ZIO PAPERONE DI CARL BARKS

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  1. joe 7
     
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    LO ZIO PAPERONE DI CARL BARKS E I LAVORI DI BARKS - DOSSIER

    Barks
    Il primo Oscar Mondadori sui fumetti. Con Zio Paperone di Carl Barks. Tanto per dire.


    Carl Barks ha rivoluzionato il fumetto coi suoi racconti sui paperi, di cui è stato autore assoluto: in modo particolare, tra tutti i suoi personaggi inventati (Amelia, la Banda Bassotti, Gastone, Nonna Papera, Ciccio, e tanti altri minori), il suo capolavoro è Paperon dè Paperoni, Scrooge McDuck nell'originale: un nome che è tutto un programma. Il papero si chiama come l'avaro Ebenezer Scrooge del "Canto di Natale" di Charles Dickens (l'autore di "Oliver Twist" e "David Copperfield"); Duck, "papero", indica ovviamente il fatto di essere un papero, e "Mc" è un comune appellativo scozzese, e gli scozzesi sono famosi per la loro avarizia, vera o presunta che sia. E, sì, Paperone è davvero uno scozzese del clan dei Dè Paperoni, trapiantato in America. La traduzione in "Paperon dè Paperoni", realizzata da Mario Gentilini (il primo direttore di Topolino), fu un colpo di genio. Oggi, che sono ossessionati dall'idea di rispettare scrupolosamente i nomi stranieri, l'avrebbero chiamato Scrooge McDuck come l'originale. Per dire quant'è grossa l'idiozia di non voler tradurre mai.

    mario-gentilini
    Mario Gentilini


    Nel 1968 era uscito il primo Oscar Mondadori dedicato ad un fumetto, e nello specifico proprio a Paperone: "Vita e dollari di Paperon dè Paperoni", con le principali storie di Carl Barks dedicate al ricco papero. Aveva anche una prefazione di Mario Gentilini, l'allora direttore di Topolino, e un commento di Dino Buzzati, lo scrittore. Buzzati disse che Zio Paperone e i paperi di Barks "sono stati una delle più grandi invenzioni narrative dei tempi moderni: la loro statura, umanamente parlando, non è inferiore a quella dei famosi personaggi di Moliere, o di Goldoni, o di Balzac, o di Dickens." Ma cos'ha di particolare Zio Paperone? Perchè è simpatico, anche se è un vecchio avaro?
    Perchè è un avaro senza malizia nè malvagità: è un bambino attaccato al suo giocattolo. Piange come un bambino, si dispera come un bambino, scoppia di gioia come un bambino, ogni volta che perde o guadagna, e lo fa senza ritegno, senza pudore: lui è quello che pensa, non ha doppiezze. Quelli che ha non sono i suoi dollari, ma i suoi bambini, i suoi figli, in mezzo ai quali nuota come un pesce nell'acqua. Essere ricco è il suo destino, e lo compie con l'entusiasmo di un fanciullo. Pensateci: vive non in una immensa villa, non in un palazzo megagalattico, come farebbe un ricco qualunque: no, vive dentro un enorme salvadanaio, in cima a una collina, vistosissimo e visibilissimo da lontano. Un salvadanaio gigantesco minacciato dai Bassotti, da Amelia o da tanti altri. Non solo: da lì parte coi suoi nipoti per spedizioni avventurose ai limiti del mondo. A volte trionfa, a volte perde, ma non si può non essere partecipi davanti ad un personaggio così passionale.
    In Italia Paperone non è stato capito fino in fondo da molti autori: in particolare, Guido Martina lo trasforma in un avido e crudele despota, con un passato torbido pieno di rapine e - senza dirlo chiaramente - omicidi.

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    Il Paperone "violento" di Martina


    Ma anche in America i nuovi autori non riescono a comprenderlo: Don Rosa lo trasforma in un violento, ambizioso e superbo, un adulto senza nulla di infantile.

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    Il Paperone "sgradevole" di Don Rosa


    Ma il vero Paperone è e resta quello di Carl Barks, e di chi si è avvicinato al suo modello, come per esempio Rodolfo Cimino, coi suoi interminabili viaggi avventurosi ed esperienze al limite dell'incredibile che fa vivere a Paperone.

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    Il Paperone "avventuroso" di Cimino


    Paperone è avaro fino al midollo, uno spilorcio al mille per mille, e non si vergogna di esserlo, ma non è una macchietta dell'avaro, non è una maschera. E' un personaggio complesso, ambivalente, ambiguo, che mostra scatti di generosità inaspettati, che però - e qui è il segreto - ha pudore di manifestare. Nell'incontro con la sua vecchia fiamma Doretta Doremì, Paperone la aiuta a risollevarsi con una quantità enorme di oro, senza che nessuno se ne accorga. Ha un cuore d'oro, ma si vergogna ad ammetterlo; è avido senza essere crudele; è ambizioso senza essere meschino; ha delle tentazioni, tipo quella di agire disonestamente, ma le respinge subito, perchè ama combattere in modo pulito. Magari in modo furbo, comunque sempre in modo pulito e onesto.

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    Romanticismo nascosto. Barks all'ennesima potenza.

     
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