, senza annunci altisonanti. Anche pulire bene la propria camera e fare bene i compiti, per esempio.
     
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