HEIDI DOSSIER

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    23 - MUSICA STONATA

    d8 f5


    Heidi è stanca e scoraggiata. Si ferma a metà delle scale del campanile, quando sente miagolare. Sono una gatta e i suoi gattini in un cesto.
    "Ti piacciono i gattini? Perchè non ne prendi uno?" le chiede il campanaro.
    "Posso?"
    "Certo, non so a chi darli."
    Heidi prende il gattino bianco e dice che gli altri può portarli a casa Sesemann.
    "Va bene" risponde lui.
    Heidi esce e porta con sè sul petto il gattino bianco, seguita dal piccolo organista, che la porta da casa Sesemann, come gli ha chiesto lei. Bussa e il maggiordomo Sebastiano, agitato per la sua scomparsa, apre e, sorpreso nel vederla davanti, la fa entrare subito (e il ragazzo organista è lasciato fuori). Il maggiordomo le borbotta:
    "Se quella spaventapasseri della Rottenmeier scopre che te n'eri andata, mi licenzia" e Heidi sorride.
    "Bel nome."
    "Non glielo dire!"
    "Va bene."
    Heidi è portata alla sala da pranzo, dove la attendono la Rottenmeier e Clara.
    "Non si esce senza avvertire" commenta lei, senza sapere veramente fin dov'è andata Heidi. Ad un certo punto, la Rottenmeier sente miagolare e sobbalza: Heidi nasconde il gattino e fa finta di miagolare.
    "Adelaide, ti metti a miagolare adesso? Vai a letto senza cena!"

    a2 a4 b1


    Poi la Rottenmeier si accorge che Heidi stava nascondendo un gattino vero e salta su spaventata. Esce dalla stanza gridando:
    "Aiuto! Sebastiano! Tinette!"
    Heidi fa vedere il gattino a Clara.
    "Non ho mai accarezzato un animale" dice lei.
    Arriva Sebastiano e dice che deve prendere il gatto e portarlo via.
    "Potremmo portarlo nella soffitta e dargli da mangiare noi, non se ne accorgerà nessuno."
    Sebastiano è perplesso, ma poi acconsente all'idea. Accompagna Heidi in silenzio fin sulla soffitta: Heidi mette il gattino nella cuccia e gli dice:
    "Ti chiamerò Miao."
    Quando torna da Clara, lei dice soddisfatta a Heidi: "Abbiamo un segreto!"

    b4 b6


    Il giorno dopo, alla mattina presto, Heidi bussa da Sebastiano, che si stava preparando e sobbalza.
    "Hai il pranzo per il gattino?" le chiede e Sebastiano risponde di sì, e lo passa a Heidi.
    Poi le fa vedere il cappello di Heidi: la Rottenmeier l'aveva portato via, ma lui l'aveva nascosto lì. Heidi è felicissima e lo ringrazia. Heidi porta il cibo in soffitta, ma non vede il gattino: è nascosto sotto un panno. Heidi lo accarezza, ma il gattino le graffia una guancia.
    "Ahi! Non si fa così. Su, ecco il latte."
    Poi scende e Sebastiano le dice:
    "Tu sanguini!"
    "Non fa male, è solo un graffio. Ecco il piatto vuoto."
    Arriva al tavolo per la colazione e la Rottenmeier è seccata per il ritardo.
    "Si fa colazione alle 8, è chiaro?" poi osserva Heidi in faccia e le chiede: "E quel graffio cos'è?"
    "Ah niente, mi sarò ferita stamattina".
    Si lecca un dito e mette la saliva sulla ferita. La Rottenmeier chiama Tinette e le dice di disinfettare la ferita di Heidi e di darle le gocce contro la febbre (anche se è un cartone animato, è da ricordare che le graffiature di gatti sono pericolose proprio perchè possono portare a infezioni. Quindi la Rottenmeier, senza saperlo, fa un servizio ad Heidi).

    b8 c2


    Intanto, Sebastiano sente bussare: è il ragazzo dell'organetto, che è tornato.
    "Cosa vuoi? Non accettiamo mendicanti, vai via!"
    "Heidi mi ha promesso 20 marchi."
    "Eh?"
    "Io l'ho portata al campanile."
    Sebastiano capisce cose è successo e nota che il ragazzino ha una tartarughina con sé. Sogghigna tra sé e sé: gli è venuta un'idea. Quella di fare uno scherzo alla Rottenmeier. Lo fa entrare e gli dice che vorrebbero sentirlo suonare: lo porta da Heidi, che lo riconosce subito, e da Clara, che stavano studiando col maestro. Clara chiede al ragazzino di suonare, anche se il maestro obietta: le due lo ascoltano ed applaudiscono, chiedendo il bis. La Rottenmeier, in un'altra stanza, sente suonare e dice:
    "Non mi sembra l'ora di musica. E poi, che suono dozzinale!"
    Si alza e va nella sala di studio. Quando entra, dice al ragazzino di andarsene, poi vede la tartarughina e strilla, chiamando Sebastiano, che arriva subito, perchè si era nascosto in un angolo ad ammirare lo spettacolo. Accompagna il ragazzo alla porta, insieme alla tartarughina.
    "E i miei 20 marchi?"
    "Ecco qui 20, più altri 20 per oggi. Ottimo lavoro!"
    L'altro ringrazia sorridendo e se ne va.

    d3 e2


    La lezione riprende. Dopo un pò, bussano: è Sebastiano che porta un pacco.
    "E' arrivato adesso, signorina Rottenmeier"
    "Mm. Io non aspettavo niente. Chi lo manda?"
    "Non saprei: qui non c'è scritto. Il biglietto dice che è per la famiglia Sesemann."
    "Forse l'ha ordinato il signor Sesemann. Appoggialo lì, lo apriremo dopo la lezione."
    Heidi è muta, perchè ha capito che il pacco contiene i gattini che le ha mandato l'uomo del campanile.
    "Chissà cos'è? Sono curiosa. Tu non sei curiosa, Heidi?" dice Clara.
    "Mm-hm" borbotta Heidi, sudando freddo.
    Un gattino sta per uscire dal pacco, poi escono gli altri. Nel vederli, la Rottenmeier lancia degli strilli acutissimi e grida:
    "SEBASTIANO! TINETTE!"

    f2 f1 f5


    Dopo aver portato via tutti i gatti, Tinette dà da bere alla Rottenmeier, distesa su un divano.
    "Mi sembra di sentire ancora miagolare" sussurra lei.
    "Li abbiamo mandati via tutti, signorina Rottenmeier" risponde Tinette.
    "Siete sicuri?"
    "Sì."
    Ma rimane il gatto Miao di Heidi, che lei ha preso dalla soffitta per riportarlo di nascosto da Clara, perchè lei lo salutasse prima di andare a dormire.
     
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    24 - BREVE FUGA

    g1


    E' notte a Francoforte e c'è il temporale. Heidi si sveglia e vede i lampi: va a vedere alla finestra. Nel vedere la pioggia, le viene in mente il temporale sui monti. Le piaceva la pioggia laggiù. Poi pensa al gattino in soffitta, che avrà paura. Intanto, Clara non riesce a dormire per via dei tuoni e anche lei si chiede se il gattino stia bene. Heidi va in silenzio in soffitta e vede il gattino: lo abbraccia e lo calma. Poi lo porta da Clara. Dopo che si sono tranquillizzate, Heidi va a dormire col gatto che la lecca.

    a2 a8 b2


    E' mattina. La pioggia è finita. Heidi sogna di essere sui monti con Nebbia e con Miao sopra il cane. Poi bussano e Heidi sente la voce della Rottenmeier:
    "E' ora di colazione".
    Heidi sobbalza e dice:
    "Un momento", mentre nasconde il gattino mettendolo sopra l'armadio.
    La Rottenmeier entra, ma non si accorge del gatto. Poco dopo, Heidi esce per portare Miao al sicuro in soffitta, ma vede Tinette in giro. Allora rimette Miao nella sua camera, dicendogli di tacere. Va a fare colazione e la Rottenmeier dice che oggi è Domenica, quindi non c'è lezione.
    "Adelaide, oggi però tu devi studiare l'alfabeto."
    Heidi fa finta di ascoltare, mentre nasconde un pane sotto il tavolo. Poi la Rottenmeier esce, perchè dice che ha un impegno e prende la carrozza.

    b6 b9 c2


    Heidi dice a Clara che ha nascosto il gatto nella sua camera: ora che la Rottenmeier non c'è, lo si potrebbe vedere. Ma Sebastiano dice loro di aspettare, per prudenza. Quando la Rottenmeier è partita, Sebastiano porta la pappa al gattino in sala, così Clara e Heidi lo possono vedere mangiare. Il gatto si lecca, poi si insegue la coda e Clara ride.
    Intanto, Tinette dice che "per fortuna la strega è uscita", ma, poco dopo, la Rottenmeier ritorna, perchè aveva dimenticato una cosa e va nella sala dove ci sono Heidi e Clara. Laggiù il gatto è interessato al canarino Hansie: Clara è preoccupata, ma Heidi prende Miao in braccio.
    In quel momento, entra la Rottenmeier:
    "Cos'erano quei rumori? Adelaide, cosa stai nascondendo?"
    Quando la Rottenmeier si accorge del gatto, chiama Tinette, che lo porta via. Clara cerca di fermarla, dicendo che il gatto è suo: ma la Rottenmeier dice che la cosa è impossibile.
    "Per motivi di salute, signorina Clara, lei non può tenere gatti in casa. Lei è di salute cagionevole. Ha i suoi giocattoli."
    Heidi non vuole che il gatto sia messo fuori e rincorre Tinette: ma la Rottenmeier la ferma. Heidi piange e anche Clara. La Rottenmeier mette Heidi nella sua camera, finché lei non smetterà di piangere.

    c7 d3 e7


    Tinette porta la medicina a Clara.
    "Heidi sta piangendo?"
    "No, si è calmata" risponde la cameriera.
    Clara si addormenta perchè deve fare il sonnellino pomeridiano. Ma Heidi raccoglie il pane per la nonna e il berretto: ha deciso di andarsene via da lì.
    "Ciao, Clara, e scusami."
    Esce e va per la strada, incontrando ancora il ragazzino dell'organetto.
    "Ah, tu sei quella dell'altra volta. Dove vai?"
    "Alla stazione, prendo il treno. Mi ci puoi portare?"
    "Se hai da pagarmi, certo."
    "Non ho soldi."
    Il ragazzino è stupefatto. "Ma vai in treno senza soldi?"
    "Ah, bisogna pagare anche lì allora?"
    "Eh, certo. Ma perchè te ne vai da una casa così ricca?"
    "Hanno mandato via il gattino."
    Il ragazzino non sa cosa rispondere e le dice:
    "Tieni, ti do la mia tartaruga. Non la devi pagare."
    Heidi è sorpresa e sorride. Nel frattempo, davanti a loro passa una carrozza, dove c'è a bordo la signorina Rottenmeier. Incredula, vede Heidi sul marciapiede che parla con un bimbo con l'organetto. Ordina al cocchiere di fermarsi, scende e la prende, portandola sulla carrozza a forza: nell'azione, Heidi perde la borsa con dentro i panini della nonna, che finiscono sparpagliati sulla strada.

    g4 h3 h4


    Heidi grida:
    "Aspetta! I panini della nonna!"
    Tornano alla casa Sesemann, mentre, durante il viaggio, restano tutte e due in un silenzio imbarazzato. Sebastiano esce di corsa e sta per dire alla Rottenmeier della scomparsa di Heidi:
    "E' successa una cosa terribile, signora, la signorina Heidi..." poi si blocca vedendo la bambina in carrozza.
    La Rottenmeier risponde al maggiordomo:
    "Riportala dentro. Io sono responsabile per lei".
    Sebastiano va da Heidi, che è ancora seduta nella carrozza, affranta.
    "Signorina Heidi, la signorina Clara sta piangendo. Su, venga" Poi aggiunge sottovoce: "Miao è in casa di mio fratello, che ha due bambini. Lì si troverà benissimo, non si preoccupi. Su, vada da Clara". Heidi sale le scale, dove in cima trova Clara piangente che la aspetta a braccia aperte.
    "Heidi, ero così preoccupata! Non scappare più così di nascosto!"
    Anche Heidi piange dicendo:
    "Non potrei farlo neanche volendo" e continua a piangere sul grembo di Clara.

    i6 i9


    COMMENTO

    e5
    Tinette, invece di portare via il gatto, torna indietro e ascolta origliando alla porta.

     
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    25 - TANTI PANINI BIANCHI

    g2


    Heidi sogna Peter, la nonna e Brigida che mangiano i panini bianchi che Heidi le porta in continuazione su una tavola imbandita in mezzo al prato. Anche Nebbia e gli altri animali li mangiano. All'improvviso sente bussare: è Tinette, che la chiama per la colazione. E aggiunge:
    "La signorina Rottenmeier è di pessimo umore da quando lei è scappata e questo si riflette su di noi."
    Dopo che se n'è andata, Heidi contempla i panini bianchi che ha messo di nascosto in fondo all'armadio.

    a4 a7 b1


    Intanto, la Rottenmeier parla col maestro a proposito di Heidi:
    "Non capisco, per me quella bambina non è normale."
    "E' intelligente" commenta il maestro "ma è strano che non conosca l'alfabeto."
    "Ho paura che lei non sia adatta come compagnia per la signorina Clara. Le rovinerà l'educazione" e sta per piangere: il maestro cerca di calmarla.
    Poi lei beve il caffè, ma fa subito una smorfia di disgusto: parlando aveva continuato a mettere lo zucchero dentro, trasformando il caffè in una brodaglia dolce.

    b3


    Durante la lezione, il maestro prova ad insegnare l'alfabeto ad Heidi, senza ottenere dei grandi risultati. Il maestro fa leggere ad Heidi una lettera dell'alfabeto, chiedendole di provare a scriverle sul quaderno. Heidi, nel provare a scriverle, fa una lettera R che somiglia ad uno stambecco. Inizia a fantasticare e la vede volare via e lei insieme a lui, insieme alle altre lettere, che volano lontano da Francoforte in mezzo al cielo e vanno verso i monti: li raggiunge e scende, osservando i veri stambecchi. Poi saluta le lettere che si allontanano, ringraziandole. E si trova in piedi sul tavolo da studio, davanti agli occhi stupefatti di tutti. Torna a sedersi e spiega a Clara:
    "Ho sognato."
    "A occhi aperti, e in pieno giorno?"
    "Sì, certo, perchè?"

    b7 d8 e1


    Sebastiano entra e dà una lettera alla Rottenmeier: domani arriverà il signor Sesemann, il padre di Clara. La ragazza è molto contenta e dice a Heidi:
    "Papà ti piacerà, vedrai. E' molto buono. L'ultima volta è restato solo tre giorni. Mi racconta tante storie. Puoi anche raccontargli tu le tue."
    "Tuo padre ti vuole bene come il papà ai figli?"
    Clara è sorpresa dalla domanda e risponde:
    "Certo che mi vuole bene, me lo dice e mi porta dei regali. Ma è perchè io gli voglio bene e lui vuole bene a me."
    "Sono curiosa di conoscere questo tuo papà" risponde Heidi sorridendo.

    e5 e6


    Intanto, la Rottenmeier inizia le preparazioni per l'arrivo del padre di Clara e controlla che tutto sia in ordine: dice a Tinette di pulire le finestre. Vuole anche controllare di persona la camera di Heidi, per sicurezza, visto che la ragazzina per lei è un tipo problematico. Entra e osserva tutto, vede dentro i cassetti e commenta:
    "Almeno è ordinata."
    Poi apre l'armadio e lo richiude soddisfatta. Ma poco dopo sobbalza perchè ha notato qualcosa di assurdo. Riapre l'armadio e vede in basso stupefatta una montagna di panini bianchi: non crede ai suoi occhi.
    "Ma...panini? Una valanga di panini! Tutti duri come sassi!" e sviene.
    Poi chiama Tinette e le dice di portare via tutto.

    Heidi sente le voci, capisce tutto e grida:
    "No, sono i panini della nonna!" e picchia sulla porta.
    Ma è inutile: vengono portati via, mentre la Rottenmeier le dice che lo farà sapere al signor Sesemann. Heidi piange, e Clara cerca di consolarla:
    "Heidi, quei panini erano troppo vecchi e duri...erano diventati immangiabili. Tua nonna non avrebbe mai potuto mangiarli. Stavolta la Rottenmeier aveva ragione: non sarebbero serviti a niente, purtroppo. Ti darò dei panini nuovi quando tornerai a casa..."

    g2 h2 h3


    "Io non tornerò mai a casa!! Sbaglio sempre! Mi tolgono tutto! Non mi lasciano tornare a casa!"
    Heidi corre a piangere sul suo letto. Clara la segue: Heidi piange sotto le coperte.
    "Anch'io piangerei, ma non servirebbe a niente, Heidi...Vuoi dei giocattoli? Ti dò le cartoline che ti piacevano. Ti racconto una storia? Mio padre me ne aveva raccontata una molto bella."
    Heidi continua a piangere. Clara fa per andarsene, ma poi cambia idea e torna indietro.
    "Te la racconto lo stesso. C'era una volta mamma capra e i suoi capretti. Un giorno lei dice ai capretti: "Vado a fare la spesa. Non aprite, potrebbe essere il lupo". Dopo un pò, i capretti sentono bussare e una voce dice: "Sono la mamma." Ma era il lupo. (Heidi non risponde e Clara continua a raccontare)

    I capretti gli dicono di mostrare la zampa: riconoscono quella del lupo e non lo fanno entrare. Allora il lupo si cosparse la zampa di farina e tornò da loro: "Aprite, sono la mamma" "Mostraci la zampa" Il lupo mostrò la zampa bianca e i capretti credettero che fosse la mamma: ma era invece il lupo, che si mangiò tutti i capretti. "Aah, ho la pancia piena" disse e se ne andò. (Heidi non reagisce) Mamma capra tornò e capì cosa era successo: chiamò i capretti, ma nessuno rispose. Comparve solo quello più piccolo, che era scampato dal lupo. (Heidi non risponde) Andarono tutti e due dal lupo che dormiva".
    Clara si ferma. Heidi esce dalla coperta e chiede:
    "E poi?"

    i8 l1 m5


    "Mamma capra sentiva dei rumori dentro la pancia del lupo: i capretti erano ancora vivi lì dentro. Prese delle forbici e tagliò la pancia del lupo, e i capretti uscirono da lì a uno a uno. Mamma capra mise delle pietre al posto dei capretti nella pancia del lupo e gli chiuse la pancia: il lupo non poteva sopportare le pietre e morì."
    Heidi si mette a ridere.
    "Però una capra può fare solo due caprette al massimo" osserva lei.
    "Vieni, andiamo in camera mia" dice Clara.
    "Mi dai davvero le cartoline?"
    "Certo. Allora mi ascoltavi!"
    E vanno nella camera di Clara.

    n6

     
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    26 - L'ARRIVO DELLA NONNA

    m3


    Il padre di Clara sta per tornare a casa. Sebastiano avvisa dell'arrivo della carrozza e tutti aspettano deferenti. Quando il signor Sesemann entra e sta per andare da Clara, la Rottenmeier cerca di dirgli qualcosa su Heidi, ma Sesemann ha fretta di rivedere la figlia e anche la famosa bambina svizzera che è diventata sua amica. Sesemann abbraccia Clara ed è contento di rivederla.
    "Sono contento di vedere che stai bene. Dov'è la tua amica svizzera?"

    a2 a6 a9


    Sesemann si volta e vede Heidi seduta su un divano in modo un pò rigido: non sa come comportarsi.
    Sesemann si volta e vede Heidi seduta su un divano in modo un pò rigido: non sa come comportarsi.
    "Oh, dunque tu sei Heidi" dice Sesemann, porgendole la mano "Vai d'accordo con Clara? Guarda che mia figlia è testarda, non cambia mica idea."
    "Oh, ma io non ho problemi con Clara, ci vogliamo bene" dice Heidi sorridendo.
    "Ma cosa dici, papà?" protesta Clara "Cosa penserà adesso Heidi di me?"
    Sesemann ride "Sono contento che andiate d'accordo. Vi ho portato dei regali a tutte e due."
    "Anche a me?" chiede Heidi stupita.
    "Certo, anche a te. Vi faccio vedere, venite."

    b1 b3


    Dà una bambola a Clara e una a Heidi e le bambine sono felicissime. Più tardi, Sesemann mangia alla tavola da solo, mentre la Rottenmeier lo aggiorna:
    "Insomma, questa Heidi è un maleducata, mi creda."
    "Clara le vuole bene."
    "Sì, ma lei porta a casa degli animali, o dei bimbi ambulanti, ha liberato l'uccellino...è una selvaggia!"
    Sesemann continua a mangiare, ma è un pò perplesso.
    "Insomma, lei sta dicendo che Heidi non è normale?"
    "Rovina l'educazione di Clara" insiste lei.
    Sesemann diventa pensieroso.

    b9 c3


    Intanto, Clara pettina la nuova bambola e le fa le trecce, mentre Heidi la osserva incuriosita. Arriva il papà di Clara e chiede a Heidi se lei gli può prendere un bicchiere d'acqua, bello fresco.
    "Certo" risponde lei, e corre subito verso la cucina.
    Ora che Heidi si è allontanata, Sesemann abbassa la voce e dice a Clara:
    "Senti, Clara, tu pensi che Heidi sia strana?"
    Clara è sorpresa.
    "Heidi è normale come me. La Rottenmeier non sopporta Heidi."

    d5 d6


    Intanto, Heidi prende l'acqua dal rubinetto e la assaggia per provarla: ma non è fresca come voleva lui. Allora va fuori alla ricerca di una fontana con della buona acqua fresca.

    Clara continua a parlare al padre: "Heidi pensa molto alle montagne, lei viene da lì, me ne parla sempre, ci vorrebbe tornare. Non è stupida."
    "Ah, soffre di nostalgia."
    "Ma io le voglio bene. Lasciala qui!"
    "Siete molto amiche."
    "Sì, è la mia migliore amica del mondo. Non mandarla via."

    Sesemann si accorge che Heidi non è ancora tornata. Ma quanto ci mette a riempire un bicchiere? Chiama il maggiordomo:
    "Sebastiano, mi chiami la bimba."

    In quel momento, Heidi corre per le vie e vede una donna che porta un grosso cesto di vestiti, da cui è caduta una calza.
    "Signora, ha perso un calzino" dice Heidi.
    "Ah, grazie, mettimelo in tasca."
    Heidi lo fa, poi le chiede:
    "Sa mica dove si trova dell'acqua gelata?"
    "Certo, seguimi, ci vado proprio lì a lavare i panni."
    Vanno al lavatoio, che è pieno di donne che lavano le vesti. Heidi cerca di passare tra di loro facendosi forza, ma non ci riesce.
    "Una bambina? Ma che ci fai qui? Non puoi stare qui!" dice una di loro.

    e8 e9 g1


    Intanto, a casa Sesemann si sono accorti che Heidi è scomparsa. Sebastiano e Tinette escono a cercarla lungo le strade. Tinette brontola dicendo che "quella bimba scappa sempre".

    Heidi continua la sua ricerca dell'acqua fresca, e chiede a una persona:
    "Sa dov'è una fontana?"
    Gliela indica: è una fontana a muro e Heidi prende l'acqua. Ma non è buona. Continuando a camminare, all'improvviso vede una fontana grande e prende lì l'acqua: è bella fredda, molto buona. Le si avvicina un signore che le chiede se può avere un bicchier d'acqua: Heidi glielo porge e lui la beve.
    "E' ottima. Dove porti l'acqua?"
    "Al signor Sesemann."
    "Oh, non c'è l'acqua corrente in casa Sesemann?"
    "Il signor Sesemann la vuole gelata."
    L'uomo ride e le dice: "Salutami allora il signor Sesemann."
    "Sì" e Heidi riprende il cammino, tornando verso casa Sesemann, facendo attenzione a non far cadere l'acqua: quindi, per tutto il tempo, tiene gli occhi fissi sulla tazza con l'acqua, mentre la gente la osserva sorpresa. Addirittura fermano i cavalli mentre lei passa per la strada osservando il bicchiere.

    h3 h6 h7


    "Avete visto? Quella bimba è un vero guaio, chissà dove sarà finita!" esclama la Rottenmeier, mentre Sesemann e Clara aspettano preoccupati il ritorno di Sebastiano e Tinette: ma i due dicono che non l'hanno trovata.
    "La cerco io, ma dopo la mandi via" dice la Rottenmeier.

    Ma, appena sta per scendere le scale, vede all'improvviso Heidi che sale verso di lei, fissando attenta la tazza con l'acqua, senza accorgersi della Rottenmeier, che guarda la scena stupita. Heidi le passa davanti e raggiunge Sesemann, che, sorpreso, le dice:
    "Heidi, hai preso l'acqua?"
    "Sì, era nella fontana. Questa è buona."
    Sesemann la beve e si accorge che è un'acqua ottima, fresca al punto giusto.
    "Sei stata brava, l'acqua è molto fresca."
    "Un uomo mi ha detto di salutarla" dice Heidi.
    "E chi era?"
    "Non me l'ha detto, ma era alto, coi baffi bianchi e un bastone con la testa di cavallo."
    "Ma è il dottore!" esclama Clara ridendo.
    La Rottenmeier se ne va seccata.

    l1 m3 m4


    Dopo, Sesemann, Clara e Heidi giocano a carte, poi a scacchi. Sesemann fa anche dei giochi di prestigio per le bambine; poi suona il pianoforte e le bambine cantano accompagnando la musica.

    Alla sera, la Rottenmeier va da Sesemann, che le dice:
    "Ho deciso di tenere Heidi con noi: è una bambina normale. Siccome però può avere dei problemi con lei, ho chiesto a mia madre di venire ad aiutarla."
    "Ah" la Rottenmeier sobbalza leggermente. Detesta la madre di Sesemann.
    "Qualcosa non va?"
    "No, affatto."
    "Mia madre penserà a Heidi e lei a Clara, così tutto sarà a posto."
    "Va bene" risponde a malincuore la Rottenmeier.

    n3 o5 o6


    Il giorno dopo, Sesemann saluta la figlia, perchè deve partire. Ma Clara non ne è contenta.
    "Non essere triste" la consola lui "il mese prossimo starò di più con te."
    "Ma tu riparti sempre subito."
    "Ho una sorpresa per te: verrà la nonna, è già partita."
    Clara è felice della notizia:
    "Verrà la nonna?! Grazie, papà!"
    Le bambine salutano Sesemann dalla finestra, mentre parte.

    "Chi è la nonna?" chiede Heidi.
    "E' la mamma del papà. E' molto buona."
    "Anche Peter ha una nonna."
    "Lei è molto spiritosa, una volta ha nascosto la minestra a Tinette. Andiamo, il maestro ci aspetta."
    "Vengo subito."
    Heidi era incuriosita e voleva conoscere questa nonna di Clara.

    p3 q1



    COMMENTO

    Clara pettina la sua nuova bambola avuta dal papà: come si vede, ha molti ricambi e decorazioni. E' una bambola per bambine ricche, e Heidi ne ha avuta una uguale.

    c6


    Il pezzo forte dell'episodio è il cammino di Heidi attraverso le vie della città di Francoforte: essendo una bambina, neanche si rende conto di quello che sta facendo, nè dei pericoli ai quali può andare incontro. Miyazaki e gli altri autori hanno fatto un capolavoro nel rappresentare una città tedesca nella sua quotidianità dell'800.

    f5 g7 g8

    i3 i8 i9


    Heidi a Francoforte conosce non solo l'uso delle carte, ma anche degli scacchi e del pianoforte. Quando tornerà sulle montagne, per quanto quella di città sia stata un'esperienza tante volte sgradita, quello che ha imparato lì le sarà utile (imparerà anche a leggere). Non è più la stessa Heidi di prima quella che tornerà, ma una Heidi più arricchita nell'animo e nella cultura.

    n5 o1


    Il trucco del pollice staccato l'avevano fatto anche a me da piccolo. :lol:

    n6 n7

     
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    27 - LA PELLE DELL'ORSO

    h2


    Sebastiano e Tinette preparano la carrozza per la signora Sesemann, la nonna di Clara. Heidi pettina Clara, che qui non ha il suo fiocco.
    "E' severa tua nonna?" le chiede Heidi.
    "Ma no" risponde lei "E' gentile e allegra. Lei preferisce vivere in paese, non le piace stare in città. Io in città ci devo stare, perchè solo qui ci sono degli insegnanti privati. Mia nonna è l'opposto della Rottenmeier."
    "Posso chiamarla nonna, allora?"
    "Ma certo!"

    a2 a4 a8


    Heidi sente che la Rottenmeier la chiama dal suo studio:
    "Adelaide!"
    Heidi va da lei e apre la porta.
    "Misericordia, non sai nemmeno bussare?" dice lei. "Esci di lì, chiudi la porta e poi bussa."
    Heidi esegue, poi la Rottenmeier le dice:
    "Oggi verrà la signora Sesemann. Tu come ti comporterai con lei? Fai finta che io sia la signora Sesemann. Cosa dici per salutarmi?"
    "Come stai, nonna?"
    "Ma non puoi chiamarla nonna! Devi chiamarla signora! Lei è la padrona di casa, mostrale rispetto! Lei non sopporta la maleducazione, capito?"
    "Allora è come lei" commenta Heidi.
    "Non dire sciocchezze" ma poi la Rottenmeier si ferma perchè sente dei rumori: Sebastiano e Tinette stanno lavorando. Si alza e va da loro, chiedendo:
    "Cosa state facendo?"
    "Stiamo preparando per la signora Sesemann" spiega Sebastiano "A lei piace questo quadro."
    "E le piacciono le tende coi colori chiari" aggiunge Tinette.
    "La casa la amministro io. Voi non dovete cambiare niente, chiaro?"
    "Sì, signora Rottenmeier."
    "E tu, Adelaide, non chiamarla nonna."

    c2 c5


    Sta arrivando la carrozza con la signora Sesemann e tutti scendono a riceverla, mentre Heidi borbotta:
    "Non sopporto la Rottenmeier. Dunque, devo dire signora, signora, signora..."

    La signora Sesemann scende con addosso una pelliccia d'orso e la Rottenmeier quasi sviene tra le braccia di Sebastiano.
    "Oh, mi scusi" dice lei "me l'ero messa per fare una sorpresa alle bambine."
    "L'ha presa in prestito da un circo per farla svenire apposta" sussurra il conducente a Sebastiano.
    "Che ne pensa? Stupenda, vero? Chissà che faccia farà Claretta!"
    "Aspetti, Clara è debole, non bisogna spaventarla!" dice la Rottenmeier seguendola.

    d3 d4 d7


    La nonna entra nella camera di Clara e fa finta di fare l'orso, ma Clara la riconosce subito e si mette a ridere abbracciandola.
    "Ti trovo bene, Clara, mi fa molto piacere" dice lei "Dov'è la bambina svizzera? Facciamole la sorpresa anche a lei!"
    Vanno da Heidi e la nonna entra facendo finta di fare l'orso. Heidi scappa, poi ride perchè ha capito.
    "Oh, mi hai scoperta" dice lei.
    "Salve, nonna."
    "Adelaide! Ricorda cosa ti ho detto!" dice la Rottenmeier.
    "Non importa" dice la nonna.
    "Deve rispettare le regole" insiste la Rottenmeier "Ricomincia!"
    "Sì...er...come sta, signora gentile?" dice Heidi, confusa.
    "Gentile signora!" corregge la Rottenmeier, seccata.
    "Oh, dite così voi in montagna?"
    "No, noi diciamo ciao."
    "Allora va bene ciao. Se vuoi, per te sarò la nonna."
    "Certo!"
    "Come ti chiami?"
    "Mi chiamo Heidi, ma qui mi chiamano Adelaide."
    "Il suo nome vero è Adelaide" spiega la Rottenmeier.
    "E tu che nome preferisci?" chiede la nonna.
    "Mi piace Heidi."
    "Allora ti chiamerò Heidi."
    La Rottenmeier, ancora seccata, fa notare che è arrivata l'ora della lezione.
    "Ma è arrivata la nonna" protesta Clara.
    "Su, andiamo: vorrei vedere a che punto siete con gli studi" dice la nonna.

    e7 g6 g7


    Quando arriva il maestro, saluta la signora Sesemann:
    "Sarà un anno che non viene qui, signora."
    "Su, inizi la lezione" taglia corto la nonna.
    Il maestro ricomincia a far recitare ad Heidi l'alfabeto e la situazione è così noiosa che la nonna si addormenta e quasi anche la Rottenmeier.

    i1 i3 i4


    Più tardi, a cena, sono quasi le sette e sono tutte a tavola, tranne la Rottenmeier, perchè l'ora di cena stabilita da lei sono appunto le sette: quindi sono tutte in anticipo. Clara non mostra molto appetito e la nonna le dice che deve mangiare per crescere. "E coi piatti si fanno delle magie" aggiunge lei "E anche coi bicchieri. Vuoi vedere?"
    "Certo!" replica Clara, curiosa.
    Si fa portare sette bicchieri a calice, pieni d'acqua a livello decrescente: poi, in quello più pieno, mette dentro un seme che si sviluppa subito, diventando un fiore immerso sott'acqua. Clara e Heidi sono sorprese.
    "Ma questo è solo l'inizio" dice la nonna, e fa suonare bicchieri usando il cucchiaio, facendo risuonare le sette note, e Clara capisce che sta suonando "Il piccolo montanaro" di Frontini.
    "Esatto, è il piccolo montanaro. Su suonate con me: basta fare come faccio io."
    Sebastiano porta a Clara e Heidi sette bicchieri, ciascuno fatto allo stesso modo di quelli della nonna, e tutti suonano "il piccolo montanaro". Tutti ridono, quando arriva la Rottenmeier:
    "Adelaide, è un'altra delle tue trovate? Non si fa musica con le stoviglie!"
    "L'idea è stata mia" spiega la signora Sesemann e la Rottenmeier rimane spiazzata.

    i8 l9 m1


    Alla sera, Heidi e Clara, che è a letto, parlano della nonna:
    "Tua nonna è divertente" dice Heidi.
    "Sì, e tu oggi non hai pensato alle montagne."
    "Come lo sai?"
    "L'ho visto dalla tua faccia."
    "Oh!"
    "E' meglio se torni a letto, se no la Rottenmeier se ti vede ti sgrida. (la imita) Adelaide, cosa fai ancora qui? Torna subito a letto! Misericordia!"
    Heidi ride e saluta Clara.

    n6 o3


    Mentre va in camera sua, sente delle voci: sono quelle della Rottenmeier e dei due servitori, che fanno cenno al fatto che tra un pò la nonna se ne andrà. Heidi torna a letto pensierosa. Poi bussano: è la nonna, che dà un regalo a Heidi. Si tratta di un libro di fiabe
    "Ci sono anche le figure" aggiunge la nonna.
    Heidi è perplessa: purtroppo non sa leggere.
    "Davvero? Allora te la leggo io?"
    "Sì. Ma la Rottenmeier dice che tu via via, è vero?"
    "No."
    "Bene."
    La nonna legge le favole e Heidi alla fine si addormenta. La nonna se ne va lasciando il libro sul cuscino di Heidi.

    o5 p3 p8



    COSA LEGGE LA NONNA A HEIDI?

    Si tratta di un libro di fiabe dei Fratelli Grimm.

    o9


    Infatti, il titolo dice in tedesco (siamo a Francoforte): "Kinder und Hausmarchen", cioè "Fiabe del focolare", il nome tedesco delle Fiabe dei Fratelli Grimm. Per capirci, sono le fiabe di Hansel e Gretel, Rapunzel, Cappuccetto Rosso, I musicanti di Brema, Pollicino, Biancaneve, Tremotino, Cenerentola, Rosaspina (cioè "La bella addormentata nel bosco").

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    28 - GITA IN CAMPAGNA

    q1


    Heidi sta leggendo la fiaba di Pollicino nel libro che le ha regalato la nonna: senza che se ne sia resa conto, ha imparato a leggere. La Rottenmeier la chiama: è ora di lezione. Nel frattempo, la nonna vorrebbe parlare con la Rottenmeier:
    "Vorrei parlarle di Heidi."
    "Ma adesso c'è la lezione" protesta lei.
    "Vorrei parlarle anche delle lezioni."
    Intanto, Heidi legge le parole seduta accanto a Clara e il maestro, quando arriva e la sente leggere, è stupefatto e non riesce a crederci.
    "La nonna le ha insegnato a leggere" spiega Clara.
    Il maestro è senza parole:
    "Questo smentisce le nuove teorie scientifiche...ho studiato invano!" e se ne va sconvolto per parlare con la Rottenmeier.
    "Ma cos'ha?" chiede Heidi, stupita.
    "E' sorpreso che tu sappia leggere" dice Clara.

    b3 b4 b5


    Mentre la nonna e la Rottenmeier stanno prendendo il tè, arriva il maestro, dicendo loro che la bambina svizzera sa leggere. La nonna ne è felicissima, mentre la Rottenmeier è scettica:
    "Ci credo solo quando lo vedo."
    Ma deve arrendersi all'evidenza.
    "Sapevo che avrebbe imparato col libro giusto" commenta la nonna, e si complimenta con Heidi. "Ti meriti un premio. Ma sarà una sorpresa per tutte e due."
    La Rottenmeier, seccata, dice a Heidi di stare seduta: disciplina!

    c7 c8 d2


    Dopo un pò, la nonna va da Heidi e le chiede se vuole giocare con lei. Fanno la morra cinese (sasso, forbici, carta), in cui scommettono il numero gli scalini da salire, e Heidi impara subito le regole (e, in questo modo, la matematica). La Rottenmeier interviene, dicendo di fare silenzio.
    "Adelaide, nelle ore di riposo tu devi stare in camera tua!"
    "Ma la nonna..." dice Heidi.
    "La signora! Tu sei un'estranea!"
    Heidi deve ritornare nella sua camera.

    e6 e7 e8


    Apre la finestra e sale sul ciglio, dicendo alle nuvole di andare a dire al nonno che sa leggere. Sente bussare e scende subito giù. E' la nonna, e Heidi le dice:
    "La Rottenmeier mi dice che non la posso chiamare nonna e devo chiamarla signora."
    "Le parlerò. Vedi questa? E' una chiave. Una chiave segreta. Vieni con me" e vanno in biblioteca.
    Heidi è sorpresa nel vedere così tanti libri. La nonna, con la chiave, apre una porta nascosta dove ci sono molti dipinti, oggetti, armi, carillon, eccetera.
    "Da piccola venivo spesso qui."
    Heidi vede un quadro che le ricorda il nonno, Peter, le caprette, le Alpi, e inizia a piangere. La nonna se ne accorge e capisce:
    "Il quadro ti fa venire in mente le montagne, vero? Su, non piangere."
    La nonna capisce che Heidi ha bisogno di aria, di uscire, di tornare un pò a contatto con la natura. Si potrebbe fare un giro al parco fuori città.

    h8 i3 i5


    Il giorno dopo, la nonna dice a Heidi e Clara che andranno a fare un picnic nel bosco. Heidi ne è felicissima, ma Clara è perplessa.
    "Io non posso venire con voi" dice lei.
    "Di cosa hai paura, Clara? E' solo una gita."
    "L'aria potrebbe farmi male."
    "No, ti farà bene. Vedrai."
    "Va bene."
    "Facciamo una promessa tutti insieme: o si va tutti insieme o non va nessuno, va bene?"
    Tutte e due le bambine acconsentono.

    l5 l9


    Heidi corre a prendere il suo cappello, mentre la Rottenmeier protesta. Ma la nonna non ci bada e cerca il suo parasole e i guanti.
    "Le manca un pò di buonumore" commenta la nonna alla Rottenmeier.
    "Sono stata assunta come educatrice, non come burattina!" sbotta lei, andandosene via.
    "Fare il burattino le farebbe bene" commenta la nonna.
    "I miei nervi!" esclama la Rottenmeier nella sua stanza, seduta alla scrivania.

    n3


    La nonna e le due bambine partono con Sebastiano e il cocchiere. Heidi, per la prima volta, vede bene la città, e anche Clara. Raggiungono il parco, dove vedono i corvi e i picchi. Heidi corre per il prato e porta con sé Clara in carrozzella. Intanto, la nonna e gli altri preparano il picnic. Heidi raccoglie i fiori e li mostra a Clara: vedono una coccinella e gli uccelli che volano: Clara è felice.

    n9 o2 p5



    LE LETTURE DI HEIDI

    Mentre il professore vede stupito Heidi che legge, qui vediamo cosa sta leggendo in quel momento: la fiaba di Pollicino di Perrault, con l'immagine di Pollicino che si nasconde nell'orecchio di un cavallo. Il linguaggio del testo ovviamente è il tedesco: siamo a Francoforte, in Germania, e Heidi, anzi Adelheid, Adelaide, come sarebbe il suo nome originale completo, legge e conosce il tedesco. Tra l'altro, il nome originale tedesco di Clara è Klara.

    a2



    LE VASTE PROFONDITA' DI CASA SESEMANN

    Ma quanto è grande questo "magazzino segreto" che si trova nella stanza nascosta dietro la biblioteca? :huh: In pratica è un museo. C'è di tutto: armi, alabarde, armature, quadri, statue. Come stanzetta segreta sarà grande non dico come i Musei Vaticani, ma quasi.

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    29 - POMERIGGIO NEL BOSCO

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    Heidi e Clara sono nel prato del bosco di Francoforte: vedono una farfalla e Heidi cerca di prenderla per farla vedere a Clara. Due bambini su un ramo ridono perchè vedono della gente di città. Gareggiano con Heidi per prendere la farfalla. Clara è turbata, perchè vede Heidi e gli altri che corrono per prendere la farfalla, mentre lei deve restare sulla carrozzella.
    "Siete molto ricchi" dice un bambino a Heidi, indicando la carrozza.
    "Quella è la carrozza del papà di Clara" spiega Heidi.
    "E dov'è questa Clara?"
    "E' lì."
    "E perchè sta seduta?"
    "Perchè non può camminare".
    Clara è contrariata e imbronciata.
    "L'abbiamo presa!" dicono i bambini, una volta catturata la farfalla, poi uno di loro dice:
    "Andiamo, Klaus!" e se ne vanno.
    Heidi porta la farfalla a Clara, ma la bambina non la vuole più vedere.
    "Ero su questa stupida sedia e tu mi hai dimenticata" accusa lei "Potevi venire un pò più vicino, visto che non potevo venire da voi" e piange.
    "Ma Clara, io ti volevo solo prendere la farfalla" dice Heidi, preoccupata.

    a4 a5 a8


    Clara poi si riprende e dice a Heidi:
    "Scusa, è ingiusto quello che ti ho detto."
    "Ti porto dalla nonna" dice Heidi.
    La nonna sta arrivando con una collana di fiori: si accorge però che Clara è triste.
    "Rimanda Heidi in montagna" dice lei "Non voglio più vederla."
    "Non capisco" dice la nonna.
    "Prendevamo la farfalla, l'abbiamo lasciata sola" dice Heidi.
    "Su, non è successo niente" dice la nonna.
    "Voglio tornare a casa" esclama Clara. Heidi preferirebbe restare, ma va a chiamare la carrozza.
    "Siamo appena arrivate. Volete tornare a fare i compiti con la Rottenmeier?" dice la nonna a Clara, rimproverandola "Heidi ti è rimasta indifferente?"
    Clara è pensierosa, poi esclama a Heidi "Aspetta, torna qui, lascia stare, voglio rimanere."
    Heidi ritorna.
    "Clara è pentita. Erano solo sciocchezze" spiega la nonna e, rivolta a Clara, le dice: "Di' qualcosa di carino a Heidi, lei ti vuole bene" e le mette la ghirlanda di fiori.

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    Una farfalla si appoggia su uno dei fiori.
    "Sembra un fiocco" dice Clara, contenta.
    Fanno il picnic. Heidi vede uno scoiattolo e porta Clara nel bosco per farglielo vedere. Ad un certo punto, la nonna le cerca: Clara dice a Heidi di nascondersi tutte e due, e mentre vanno vedono un laghetto. Si nascondono per fare uno scherzo alla nonna, ma lei le vede e fa finta di disperarsi dicendo:
    "Non me la perdonerò mai di averle lasciate andare, poverette, chissà dove sono?"
    Le due bambine si preoccupano e saltano subito fuori per tranquillizzarla: la nonna dice loro che stava facendo finta.

    c5 c7 d4


    All'improvviso vedono un battello sul laghetto e vi salgono sopra, mentre Giovanni, il carrettiere, li segue a terra con Sebastiano a bordo della carrozza. Dal battello vedono le mucche e anche delle capre.
    "Assomigliano alle tue?" chiede Clara.
    "Certo" risponde Heidi "Possiamo scendere a vederle?"
    "Certo" risponde la nonna. Scendono e Heidi insegue la capra.
    "Non far correre le mie capre, se no si stancano" dice la contadina che le custodisce.
    "Posso avere del latte di capra?" chiede Heidi, e la nonna paga la contadina, che inizia a mungere.
    "Posso mungerla io?" chiede Heidi.
    La contadina, scettica, le risponde: "Non sei capace."
    "Invece sì" risponde lei.
    Prende uno sgabello e inizia a mungere.
    "Perbacco, sei brava!"
    La capra bela e Clara sobbalza. Poi prendono il tè coi dolci e col latte di capra.
    "Oggi hai mangiato più di Heidi" commenta la nonna a Clara.
    Al tramonto, tornano a casa in carrozza e Heidi e Clara cantano.

    e8 f2 g7


    "Siete tornate più tardi del previsto" osserva la Rottenmeier quando arrivano. Clara e Heidi dormono sulla carrozza.
    "Clara si è affaticata" aggiunge la Rottenmeier.
    "Ma no, non si preoccupi" la tranquillizza la nonna.
    Ma Sebastiano nota che Clara ha la fronte calda: ha la febbre. La portano subito dentro, mentre Heidi si sveglia.
    "Scendi" dice Giovanni, il conducente "Devo andare subito dal dottore, la signorina Clara si è ammalata!"
    "Clara si è ammalata?" chiede lei preoccupata.
    Mentre Clara è a letto, la Rottenmeier si sfoga:
    "La mia opinione viene sempre ignorata. Clara è malata e delicata, è stata un'idea sbagliata. Questa Heidi vi ha stregato tutti!"
    "Basta, signora Rottenmeier, ne parliamo più tardi" taglia corto la nonna.
    "Scusa, Clara, è colpa mia" pensa Heidi "Ti avevo lasciata sola mentre cercavo la farfalla. L'ho fatta ammalare io."
    Arriva il dottore, che ha sentito le preoccupazioni di Heidi.
    "Su, non credo proprio che sia colpa tua. Vedo quello che posso fare" dice lui.
    La nonna consola Heidi: "Ha solo un pò di febbre."
    "Posso fare qualcosa per Clara?"
    "Lo sta già facendo il dottore, vedrai."
    "Posso stare tranquilla?"
    "Certo."

    g9 h6 h7


    Il dottore esce e dice che la febbre scenderà. Clara vuole parlare con Heidi da sola, e senza la Rottenmeier.
    "Va bene" dice lei seccata "Si vede che qui si è persa la buona educazione."
    Clara dice a Heidi:
    "Sono stata cattiva con te. Mi spiace molto. Non pensavo quelle cose. Resta con me."
    "Certo, torneremo nel bosco quando guarirai."
    "Ci andremo tutti i giorni."
    Da allora Clara e Heidi diventano vere amiche. Clara però non guarisce subito.

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    30 - UN RAGGIO DI SOLE

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    Heidi e la nonna usano i pupazzi davanti al letto di Clara, ancora convalescente, per recitare Cappuccetto Rosso. Vorrebbero fare poi la Bella Addormentata o Biancaneve, e per fare questo Heidi cambia il vestito al lupo. Ma per sbaglio lega il vestito alla tovaglia. Va da Clara col pupazzo del lupo col vestito modificato per interpretare (?) la Bella Addormentata o Biancaneve (perchè Heidi pensa che basti cambiare il vestito e non la faccia). All'improvviso compare la Rottenmeier, che si spaventa a vedere il pupazzo.
    "Mi scusi" dice Heidi "non la volevo spaventare."
    "E' nauseante. Cosa ci fai con quel topo?"
    "E' un lupo. L'ha comperato la nonna."
    "Cosa ci fa qui? Niente animali qui dentro, nemmeno finti! Dammelo!"
    La Rottenmeier strappa il pupazzo dalla mano di Heidi, ma la nonna glielo prende e osserva:
    "E' molto bello. Mostriamolo a Clara" dice a Heidi.
    "Ma lei deve riposare" protesta la Rottenmeier.
    Però vanno lì.
    "Ma non doveva somigliare a Biancaneve?" chiede Clara, guardando il lupo.
    "Ci ho provato" dice Heidi.
    "E' l'ora della medicina" dice la nonna, che prepara un cucchiaio "Forza" aggiunge porgendo il cucchiaio a Clara.
    "Ma l'ho già presa stamattina" protesta lei "Non mi piace, è cattiva!"
    "Su, non fare la sciocca" dice la nonna.
    "Forse il dottore può fare una medicina dolce. Posso andare a chiederglielo?" dice Heidi.
    "Va bene, vai con Giovanni il cocchiere" risponde la nonna, e Heidi parte.
    "Hai visto com'è brava lei? Su falle un favore, prendi la medicina, così guarirai presto" osserva la nonna, e Clara prende la medicina.
    "Non è buono" protesta lei.
    "Ma ti fa bene" conclude la nonna.

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    Intanto, Heidi va dal dottore, in carrozza, col cocchiere. Entra nello studio: vede uno scheletro e si spaventa.
    "Oh, la bambina svizzera" dice il dottore "Sei malata?"
    "Credo quasi di sì, adesso" risponde lei.
    "Oh, ti sei spaventata? Stà tranquilla, è solo uno scheletro finto che mi serve per le cure. Sei qui per Clara, vero? Adesso ti preparo la medicina per lei."
    "Non se ne può fare una più dolce, dottore?"
    "No, dev'essere fatta così. Deve guarire pian piano da sola. Non sono un mago. Ecco, deve prendere solo qualche goccia. Prendere troppe medicine è pericoloso."
    "Va bene, lo dirò a Clara."
    "Lo so. Lei è sempre in casa. Sole e aria buona le farebbero bene."
    "Sì, avrebbe bisogno di sole. Come si fa a prendere un raggio di sole?"
    "Ah, non lo so."

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    Heidi sale sulla carrozza e dice al postiglione:
    "Portiamo a casa il sole."
    "Eh?"
    "Sì, se mi porti nel bosco di ieri, a prendere il sole ci penso io."
    "Ma che stai dicendo?"
    "Si fidi, faremo in fretta!"
    "Boh, andiamo."
    Vanno nel bosco e Heidi raccoglie i fiori.
    "Fai in fretta, se no la Rottenmeier si arrabbia" osserva Giovanni, il postiglione. Arrivano i due ragazzi che Heidi e Clara avevano incontrato prima al bosco.
    "Ehi, c'è la ragazza di prima. Dov'è la tua amica in carrozzella?"
    "Clara è malata, le sto raccogliendo dei fiori" risponde lei.
    "Ce ne sono di più belli, ti portiamo lì: se corriamo facciamo prima."
    Heidi li segue e vede un ruscello con molti fiori, ancora più profumati e colorati. Li raccoglie e incontra delle donne che lavano i panni; inoltre, c'è un cesto abbandonato e mezzo immerso nel fiume, dove si riflettono i raggi del sole.
    "Posso prendere questo cesto?" chiede Heidi.
    "Certo, non è di nessuno" rispondono.
    Heidi lo prende e ci mette dentro i fiori, mentre i ragazzi ci mettono dentro le farfalle. I ragazzi aiutano Heidi a portare il cesto fin sulla carrozza.
    "Salutaci Clara" le dicono.

    f8 g5 g6


    Tornano a casa Sesemann, dove Sebastiano e Tinette aspettano Heidi, mentre la Rottenmeier è arrabbiata. Heidi chiede a Giovanni e Sebastiano di aiutarla a portare su la cesta.
    "Cosa c'è lì?" chiede la Rottenmeier, sospettosa.
    "E' una sorpresa per Clara" dice Heidi.
    "E cosa sarebbe?"
    "E' un segreto" risponde lei.
    "Conosco i tuoi segreti! Gatti e altre cose del genere! Portatelo via!"
    "In questo cesto c'è il sole" insiste Heidi "Il sole farà bene a Clara!"
    "Che stai dicendo?"
    Ma la nonna interviene e dice di portare il cesto nella camera di Clara. Heidi lo apre: tutte le farfalle escono e dentro ci sono un mucchio di fori profumati. Heidi apre la finestra e le farfalle volano via. Tutti applaudono.
    "E' stato bellissimo, non me lo dimenticherò mai" dice Clara sorridendo.
    "Ti ho portato anche i fiori" le fa vedere Heidi "Li ho presi in quel bosco."
    "Mi piacerebbe tornarci" commenta Clara.
    "Prima devi guarire" dice la nonna.

    h4 i1 i6


    Pochi giorni dopo, Heidi porta fuori Clara nel cortile di casa Sesemann. Ormai è guarita.
    "Diventerà sempre più forte" commenta il dottore, osservando la scena dalla finestra.
    "Ora posso tornare a casa" aggiunge la nonna, accanto a lui.
    "E le bambine?"
    "Non ho avuto ancora il coraggio di dirglielo."
    "Clara ha bisogno di lei, perchè non resta qui?" chiede il dottore.
    Ma la nonna non risponde.

    l7 l9



    NOTE

    Il bilancino del dottore. I dettagli sono notevoli: i bilancini di una volta erano fatti proprio così. Notate anche i piccoli pesi misurati a destra.

    e3


    Heidi saluta le farfalle che volano via dalla finestra: bene. Il problema è che lei lo fa coi piedi sulla finestra. Al secondo o terzo piano. Poteva spatafasciarsi sul marciapiede. Ma nè Clara, nè la nonna dicono niente. :huh:

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    Oltre alle farfalle, il cesto conteneva un mucchio di fiori profumati.

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    31 - UN SALUTO DALLA CARROZZA

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    Heidi gioca ancora a morra cinese con la nonna, imparando a contare i gradini delle scale.
    "Perchè non mi avevate detto che stavate giocando a morra?" chiede Clara, avvicinandosi con l'aiuto di Sebastiano.
    Sebastiano fa le parti di Clara e sale o scende le scale al suo posto, mentre anche lei gioca a morra con la nonna.
    "Cos'è questo rumore?" chiede la Rottenmeier "Signorina Clara, non dovrebbe fare il riposino? Montanara, l'hai svegliata tu!"
    "Sono stata io" si intromette la nonna "Sto insegnando loro la matematica."
    "Ma le sembra il modo di insegnarglielo?" chiede l'altra, esasperata.
    "Giocando si impara."
    "D'accordo, rovini pure le bambine, ma non sarà per molto!" e la Rottenmeier se ne va.
    "Cosa intendeva dire?" chiede Clara, sospettosa e un pò spaventata.
    "Niente, è fuori di sè" la tranquillizza la nonna.

    Ma Clara è tutt'altro che tranquilla e chiede a Sebastiano: il maggiordomo è costretto a confermare.
    "Temo che vostra nonna tra un pò tornerà a casa" dice.
    Le due bambine sono tristi. Heidi gioca ai pupazzi con Clara.
    "Ma dille che questa è casa sua!" suggerisce Heidi.
    "Gliel'ho detto mille volte. E' sempre così" risponde triste Clara.

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    Heidi va dalla nonna per verificare, e vede che sta facendo le valigie.
    "Allora è vero" dice Heidi sconvolta.
    "Hai litigato con Clara?" chiede la nonna.
    "No."
    "Ti ho trovato questa stoffa per le bambole."
    Heidi piange e la nonna la abbraccia.
    "Ogni visita deve finire."
    "No, se tu non vuoi."
    "Anch'io mi sono divertita" dice la nonna"
    "Allora rimani."
    "Non si può. Non vuol dire che non ci rivedremo. Appena torno a casa vi scriverò, ci rivedremo."
    "E quando tornerai?"
    "Verrò quando saprai leggere da sola il libro che ti ho dato."

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    Da allora Heidi legge il libro con attenzione, e Clara osserva:
    "E' la storia del Principe ranocchio."
    "Eh? Pensavo fosse la bella addormentata."
    "Ma perchè lo ripeti a memoria?"
    "La nonna ha detto che se conosco tutto il libro, tornerà."
    "Ma così non lo leggerai."
    "L'importante è che torni, devo memorizzarla."

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    A cena, la nonna fa nuovamente suonare i bicchieri, ma Heidi e Clara sono tristi.
    "Non mi rendete le cose difficili, non posso fare altrimenti" osserva la nonna.
    Il giorno dopo, vanno a fare un giro in carrozza. Vedono una persona che pesca al fiume, e quella dà loro il pesce preso. Heidi e Clara giocano al parco e prendono qualcosa al bar. Vedono i soldati che passano. Poi sentono le campane a festa: è un matrimonio e seguono gli sposi.
    "Da noi in montagna il matrimonio è diverso" osserva Heidi.
    "Torniamo a casa a giocare al matrimonio" suggerisce Clara.

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    Una volta tornati, Clara ha il vestito da sposa e Heidi mette il velo sopra la testa di Clara.
    "Peccato che non possa diventare una sposa" dice Clara.
    "Perchè?"
    "Non lo vedi, Heidi? Sono in carrozzella!"
    "Prima o poi guarirai."
    "Grazie, speriamo."

    La nonna invita degli ospiti che cantano la marcia nuziale: tutti applaudono all'entrata di Clara. I musicisti iniziano le danze e la nonna danza con uno travestito da orso. Anche Sebastiano e Tinette ballano. Arriva anche il ragazzo dell'organetto. La Rottenmeier è furiosa.
    "Temo che sia arrivato il momento, Giovanni" dice la nonna, e si allontana in silenzio.

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    Heidi e Clara ballano, ma Heidi si accorge che manca la nonna e corre lungo le scale: vede la carrozza e la insegue.
    "Nonna!" grida.
    Lei risponde allontanandosi:
    "Torna a casa e dì a Clara che mi dispiace."
    "Allora torna presto, ti prego!"
    "Addio piccola, a presto."
    Heidi torna a casa Sesemann, piangendo. E vede che non c'è più nessuno: ci sono solo dei coriandoli sparsi dappertutto e Tinette che sta iniziando a pulire. La cameriera sospira:
    "E' stata una bella festa."
    "E gli ospiti?" chiede Heidi.
    "La Rottenmeier li ha mandati via. Almeno le è scoppiato sotto un mortaretto. Non dovrei dirlo, ma se lo meritava. Si è comportata davvero male."

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    Heidi va da Clara, che piange.
    "La nonna fa così ogni volta."
    Alla sera sono a cena, molto tristi. Heidi colpisce il bicchiere con un cucchiaio e le stoviglie, come faceva la nonna, e così anche Clara. Arriva la Rottenmeier e si fermano:
    "Basta con queste stupidaggini. Spero che non abbiate dimenticato l'educazione. E' stato divertente, ma ora bisogna essere educati. Adelaide, stai dritta. E non fare dei rumori."
    A Heidi cade un cucchiaio e si china per raccoglierlo, e la Rottenmeier dice stizzita:
    "Ma c'è la servitù per questo, non devi chinarti! Sebastiano!"

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    COMMENTI

    In questa storia vediamo uno dei rari cambiamenti dei vestiti di Clara, che porta sempre lo steso abito blu: stavolta ha addirittura un abito da sposa. Il comportamento della nonna non è stato onesto: fuggire via con l'inganno è stato un atto di vigliaccheria. La Rottenmeier si mostra qui come un personaggio molto cupo: il suo disprezzo per le feste raggiunge livelli addirittura patologici. Anzi, è la prima volta che viene apertamente criticata da Tinette.

    LA STORIA DEL PRINCIPE RANOCCHIO

    Heidi legge sul suo libro delle fiabe dei fratelli Grimm ("Racconti del focolare", "Kinder und Hausmärchen" nell'originale, cioè "Fiabe per bambini e famiglie") la storia del Principe Ranocchio, con tanto di immagine. Ovviamente le scritte sono in tedesco.

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    FRANCOFORTE

    Nel giro a Francoforte, si vede il fiume Meno e mangiano i tipici dolci tedeschi. I soldati tedeschi sono quelli dell'esercito del cancelliere Bismarck (siamo nell'800).

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    TINETTE

    Per la prima volta si vede Tinette che balla con Sebastiano e batte addirittura il tamburello, con sua evidente soddisfazione: infatti è la prima - e unica - volta che vediamo Tinette sorridere.

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    IL RAGAZZO DELL'ORGANETTO

    Torna anche il ragazzo dell'organetto degli episodi 22, 23 e 24.

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