MODESTY BLAISE

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    DOSSIER MODESTY BLAISE, LA PRINCIPESSA

    PRESENTAZIONE

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    L'indimenticabile Modesty Blaise di Holdaway


    Tutto cominciò ovviamente con James Bond, e per questo Modesty Blaise è stata vista spesso come la "versione femminile di 007": un'idea sbagliata, visto che Modesty è un personaggio completamente diverso: è molto più complesso e profondo di Bond. 007 è solo lo stereotipo dell'"agente segreto perfetto": una maschera, più che una persona. Però è vero che James Bond fu comunque il personaggio che fece nascere Modesty Blaise. Ma cominciamo dall'inizio.

    Negli anni '60, i fumetti di James Bond erano pubblicati sul Daily Express, un famoso giornale di Londra. Ma nel 1962 la pubblicazione fu interrotta, perchè Ian Fleming, l'autore di 007, aveva autorizzato un altro giornale a pubblicare i fumetti di James Bond, proprio nel momento in cui era uscito il primo film di 007, "Licenza di uccidere" con Sean Connery e Ursula Andress. Cosa fare? A quei tempi, grazie al film, i fumetti di Bond erano seguitissimi. Bisognava trovare una soluzione.

    Bill Aitken, il redattore del Daily Express, pensò di realizzare un valido sostituito di 007: per non farlo sembrare un plagio, il nuovo personaggio avrebbe dovuto essere una donna, ladra e assassina, più cinica di Bond. Commissionò il lavoro a Peter O’Donnell, che aveva già fatto un adattamento a fumetti di un romanzo di James Bond "Dr. No" (casualmente era la stessa storia che fu poi trasposta proprio nel film "Licenza di uccidere"). O'Donnell si stava occupando della sceneggiatura di Garth e Romeo Brown, due fumetti piuttosto popolari: quest'ultimo, in particolare, era disegnato da Jim Holdaway, che sarà l'artista di Modesty Blaise, scelto personalmente da O'Donnell, che lo ammirava molto. La sua abilità su Romeo Brown nel disegnare delle donne molto belle e creare un contesto elegante lo rese adattissimo per la realizzazione di Modesty Blaise. Oltre ai fumetti, O'Donnell fece anche delle sceneggiature di film, serie televisive e opere teatrali; scrisse anche un ciclo di romanzi storici con lo pseudonimo di "Madeleine Brent".

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    Peter O' Donnell, il creatore di Modesty Blaise


    Dopo aver visionato le prime tavole contenenti le vignette dell'origine di Modesty Blaise, di O'Donnell e Holdaway (alcune di esse saranno descritte qui sotto), il Daily Express rifiutò il lavoro, ritenendo che le caratteristiche del personaggio e delle storie fossero inadeguate per i lettori. Allora O'Donnell riscrisse l'introduzione, senza più scendere nei particolari riguardo al passato di Modesty, e ripresentò il lavoro, sempre coi disegni di Holdaway, al London Evening Standard, un giornale serale, quindi con meno vincoli di pubblicazione, che accettò il lavoro. Da lunedì 13 Maggio 1963, Modesty Blaise fu pubblicata quotidianamente per 95 storie nell'arco di 38 anni, poi tradotte in 16 lingue. Un successo inaspettato.

    O'DONNELL INCONTRA MODESTY BLAISE

    In un'intervista, O'Donnell racconta come conobbe la “vera” Modesty Blaise: durante la guerra, lui era sergente di una stazione radio, col compito di segnalare i movimenti dell'esercito tedesco in una zona desertica, al confine tra Iran e Irak. Un giorno, mentre era vicino ad un ruscello insieme ad alcuni commilitoni, apparve sulla riva, dall'altra parte del torrente, venuta da chissà dove, una bambina, sola, con lo sguardo da bestia braccata. Aveva le sue cose raccolte in una coperta legata sulla testa, ed era armata di un bastone con un chiodo legato ad esso col fil di ferro. O'Donnell le offrì il suo cibo: pensò che fosse una rifugiata che si era nascosta da qualche parte nei Balcani, ed era stata da sola per molto tempo. Dopo essersi avvicinata al cibo con cautela, lo mangiò e lavò gli utensili nel ruscello, usando la sabbia per setacciarli. Rimase lì per qualche secondo e poi ci diede un sorriso tale che avrebbe potuto illuminare un villaggio. Disse qualcosa che O'Donnell non capì e si allontanò verso il deserto: camminava regalmente, come una piccola principessa. Quella bambina sconosciuta le rimase impressa e fu il modello base per la futura Modesty Blaise, la "principessa".

    LA STORIA

    Modesty Blaise non ha nome, nè patria, né famiglia. Il suo vero nome, nemmeno lei lo sa. Occhi e capelli neri, con tratti somatici eurasiatici, età sui 25-28 anni, ha un passato da romanzo. Da bambina era fuggita dal campo profughi di Kalyros, in Grecia, e vagò nel Medio Oriente, cercando di sopravvivere armata di bastoni con chiodi.

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    La fuga della giovanissima Modesty dal campo profughi


    Un giorno la giovane Modesty (che non aveva ancora un nome) salvò il professor Loeb, un anziano professore ebreo-ungherese, da alcuni aggressori: anche lui era stato un profugo come Modesty ed era fuggito, come lei. Il vecchio e la bambina da allora viaggiarono insieme: lei gli procurava cibo e lui, grazie alla sua cultura, le fece da maestro. Le insegnò a leggere e a scrivere, le diede le conoscenze culturali di base e, giorno dopo giorno, le comunicò la sua vasta cultura. Loeb conosceva anche molte lingue, e la bambina ne imparò diverse. Visto che non aveva un nome, Loeb la chiamò ironicamente Modesty, "modestia", che contrastava col suo carattere immodesto (O'Donnell scelse questo nome al personaggio proprio per questo motivo: in questo modo, ha dato a Modesty una sorta di autoironia che la caratterizza). Lei, a sua volta, scelse il cognome Blaise, dal nome del maestro di magia che insegnò a Merlino (O' Donnell prese il nome leggendo "Quell'orribile forza" di Lewis, che parlava di Merlino e del suo maestro, pur in un contesto di fantascienza. Gli piaceva il nome "Blaise" per la sua brevità e per il suo tono fiero).

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    Modesty salva il professor Loeb


    Mentre attraversarono il deserto, il vecchio morì e Modesty, che ormai era diventata una snella ed energica ragazza adolescente, lo seppellì e lo pianse. Poi arrivò a Tangeri (Marocco) e trovò lavoro in una sala da gioco che apparteneva all’organizzazione criminale comandata da Henri Louche. Modesty partecipò ad alcune operazioni, tanto da conquistarsi la stima degli uomini dell'organizzazione e, alla morte violenta di Louche, Modesty diventò il capo della sua organizzazione, espandendola: la chiamò La Rete (Network) e si fece un nome nel sottobosco criminale.

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    L'inizio della carriera criminale di Modesty


    L’organizzazione di Modesty agiva in tutti i campi del crimine internazionale, eccetto quelli che portavano al degrado delle persone, come la droga e prostituzione: lei non solo rifiutò queste attività, ma le combattè attivamente insieme alla polizia locale. Fece la conoscenza di Willie Garvin, un ex-militare di origini inglesi, esperto del lancio di coltelli e dotato di una grande abilità organizzativa e di combattimento. In breve tempo, Willie diventò il suo fidato braccio destro: sarà l’unico al mondo a poterla chiamare “Principessa”. Gli uomini della Rete, invece, la chiamavano rispettosamente Mam’selle ("signora", in francese).

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    Modesty e Willie: la simbiosi perfetta


    Successivamente, dopo aver accumulato un capitale di più di mezzo milione di sterline (attualmente sarebbero più di dieci miliardi di lire), Modesty sciolse la Rete e si ritirò a vita privata a Londra, insieme al suo braccio destro Willie Garvin. Contrasse un matrimonio con un certo James Turner, un barbone alcolizzato all'ultimo stadio che morì poco dopo, per ottenere la cittadinanza britannica.

    Ora Modesty vive in un lussuoso attico nel cuore di Londra, mentre Willie gestisce un pub a trenta chilometri da lì, in mezzo al bosco e davanti a un fiume. Dopo uno o due anni di vita tranquilla, ricca e raffinata, ma monotona, Modesty non è pienamente soddisfatta della sua situazione. Sente che le manca qualcosa. Da qui in avanti inizia il fumetto di Modesty, col primo episodio "Anonima assassini", in cui, una sera, Sir Gerald Tarrant, un elemento importante dei servizi segreti, si presenta a casa di Modesty, dicendole che una persona come lei potrebbe esserle utile. Modesty le replica che non ha intenzione di essere al servizio di nessuno. Ma Sir Gerald le rivela che il matrimonio che lei aveva fatto con Turner era nullo, perchè quell'uomo era già sposato. Le mostra il documento originale che certifica questo primo matrimonio: con questo foglio, lui può invalidare il matrimonio di Modesty, che così ritornerà ad essere apolide e quindi scacciata dal governo inglese come indesiderabile, visto il suo passato poco pulito. Inaspettatamente, Sir Gerald brucia il foglio davanti a Modesty, sorprendendo tutti (nella versione del romanzo, che sarà realizzato anni dopo, Sir Gerald regala il documento a Modesty invece di bruciarlo: ma il senso è lo stesso).

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    Il primo incontro tra Modesty e Gerald Tarrant; disegni di Holdaway


    Modesty non può fare a meno di essergli riconoscente: il suo senso morale le impone di ripagare sempre i debiti. Ammirata dall'abilità di Sir Gerald, accetta la sua proposta di un incarico pericoloso per sventare un'organizzazione criminale, "La Machine". Ma il motivo non è solo la riconoscenza: come ho detto prima, Modesty si sentiva svuotata e fuori posto, durante il suo periodo di donna ricca, dopo un'intera vita passata nel pericolo del mondo criminale, per il quale sente una strana e assurda mancanza. Pure Willie è nella stessa situazione, e i due ritornano in attività nel mondo criminale che conoscono bene, ma dall'altra parte della barricata. Alla fine dell'ep1, Modesty ammette che l'idea di ritirarsi era un inganno a se stessa e chiede a sir Gerald: “Lei lo sapeva quando è venuto da me, vero?” “Sì" risponde lui "e l'ho fatto perché era necessario per me. Ma mi detesto un po' per averne approfittato.”

    CURIOSITA': LA DIVISA DI MODESTY

    Per le sue missioni, Modesty spesso si mette una tuta nera aderente per nascondersi meglio nel buio. Sembra che l'idea sia venuta a O'Donnell osservando i telefilm degli "Avengers" (in Italia "Agente speciale"), in cui si vedeva la veste nera dell'agente segreto Emma Peel.

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    Il costume di Modesty ha fatto scuola: prima con la Vedova Nera, il supereroe della Marvel che è anche un agente segreto.

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    E non poteva certo mancare Fujiko Mine della banda di Lupin.

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    Edited by joe 7 - 5/7/2019, 17:21
     
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    IL MODO DI PENSARE DI MODESTY

    Nella sua azione, in cui brucia il foglio che avrebbe potuto incastrare Modesty, sir Gerald Tarrant dei servizi segreti londinesi ha dimostrato di capire una cosa di base di Modesty Blaise: è una persona che paga sempre i suoi debiti di riconoscenza.

    Inoltre, a differenza di James Bond, accetta solo gli incarichi che approva. Per esempio, nell'ep2 "Il grande incitamento", Modesty decide di non riportare in Inghilterra Kossuth, lo scienziato rapito, perchè i comunisti avevano in ostaggio la figlia di Kossuth a Mosca. Quindi lei stordisce Willie e lascia andare Kossuth: Willie non si sarebbe opposto, ma Modesty non vuole condividere con lui la responsabilità della sua decisione. Rientrata a Londra, Modesty spiega a Sir Gerald di aver considerato tutti i punti di vista: quello dell'Occidente, quello del Regno Unito, quello del Servizio Segreto, confrontati con quello di una bambina che vuole rivedere il padre, e di avere scelto il punto di vista che conosce meglio. A Sir Gerald non resta che fare buon viso a cattivo gioco: in ogni caso, Kossuth fu ucciso dai Russi prima di raggiungere la figlia. E' stato uno dei rari fallimenti di Modesty, ma questo sottolinea il fatto che per Modesty non c'è l'obbedienza assoluta, ma solo il fare quello che a lei sembra giusto. Una cosa simile sarebbe impensabile in James Bond. Infatti Modesty non è pagata, non riceve ordini, agisce in modo indipendente.

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    Per Modesty l'affetto e il cuore conta prima della missione


    Il passato è il fantasma che accompagna Modesty nelle sue avventure, che emerge dai dialoghi e dai flashback. La donna si aggira con disinvoltura nei bassifondi di Marsiglia, Beirut, Hong Kong, tra grattacieli ultra-moderni e miseri villaggi, dove incontra ricettatori, pirati, trafficanti, spie e altri amici e nemici dei vecchi tempi. Modesty non è mai passata dalla parte della legge, ma è sempre rimasta fedele al codice di comportamento che si è data da sola. A differenza dell'agente 007, Modesty non vuole salvare il mondo, ma solo aiutare i suoi amici e (come tiene a precisare) non si fa firmare cambiali. Cioè, non viene pagata.

    Inoltre, James Bond non esiste al di fuori delle sue missioni, mentre Modesty ha i suoi hobby, gli amici che non c'entrano con la sua attività segreta, ama frequentare le fiere di paese, legge libri, va a teatro, ride e scherza.

    Un'altra caratteristica di Modesty è anche il suo odio verso gli spacciatori di droga e prostituzione, o verso chi le ha ucciso un amico: nell'ep5 uccide spietatamente in duello Mister Sun, il capo di un cartello orientale della droga, invece di arrestarlo e portarlo in prigione. Avere Modesty - cioè una persona intelligente, abile e spietata, con molti aiuti e collegamenti - come nemica è molto pericoloso. Infatti tutti i nemici di Modesty finiscono sempre male.

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    La spietatezza di Modesty.


    Per questo, Modesty è sconvolta quando scopre che Weng, un ragazzo vietnamita che lei ha adottato e salvato dalla povertà, e che è quasi un figlio per lei, si è prestato per motivi personali a trasportare della droga. Modesty in quel momento è così furiosa che non riesce nemmeno a dirgli qualcosa e prega Willie di agire al suo posto: ”Parlagli tu, io non ci riesco.” Willie - come se fosse il marito e il padre di Weng - trova le parole giuste e Weng non solo promette di non farlo mai più, ma diventa anche il maggiordomo di casa di Modesty Blaise.

    WILLIE GARVIN E IL SUO STRANO RAPPORTO CON MODESTY

    Willie Garvin è sempre al fianco di Modesty Blaise. Sempre.

    Non c'è un'avventura dove lui non ci sia. Per le sue fattezze, O'Donnell disse a Holdaway di prendere come esempio l'attore inglese Michael Caine, famoso anche per le sue parti di spia ombrosa e silenziosa, in antitesi con lo stile di James Bond.

    Michael-Caine


    La natura del rapporto tra Modesty e Willie suscita invariabilmente la curiosità di tutti i personaggi che incontrano (e anche quella dei lettori). Modesty era già a capo dell'organizzazione criminale "La Rete" quando un giorno lo incontrò mentre era un ex legionario che si esibiva in un incontro di lotta thai a Saigon. Il quel momento, Willie era un relitto alla deriva: fu arrestato poco dopo. Modesty gli pagò la cauzione e gli affidò un incarico per la Rete. Willie dimostrò le sue capacità e in poco tempo diventò non solo il braccio destro, ma addirittura l'alter ego di Modesty. Willie, quando la vide per la prima volta, credette di vedere in quella donna elegante e sofisticata una principessa, e “principessa” la chiamerà sempre, anche quando scoprirà che lei era partita da più in basso di lui. E Willie sarà il solo tra tutti a chiamarla così.

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    I due affrontano insieme ogni impresa e decidono insieme lo scioglimento della Rete; Willie apre il pub “Il mulino” sul Tamigi dove sostituisce il coltello con le freccette e Modesty vive la vita mondana a Londra. Willie è anche il primo a cui Modesty riferisce la visita di sir Gerald nell'ep1 e insieme decidono il rientro. Modesty e Willie spesso passano le notti a studiare il piano d'azione per il giorno dopo; si allenano insieme nella palestra attigua al pub, si curano a vicenda le ferite, si confidano le paure e le speranze (solo con Willie Modesty piange quando deve allentare la tensione), si prendono scherzosamente in giro per i rispettivi difetti, si capiscono al volo, quasi si leggono nel pensiero.

    Ma non sono amanti.

    Se lui è l'unico a chiamarla "Principessa", è per una forma di rispetto, e se lei lo chiama "Willie amore" questo è inteso solo come rapporto, ma non come amore nel senso di quello tra un uomo e una donna. Se qualcuno chiede a Willie perché lui e Modesty non hanno una vera e propria relazione d'amore, o perchè Willie segue sempre le direttive di Modesty, lui risponde telegraficamente: “Perché funziona.” Se qualcuno rivolge la stessa domanda a Modesty, lei spiega: “Willie lavora per me. Non è il mio punto di vista, ma è il suo.”

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    I due protagonisti vivono amori profondi e sinceri con altre persone, che però non interferiscono mai nel loro rapporto speciale. Ne parlano serenamente e si scambiano consigli. Per loro sembra facile, non sempre lo è altrettanto per i loro temporanei partner. Per esempio, Marjorie Lanier, nell'ep3 ("L'organizzazione Gabriel") crede che Modesty sia una rivale, poi capisce lo strano rapporto tra di loro ma preferisce andarsene: non è una situazione facile da capire. Non sempre le cose nei rapporti con le donne per Willie vanno come previsto, e Modesty deve consolarlo: “Ci sarà sempre un'altra ragazza per te, Willie. E mentre aspetti di incontrarla, vieni, facciamo un ballo.”

    Diverse volte, la molla di alcune avventure è proprio la morte violenta del fidanzato di Modesty o della fidanzata di Willie, o anche di amici fraterni. Il passato che ritorna e il rapporto speciale tra i due protagonisti sono i due punti forti della saga, con dialoghi spigliati che disegnano caratteri a tutto tondo. Le arti marziali passano in secondo piano.

    Generalizzando, il loro rapporto platonico può essere simile a quello tra una principessa e un cavaliere: molto britannico, visto che "Blaise" è un nome connesso con la saga dei Cavalieri della tavola rotonda di Re Artù (Blaise infatti era il mago che insegnò a Merlino).

    Willie è un tipo simpatico e affidabile; ha successo con le donne ed è un tipo paziente e comprensivo. Ma è temibile nei combattimenti, soprattutto quando pensa che Modesty sia rimasta uccisa. Spesso questo è il motivo per cui, quando i criminali catturano Modesty, non la uccidono: perchè sanno che Willie la vendicherà con spietatezza. E non è una minaccia a vuoto: nell'ep3, la banda mafiosa di Gabriel fa credere a Willie di aver ucciso Modesty e gli tendono un agguato: l'arrivo di Willie provoca la morte di tutti quanti, in una sequenza drammatica di colpi, tanto che il solo Gabriel riesce a fuggire a stento.

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    LE ARMI

    Di solito Modesty e Willie usano le armi bianche, tipo coltelli o bastoni, anche se non hanno problemi ad usare pistole o fucili. Inoltre, hanno una notevole capacità di combattimento fisico: Willie in particolare può usare il Muai Thai, un metodo di combattimento orientale che comporta l'utilizzo di gomiti e ginocchia. Essendo mortale, la usa di rado. L'arma preferita di Modesty è il kongo, o legno yawara, un piccolo bastone a forma di manubrio con due estremità rotonde, che può essere nascosto in una mano: con questo può colpire ai nervi il nemico, paralizzandolo. Inoltre, è molto facile da nascondere: spesso Modesty lo nasconde nella sua crocchia di capelli, o nella maniglia della sua borsetta.

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    Willie, invece, usa un paio di coltelli, che sa usare con un'abilità da maestro, legati sul petto con delle cinghie: di solito, il primo è per avvisare e il secondo per uccidere. Questo indica che non è una persona sanguinaria: ma quando deve uccidere lo fa senza pensarci due volte.

    CURIOSITA'

    Si sostiene che la storia del passato di Tempesta degli X-Men è stata presa dal passato di Modesty Blaise: infatti, ci sono diverse somiglianze (l'aspetto nobile, la vita da vagabonda, povera e ladra). C'è anche la paura della claustrofobia di Tempesta, che imita il crollo di Modesty alla fine della sua impresa. Però Tempesta e Modesty sono personaggi diversi, anche psicologicamente: Tempesta è un personaggio schizofrenico che Claremont all'inizio presenta come una donna semplice e naturale che, successivamente, diventa una violenta sadomaso con la cresta punk, poi una tipa che è la quintessenza dell'alterigia. Modesty è molto più coerente e naturale: sa essere una principessa senza farlo pesare a nessuno, al contrario di Tempesta, che, col suo comportamento sopra le righe, appare fin troppo snob.

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    Edited by joe 7 - 12/5/2021, 20:42
     
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    LE STRISCE DI MODESTY BLAISE DOPO HOLDAWAY

    Dopo otto anni di storie di Modesty Blaise, nel 1970, nel bel mezzo della diciottesima storia ("I signori della guerra" o "Guerrieri d'Elite", nell'originale "The Warlord of Phoenix"), dopo aver realizzato la striscia 2099, Jim Holdaway morì all'improvviso, colpito da un attacco cardiaco del tutto inatteso, all'età di 43 anni. Quindici anni dopo la sua morte, O'Donnell scrisse: "Jim Holdaway era una persona di bassa statura, dai modi gentili, un talento immenso e un delizioso senso dell'umorismo. Mi manca ancora oggi."

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    L'indimenticabile Modesty di Holdaway, insieme all'autore


    La serie continuò coi disegni dello spagnolo Enrique Badia Romero, in cui si nota distintamente la differenza di stile tra una vignetta e l'altra. Romero continuò a disegnare Modesty fino al 1978, anno in cui si ritirò per disegnare un suo personaggio, Axa.

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    La Modesty di Romero: meno intensa, ma comunque carismatica, elegante e piena di fascino.



    In seguito, la striscia fu disegnata da John Burns nel 1979; poi da Patrick Wright dal 1979 al 1980; successivamente da Neville Colvin dal 1980 al 1986. Nel 1986, la serie fu nuovamente affidata a Romero, che la disegnò fino alla conclusione, nel 2001. Infatti, l'11 aprile 2001, il giorno dell'ottantunesimo compleanno di O' Donnell, sul London Evening Standard si concluse l'ultimo episodio, dal titolo "The zombie", che pose fine alla serie. Furono realizzate così in tutto 10.183 strisce giornaliere e 96 episodi. O'Donnell si ritirò e, fino alla sua morte (nove anni dopo, nel 2010), si limitò a firmare le introduzioni per le raccolte in volume di Modesty Blaise.

    MODESTY BLAISE DI JOHN BURNS (1979)

    Prima di questo lavoro, Burns disegnò la striscia "I segugi" ("The Seekers"), che durò dal 1966 al 1971: si trattava di un fumetto di investigatori, ben realizzato, coi personaggi con le fattezze di Modesty Blaise e Willie Garvin, anche se di temperamento diverso (Modesty aveva iniziato la sua storia a fumetti tre anni prima, nel 1963)

    Segugi
    I Seekers, "Segugi" in Italia. Si tratta di un'agenzia che cerca le persone scomparse.


    John Burns disegnò Modesty Blaise a partire dall'episodio 41 ("Yellowstone booty"). Ha realizzato solo tre storie.

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    Modesty Blaise di John Burns, dal tono elegante e vicino al classico Holdaway.



    MODESTY BLAISE DI PAT WRIGHT ('79-'80)

    Realizzò solo due storie, anzi, una e mezzo: l'episodio 43, in parte, e il 44 ("Brethren of Blaise"). Infatti completò la storia 43 "Eva e Adamo", realizzata da John Burns solo nella prima parte. Il suo stile, comunque, non era adatto per quel tipo di storie, quindi durò poco.

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    Modesty Blaise di Pat Wright, dal disegno un pò troppo realista.



    MODESTY BLAISE DI NEVILLE COLVIN ('80-'86)

    Colvin iniziò a disegnare Modesty Blaise dall'ep 45 ("Dossier su Plutone") e realizzò le storie fin all'ep 60 compreso ("The double agent"). Successivamente, tornò Romero che disegnò la serie fino alla fine. Il disegno di Colvin era elegante e curato e si avvicinava allo stile di Holdaway.

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    Modesty Blaise di Neville Colvin, anche lui vicino alle atmosfere di Holdaway.



    LA CONCLUSIONE DELLA SERIE (ROMERO)

    Lo metto sotto spoiler per chi non lo vuole sapere.

    ULTIMA-STRISCIA-OK
    L'ultima striscia di Modesty Blaise, di Romero


    Alla fine dell'ultima avventura a strisce, Modesty dice che è stanca di criminali e servizi segreti e dice che vuole fare "qualcosa di pazzo, solo per divertimento. Faremo una piccola pausa, Willie amore, solo io e te." "La cosa migliore, principessa." E salpano su uno yacht per prelevare un tesoro che avevano nascosto anni fa in un luogo difficile da raggiungere per poi darlo in beneficenza.


    Edited by joe 7 - 11/9/2019, 15:47
     
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    L'ORRENDO FILM DI MODESTY BLAISE

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    La locandina italiana del film


    Il successo di Modesty Blaise fu tale che fu realizzato un film di Joseph Losey nel 1966: pochi lo ricordano volentieri. Il risultato fu "Modesty Blaise – La bellissima che uccide": l'originale era semplicemente "Modesty Blaise", l'aggiunta è dei distributori italiani. Il film fu sceneggiato da Evan Jones e interpretato da Monica Vitti (una bionda) nella parte di Modesty (che ha i capelli neri) :huh: e Terence Stamp (che ha i capelli neri) nella parte di Willie Garvin (che è biondo) :huh: . Losey era un regista americano da film intellettuali e impegnati, poco adatto quindi a fare film d'azione. Il soggetto del film, ufficialmente, era di O’Donnell: lui aveva semplicemente adattato per il film la sceneggiatura del suo primo romanzo, "Modesty Blaise" (1965), che aveva scritto proprio per il film. Ma la sceneggiatura finale fu riscritta diverse volte, lasciando in pratica solo una riga dalla sceneggiatura di O'Donnell. Inoltre, Monica Vitti era appena uscita dalle esperienze artistiche con Michelangelo Antonioni, un altro regista impegnato e intellettuale come Losey: quindi non era adatta ad interpretare un personaggio carismatico e attivo come Modesty. Insomma, fu fatta una Modesty "come pare a me" e il film si rivelò un fiasco, tanto che i critici pensavano seriamente che fosse una parodia dei film di spionaggio. Il punto è che si voleva fare un film serio... :lol: :lol: :lol:

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    Gli inguardabili Modesty Blaise (Monica Vitti) e Willie Garvin (Terence Stamp) :(


    ALTRI TENTATIVI (FALLITI) DI FARE FILM SU MODESTY

    In seguito, nel 1982 fu girato un lungometraggio: "Modesty Blaise" che avrebbe dovuto essere il pilot di una serie televisiva: i due protagonisti furono interpretati da Ann Kathryn Turkel (Modesty) e Lewis Van Bergen (Willie). Ma non ebbe successo e non se ne fece nulla: da allora di Modesty Blaise al cinema non se ne parla più. Fino al 2004, quando decise di provarci Quentin Tarantino, vecchio fan dell'eroina (in Pulp fiction il personaggio di John Travolta è mostrato mentre legge Modesty Blaise). Tarantino affida la regia al suo amico Scott Spiegel. Il titolo è "Il mio nome è Modesty" ("My name is Modesty"), la sceneggiatura è di Lee Batchler e Janet Scott Batchler.

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    La sconosciuta Modesty di Tarantino


    L'idea che si rivela vincente è quella di non basarsi su uno dei tanti episodi facendo un action movie simile a tanti altri (oggi di donne con la pistola ce ne sono a un tanto la tonnellata) ma di ambientarlo nel periodo di Tangeri, quando una giovane Modesty gestiva la roulette per la gang di Larouche (la storia del passato di Modesty è raccontata qui). La protagonista è Alexandra Staden, la troupe è rumena e in Romania avvengono le riprese nel tempo record di 18 giorni. Ma il film non arriva mai al cinema ed è reperibile solo in Dvd per la Miramax. Ed è un peccato perché questa volta il risultato è notevole (almeno così dicono, io non l'ho guardata). Per mostrare l'inizio di Modesty, gli sceneggiatori mettono insieme quello del fumetto e quello vero raccontato da Peter O'Donnell nei suoi libri (ne riparleremo). Infatti, il film si apre sui soldati britannici in una zona montagnosa dei Balcani che incontrano la bambina armata di chiodo e bastone. Il lettore più assiduo capisce che quello che le offre la sua razione di cibo è il futuro autore. C'è anche il vecchio professor Loeb che spiega: “Ognuno ha il proprio limite.” La giovanissima allieva chiede “Come posso sapere qual è il mio?” e la risposta è: “Impiegherai tutta la vita per scoprirlo.” Willie ancora non c'è, non ci resta che sperare nel prossimo film. Se lo faranno, e se verrà bene: due combinazioni assai difficili.
     
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    I ROMANZI DI MODESTY BLAISE

    Anche se il film "Modesty Blaise" con Monica Vitti era orrendo, permise comunque a O'Donnell di raccontare il personaggio di Modesty attraverso la via del romanzo: il primo libro, “Modesty Blaise”, ebbe un certo successo e O’Donnell continuò. Infatti, tra le altre cose, lui trovò più soddisfazione nello scrivere i romanzi su Modesty, con la possibilità di approfondire meglio i personaggi e le loro sfaccettature: una cosa difficile da fare in un fumetto. Le origini di Modesty furono raccontate in un episodio del 1966, The beginning (romanzo). Complessivamente, i romanzi furono 11, con due di racconti brevi. Questi romanzi sono una sorta di mondo a sè, che a volte interagisce col fumetto e a volte no. In Italia ne sono stati pubblicati solo alcuni, soprattutto dalla Garzanti.

    1965: MODESTY BLAISE
    (pubblicato in Italia con lo stesso titolo)

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    Due edizioni inglesi; la terza è l'edizione italiana della Garzanti, con l'immagine di Monica Vitti, la Modesty Blaise del film.


    Questo è stato il primo romanzo di Modesty Blaise e del suo braccio destro, Willie Garvin: tecnicamente, è una novellizzazione della sceneggiatura scritta da O'Donnell per il film di Modesty Blaise che sarebbe uscito l'anno successivo. Tuttavia, la versione filmata della sceneggiatura assomigliava poco all'originale. O'Donnell spesso ha detto che della sua sceneggiatura era rimasta nel film solo un cenno irrilevante in un dialogo. Decisamente poco. Tuttavia, il libro divenne popolare tra i lettori di gialli e fu l'inizio di un ciclo di romanzi su Modesty Blaise. Nel romanzo, Sir Gerald Tarrant contatta Modesty e la convince ad aiutarla a sgominare la banda di Gabriel: Modesty contatta Willie Garvin, che, nei due anni di vita ritirata in Inghilterra, aveva perso ogni interesse in tutto e accetta volentieri di ricominciare l'attività con Modesty, anche se stavolta dall'altra parte della barricata. Gabriel intende rubare un'enorme partita di diamanti: l'azione inizia nel sud della Francia. Willie e Modesty simulano una finta inimicizia per agire più liberamente: Willie riesce ad eliminare con un inganno Paco, un elemento importante della banda di Gabriel. In Egitto, Modesty e Willie vengono catturati dalla banda di Gabriel, che riesce a rubare i diamanti e a portarli in una piccola isola nel Mediterraneo. Laggiù Modesty sconfigge la lottatrice Fothergill e, insieme a Willie, riesce a sgominare l'intera banda di Gabriel.

    1966: SABRETOOTH / MODESTY BLAISE E IL GIORNO DELLA TIGRE (titolo italiano)

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    Edizione originale ed edizione italiana Garzanti, con in copertina la Monica Vitti del film Modesty Blaise.


    Karz è un capo militare mongolo di stazza enorme, intelligente e crudele, che sta radunando e addestrando un esercito di mercenari in una valle nascosta nelle montagne dell'Hindukush, vicino all'Afghanistan, per invadere il Kuwait, ricco di petrolio. Però ha bisogno di due buoni comandanti e la sua scelta ricade su Modesty Blaise e Willie Garvin. Nel frattempo, Sir Gerald Tarrant, capo dei servizi segreti britannici, ha notato l'attività di Karz: infatti molti mercenari vengono reclutati da alcuni datori di lavoro sconosciuti e scompaiono. Chiede a Modesty e Willie di indagare. Nel frattempo, Karz rapisce Lucille, una bambina cara a Modesty e Willie e la usa per ricattarli perchè diventino dei comandanti del suo esercito al suo servizio. Modesty e Willie devono quindi salvare Lucille e sabotare l'invasione del Kuwait: progettano un piano azzardato e rischioso, in cui Modesty dove anche affrontare i due temibili gemelli siamesi Lok e Chu, oltre a Karz.

    1967: I, LUCIFER / IO, LUCIFERO (inedito in Italia)

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    Le copertine di due edizioni estere


    In questo romanzo è introdotto il personaggio di Stephen Collier, un parapsicologo, che sarebbe apparso poi anche nel fumetto. Mentre Modesty e Willie sono a Parigi, la donna viene invitata a pranzo da Renè Vaubois, il capo del Deuxième Bureau (il servizio di servizi segreti francese), che le presenta il parapsicologo Stephen Collier e le chiede consiglio su alcune morti apparentemente naturali, ma molto strane, in quanto quelle persone, prima di morire in modo naturale, erano state minacciate di morte. Intanto, Willie, aspettando il ritorno della Principessa, incontra Chu-Li, un criminale esperto in bombe, che voleva far saltare la macchina di Renè. Si viene sapere che molti assassini vogliono eliminare Renè. Dietro a tutto c'è un uomo dalla mente potente ma rovinata, che si fa chiamare Lucifero: in passato aveva cercato di farsi prete, ma fu sedotto da una donna ed ebbe un esaurimento nervoso, convincendosi di essere la fonte di ogni peccato, Lucifero appunto, acquisendo la strana capacità di prevedere ogni morte naturale. Due criminali, Seff e Regina, che si erano accorti delle incredibili capacità di Lucifero, decisero di usarle a proprio vantaggio, creando un sistema di protezione e riscatto in tutto il mondo. Modesty viene catturata e imprigionata alla base di Sylt, dove le impiantano chirurgicamente, sotto la pelle, una capsula di cianuro radiocomandata, costringendola a combattere contro Willie Garvin, in un'isola delle Filippine. Il finale è cataclismatico, mentre Modesty cerca di salvare Lucifero.

    Edited by joe 7 - 25/5/2021, 22:57
     
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    1969: A TASTE FOR DEATH / UN GUSTO PER LA MORTE (inedito in Italia)

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    Due copertine delle edizioni estere.


    La canadese Dinah Pilgrim (che è cieca da quando aveva 11 anni) e sua sorella Judy sono in vacanza a Panama. All'improvviso vengono attaccate su una spiaggia solitaria da un paio di uomini armati: Judy viene uccisa e Dinah viene fatta prigioniera. Willie Garvin è nelle vicinanze e interviene, uccidendo i criminali. Successivamente si viene a sapere che lavoravano per Gabriel, un criminale che lui e Modesty avevano già affrontato in passato (nel primo romanzo "Modesty Blaise"). Willie mette al sicuro Dinah, perchè sa che Gabriel mobiliterà tutto il sottobosco criminale di Panama per trovarla. Quando Modesty Blaise viene in loro aiuto, inizia un pericoloso gioco al gatto col topo, in cui lei e Willie sfuggono a trappole e attentati mortali. Quando ritornano in Inghilterra, Modesty si scontra con Simon Delicata, un uomo enorme con una corporatura simile a quella di una scimmia e una forza equivalente, che ha ammazzato un amico di Sir Gerald Tarrant. Willie conosce Delicata da molto tempo: era stato percosso e quasi ammazzato da lui in una rissa da bar. Dinah viene di nuovo rapita in modo brutale da Delicata, che si rivela essere un uomo di Gabriel. Modesty e Willie si recano in Algeria, poi nel Sahara per salvare Dinah. Modesty deve sconfiggere il maestro di scherma Wenczel in un duello fino alla morte, in cui lui indossa una giacca di protezione in acciaio. Nel combattimento finale, ambientato in una fortezza della Legione Straniera abbandonata, Modesty ha ricevuto una ferita grave di spada e non può più agire; Willie è costretto a fare uno scontro, disarmato, con l'uomo-scimmia Delicata per salvare Dinah.

    E' da notare che l'ultima storia a fumetti di Modesty Blaise, "La zombie", pubblicata nel 2001, termina con Modesty e Willie che intendono tornare al luoghi della lotta di Willie con Delicata, per recuperare il tesoro sepolto che avevano lasciato lì e donarlo all'Esercito della Salvezza. Un fotogramma della striscia 10180 raffigura il combattimento tra Willie e Delicata in flashback. Questo collegamento esplicito tra il fumetto e il romanzi è particolare, perchè O' Donnell li inseriva molto raramente nel fumetto: in genere, il fumetto e il romanzo di Modesty sono narrazioni parallele.

    In Inghilterra questo romanzo è stato adattato in un serial in cinque parti trasmesso alla radio BBC nel 2012.

    1971: THE IMPOSSIBLE VIRGIN / LA VERGINE IMPOSSIBILE (titolo italiano)

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    Edizione originale e edizione italiana della Oscar Mondadori.



    La "Vergine Impossibile" del titolo si riferisce al nome dato dai nativi locali a una speciale formazione geografica in Africa. Il russo Mischa Novikov, analizzando un'immagine satellitare dell'Africa centrale scopre una valle nascosta e inaccessibile, detta appunto "vergine impossibile", dove ci sono dei giacimenti preziosissimi. Otto mesi dopo, Novikov muore in un piccolo ospedale non lontano dal suo tesoro nascosto, vittima delle torture di Brunel, un criminale a capo di un'organizzazione, che aveva cercato di estorcergli il segreto. Modesty Blaise deve interviene quando scopre che due uomini di Brunel vogliono interrogare il suo amico, il dottor Giles Pennyfeather, che era stato al capezzale di Novikov. Brunel sospetta che il medico sappia qualcosa. Modesty e Willie riescono a sabotare una delle operazioni di Brunel; ma Lisa, una schiava di Brunel, inganna Willie e lo cattura, mentre in Francia Brunel cattura Modesty e il dottor Pennyfeather. Sono condotti in Africa, alla piantagione di Brunel; Willie Garvin viene buttato giù da un elicottero in volo e Modesty si ritrova incarcerata, sola, drogata e sottoposta al lavaggio del cervello, mentre Brunel tortura lentamente il dottor Pennyfeather. Ma Adrian Chance, il braccio destro di Brunel, viene a sapere del segreto di Pennyfeather, trovando così la posizione del giacimento: riesce a costringere Lisa ad uccidere Brunel, prendendo così il suo posto. Chance poi sfoga il suo odio profondamente radicato per Modesty, mettendo lei e Pennyfeather in un'enorme gabbia con Ozymandias, un enorme e feroce gorilla. Ma poi il magazzino del carburante si incendia e si scopre che Willie è miracolosamente sopravvissuto al volo: Modestuy e Pennyfeather vengono liberati e Chance e i suoi vengono sopraffatti.

    1972: PIECES OF MODESTY / FRAMMENTI DI MODESTY (inedito in Italia)

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    Due copertine di diverse edizioni.



    Frammenti di Modesty/Pieces of Modesty è un libro composto da sei storie brevi:
    - "Un giorno migliore per morire"
    - "The Giggle-Wrecker"
    - "Ho avuto un appuntamento con Lady Janet": è l'unica storia di Modesty Blaise raccontata in prima persona da Willie Garvin.
    - "Una notte perfetta per spezzarti il ​​collo"
    - "Salamandra Quattro"
    - "The Soo Girl Charity"
    Alcune di queste storie contengono elementi che saranno inseriti nel fumetto di Modesty Blaise. Holdaway illustrò alcune pagine, ma se ne sa poco di questo suo lavoro.
     
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    1973: THE SILVER MISTRESS / LA DEA D'ARGENTO (pubblicato in Italia)

    MOD1


    Sir Gerald Tarrant, amico di Modesty Blaise, è anche uno dei capi dei servizi segreti britannici. Viene fatto prigioniero da alcuni mercenari, tra cui il fortissimo Sexton, che si vanta di essere il più grande combattente a mani nude del mondo. La cattura di Gerald avviene durante un'azione a sorpresa mentre viaggiava in macchina, accanto al fiume Tarn, in Francia. La scena è stata vista da un esploratore, Quinn, che si trovava all'imboccatura di una grotta distante, in alto, mentre faceva un'escursione. Attraverso un incidente simulato, si fa credere che Tarrant sia morto. Ma Modesty Blaise, che non è convinta, incontra per caso Quinn, che è in difficoltà per un incidente accaduto durante la sua escursione, e la donna comincia a capire che Tarrant è stato rapito da qualcuno. Modesty e Willie riescono a trovare il luogo dove probabilmente sir Gerald è stato fatto prigioniero: il castello di Lancieux, ai piedi del i Pirenei, nel sud della Francia. Il salvataggio è molto difficile e Modesty e Willie usano le caverne presenti sotto il castello per poter raggiungere Sir Gerald. Ma vengono catturati da Sexton: Modesty e Willie dovranno morire per mano di Sexton, uno alla volta, per costringere Sir Gerald a rispondere agli interrogatori. La situazione è disperata e Modesty e Willie dovranno usare tutti i loro trucchi per poter uscire da lì, salvare sir Gerald e sconfiggere Sexton e gli altri. La "Dea d'argento" fu trasmessa in Inghilterra alla BBC radio-4 sotto forma di adattamento in cinque episodi, dal 13 al 17 Febbraio 2017.

    1976: LAST DAY IN LIMBO / L'ULTIMO GIORNO NEL LIMBO (inedito in Italia)

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    Maud Tiller, una delle poche donne agenti nel servizio segreto di Sir Gerald Tarrant, è stata mandata a spiare il criminale Paxero, ma si trova in gravi difficoltà. Lei è anche amica di Modesty Blaise e Willie Garvin: quando scoprono quello che è successo a Maud si organizzano per assalire la villa di Paxero, alla periferia di Ginevra. Laggiù trovano, inaspettatamente, un orologio Breguet, che era stato un dono di Modesty Blaise a Danny Chavasse, un suo amico molto intimo. Tutti pensavano che Danny fosse morto, quando una nave da crociera affondò due anni fa insieme ad altre 30 persone. Ma la scoperta dell'orologio fa capire che Danny non aveva avuto un incidente. Da qui Modesty e Willie, seguendo le varie tracce, iniziano un viaggio che li porta al Limbo, una piantagione segreta di Paxero, nella giungla del Guatemala. Il Limbo è una bizzarra comunità comandata da Benita, la zia dominatrice di Paxero: laggiù degli schiavi molto speciali sono costretti a lavorare nelle piantagioni. Si tratta diuomini e donne ricchi e famosi che furono selezionati e rapiti da zia Benita, e ora trascorreranno il resto della loro vita ai lavori forzati, sorvegliati da guardie speciali armate. L' "ultimo giorno nel Limbo" si verifica quando Paxero decide di chiudere la piantagione e ordina alle guardie di uccidere tutti gli schiavi, tra cui si trova la stessa Modesty, che si era lasciata catturare per infiltrarsi nel Limbo. Modesty guida la rivolta degli schiavi, mentre Willie e Maud arrivano appena in tempo, dopo essersi fatti strada attraverso la giungla. Segue un'ultima battaglia, con Paxero e le sue guardie pesantemente armate che si sono asserragliate nella grande villa, in attesa dell'arrivo di rinforzi in aereo. La BBC Radio ha prodotto un adattamento del romanzo in sei parti nel 1978, tra il 12 giugno e il 17 luglio.

    1978: DRAGON'S CLAW / GLI ARTIGLI DEL DRAGO (inedito in Italia)

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    Mentre naviga da sola su un piccolo yacht andando dall'Australia alla Nuova Zelanda, Modesty Blaise salva dall'annegamento Luke Fletcher, un pittore di fama mondiale. Ma come ha fatto Luke a finire alla deriva nel Mar di Tasmania, dopo essere scomparso nel Mediterraneo due mesi prima? Lui non è l'unica persona del mondo delle arti che è scomparsa negli ultimi due anni, ma è l'unica che si è scoperta viva finora. Di ritorno in Inghilterra, Modesty, insieme a Willie Garvin, non vuole interessarsi del mistero di Luke, preferendo continuare la sua vita quotidiana. Ma poi Luke viene ucciso e Modesty e Willie cercano di scoprire chi c'è dietro tutto questo e ucciderlo. Le tracce riportano al Mar di Tasmania, a Dragon's Claw Island: ma Modesty e Willie compiono un errore e si ritrovano prigionieri. Hanno scoperto il perché della scomparsa di alcune persone con un talento artistico, ma non sanno se vivranno abbastanza a lungo. Willie, sempre intraprendente, riesce a uscire dalla sua cella, ma poi viene catturato di nuovo. Dopodiché, i criminali non intendono dare a Modesty e Willie un'altra possibilità di fuggire. Costringono Modesty a combattere in un duello con la pistola contro il reverendo Uriah Crisp, il ministro armatore che ha dimostrato di essere più veloce ad estrarre di Modesty. Le viene data la sua pistola, con solo un proiettile, e la fondina. Modesty aspetta con calma mentre il prete pazzo avanza, con un libro di preghiere in una mano e una sei colpi sul fianco.

    1981: THE XANADU TALISMAN / IL TALISMANO XANADU (inedito in Italia)

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    Ms. Pendergast, una tata di mezza età che gestisce la forza criminale "El Mico", potrebbe non essere la tipica cattiva. Ma nel mondo di Modesty Blaise, chi lo è? Lei e i suoi due giovani aiutanti, Jeremy e Dominic Silk, sono diventati la più potente organizzazione criminale del Nord Africa. Nella loro ultima impresa, hanno rubato "L'Oggetto" uno strumento di immenso valore, chiamato Talismano Xanadu. Tuttavia, hanno anche subito la loro più grande disfatta: il tenente Bernard Martel li ha affrontati e ha ripreso l'Oggetto. Inseguito e ferito a morte, un Bernard in delirio rivela a Modesty diversi indizi oscuri, mettendo lei e Willie in una missione per recuperare l'Oggetto e salvare Tracy, la moglie di Bernard. Dalla pericolosa Tangeri, alla misteriosa Marrekesh, alla grandiosità delle Montagne dell'Alto Atlante, Modesty Blaise e Willie Garvin non si fermano davanti a nulla, in una delle loro avventure più avvincenti e piene di azione.

    1982: THE NIGHT OF MORNING STAR / LA NOTTE DEL MORNING STAR (inedito in Italia)

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    "The Watchmen" ("I Guardiani") sono un'organizzazione terroristica internazionale, che è spuntata dal nulla e compie assalti spietati su bersagli importanti: per esempio, hanno ucciso l'intero personale dell'ambasciata turca a Madrid, hanno distrutto una centrale nucleare francese e hanno fatto saltare saltare una diga nell'Utah. Nessuno sa chi sono, nè quali siano le loro vere intenzioni. L'agente della CIA Ben Christie, un vecchio amico di Modesty Blaise, sta cercando di infiltrarsi nell'organizzazione. Ma Modesty incontra Ben a San Francisco e fa saltare la sua copertura. Le cose vanno di male in peggio, quando Modesty cerca di restare in giro per aiutare Ben se necessario: vengono catturati dall'organizzazione Watchmen. Lei e Ben sono tenuti sotto tiro su una piccola barca da pesca nella baia di San Francisco, mentre i Watchmen fanno gli ultimi preparativi per distruggere il Golden Gate Bridge. Modesty riesce a scappare, ma senza ottenere alcuna informazione per localizzare gli Watchmen. Tornata in Inghilterra, lei e Willie Garvin alla fine ottengono un vantaggio su uno dei massimi leader di The Watchmen, il maggiore Earl St. Maur, ex leader di un battaglione britannico di commando della Marina. Seguono le tracce di St. Maur raggiungendo l'isola di Madeira, al largo della costa del Marocco. Scoprono che gli Watchmen intendono uccidere il presidente degli Stati Uniti e della Francia, oltre ai primi ministri del Regno Unito e della Germania occidentale. Modesty e Willie vengono catturati dai Watchmen: imprigionati e drogati, saranno usati come capro espiatorio. Ma Modesty e Willie riescono a liberarsi e ad aver ragione di St. Maur e della sua organizzazione.

    1985: DEAD MAN'S HANDLE / I MANEGGI DELL'UOMO MORTO (inedito in Italia)

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    Dead Man's Handle è l'undicesimo e ultimo romanzo integrale che raccontava le avventure di Modesty Blaise. Anche se O'Donnell continuò a scrivere il fumetto, non scrisse più romanzi su Modesty Blaise fino al volume conclusivo del 1996, Cobra Trap, composto da racconti. La storia è la seguente: la sede di "The Hostel of Righteousness" ("Ostello della Rettitudine") è un antico monastero sulla piccola isola greca di Kalivari. Ma non ha nulla della rettitudine indicata: al contrario, il dottor Thaddeus Pilgrim e i suoi seguaci sono tra le persone più malvage che si possano incontrare. Per caso, Willie Garvin e Modesty Blaise vengono presi di mira dal dottor Pilgrim, che ha l'ossessione di creare "scenari interessanti". Invia Sibyl e Kazim, i suoi due migliori assassini, in Inghilterra per catturare Willie Garvin e portarlo a Kalivari sotto sedativi. Laggiù il dottor Janos Tyl sottopone Willie a un diabolico lavaggio del cervello: gli viene fatto credere che una donna di nome Dalila abbia brutalmente assassinato Modesty, e ora deve vendicare la morte di Modesty uccidendo Dalila. A Willie vengono mostrate le foto di questa diavolessa Dalila: in realtà sono le foto di Modesty Blaise. In altre parole, Willie è ora programmato per uccidere Modesty a vista. A quel punto, riacquisterà la memoria e presumibilmente impazzirà quando si renderà conto di quello che ha fatto. Modesty riesce a rintracciare Willie e alla fine arriva a Kalivari: Pilgrim ha fatto in modo che Modesty e Willie si incontrassero nel vecchio anfiteatro, vedendosi improvvisamente quando si accenderanno i riflettori. Willie non esita un momento: estrae il coltello da lancio e lo lancia. Ma succede qualcosa che fa saltare i piani di Pilgrim, che alla fine trova il suo destino. Questa storia, in cui Willie è programmato per uccidere Modesty a vista, è raccontata anche nel fumetto, ma in modo inverso: lì è Modesty che viene programmata per uccidere Willie ("The Puppet Master").

    1996: COBRA TRAP / LA TRAPPOLA DEL COBRA (inedito in Italia)

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    Con questo volume, si concludono le storie di Modesty e Willie, che muoiono in battaglia, come si addice a due avventurieri. O'Donnell cala il sipario con la sua tipica finezza. Questo romanzo fu pubblicato 20 anni dopo l'ultima striscia, e Modesty e Willie sono sulla cinquantina (nell'ultima striscia, "La Zombie", sono sui trent'anni). Si tratta di una raccolta di racconti di O'Donnell: è il tredicesimo e ultimo libro della serie su Modesty. E' stato pubblicato 11 anni dopo il libro precedente della serie, Dead Man's Handle. È stato anche l'ultimo libro scritto da O'Donnell prima della sua morte, nel 2010. La copertina originale della prima edizione di Cobra Trap aveva un dipinto di Modesty Blaise di Jim Holdaway, che aveva disegnato la striscia a fumetti originale per O'Donnell dal 1963 fino alla sua morte nel 1970. Cobra Trap è uno dei libri più rari di Modesty Blaise, perchè è l'unico che non è stato reso disponibile in brossura e le edizioni con copertina rigida sono esaurite e sono considerate oggetti da collezione. Tuttavia, la Souvenir Press rilasciò un'edizione in brossura della collezione nel 2006, 10 anni dopo l'uscita con copertina rigida, rimettendo il libro in circolazione. Le storie presenti nella raccolta sono:
    - Bellman
    - The Dark Angels
    - Old Alex
    - The Girl With the Black Balloon
    - Cobra Trap
    Bellman è un adattamento della versione a fumetti del 1968, "The Killing Ground". Tutte e cinque le storie si svolgono in momenti diversi della vita di Modesty Blaise. Il primo, Bellman, inizia con un flashback a quando Modesty ha 20 anni. In The Dark Angels Modesty ha circa 20 anni, in Old Alex ha 30 anni, in The Girl With the Black Balloon ha circa 30 anni e infine in Cobra Trap ha circa 52 anni. Le età sono approssimative, perché non sono specificate e Modesty non conosce la sua età esatta. In Old Alex, O'Donnell dice che Modesty ha un tasso di invecchiamento diverso rispetto alle persone reali. La storia di Old Alex è ambientata nel 1997, quindi supponendo che le storie nei primi libri si siano svolte intorno al 1965-1970, allora Modesty invecchiò qualcosa come otto anni durante un periodo effettivo di 30 anni. "Cobra Trap", la storia che dà il titolo al libro, è per i fan la storia più controversa di Modesty Blaise, perchè descrive la missione finale di Modesty e del suo partner, Willie Garvin. La storia si svolge 10-15 anni dopo l'inizio della saga di Modesty. A Modesty è stato diagnosticato un tumore al cervello inoperabile e ha poco tempo da vivere. Ad un certo punto, coinvolta dalle circostanze, sceglie di dare la sua vita per salvare un treno pieno di innocenti, compresi molti bambini, da un gruppo di ribelli. Poco dopo aver rivelato la sua malattia a Willie, Modesty viene uccisa durante l'attacco, e poco dopo anche Willie viene ucciso. La storia si conclude coi due amici che si riuniscono in una sorta di aldilà.

    --------------------------------------------------------------------------

    CURIOSITA'

    Nel 1994, per celebrare il trentennale della prima striscia, Dick Giordano, che aveva già lavorato sui supereroi e aveva creato la casa editrice Vertigo, fece un nuovo adattamento della prima storia di Modesty Blaise e realizzò il volume "La trappola del cobra / Cobra trap".


    Quando Peter O'Donnell concluse il suo fumetto, cinque anni dopo, nel 2002, accettò di fare un un adattamento a fumetti di "The Dark Angels", pubblicato in Scandinavia: Romero adattò la storia per la pubblicazione.

    In America, le case editrici chiesero a O'Donnell di ridurre la lunghezza delle storie a strisce di Modesty Blaise , perchè, a loro dire, duravano troppo: 16-17 settimane erano eccessive per loro. Volevano delle storie che durassero al massimo 12 settimane. Ma lui rifiutò: "Fare così taglierebbe troppe cose. I personaggi mancherebbero di profondità di carattere, non ci sarebbe nessun umorismo. E sono parti essenziali del successo di Modesty Blaise". Ad oggi l'unica pubblicazione in lingua inglese in America di Modesty Blaise è stata fatta sulla rivista Comics Revue.

    Nei primi anni '70, O'Donnell scrisse una serie di romanzi rosa sotto il nome di "Madeleine Brent". Si tratta di nove romanzi diversi, in cui ognuno di loro ha una protagonista femminile che racconta la storia in prima persona. Ambientato nel tardo periodo vittoriano in Inghilterra, parte di ogni storia si svolge altrove: Cina, Australia, Afghanistan, Messico. A proposito di questa serie di romanzi, O'Donnell disse: "Penso che piaceranno anche a chi ama i miei libri di Modesty. Hanno lo stesso tipo di avventura". Uno dei romanzi, Merlin's Keep ("La profezia"), nel 1978 ha vinto il Romantic Novel of the Year Award dalla Romantic Novelists' Association.
     
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    MODESTY BLAISE IN ITALIA

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    Una delle varie edizioni italiane di Modesty Blaise: questo è un numero della collana Dardo Pocket1


    Grazie al film su Modesty Blaise del 1966 con Monica Vitti (un pastrocchio psichedelico e ridicolo, purtroppo), in Italia furono pubblicate per la prima volta le strisce del personaggio, sulla rivista l'Intrepido (negli anni 1967-68), poi su Eureka dell'Editoriale Corno a partire dal n. 6 (1969).

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    Modesty Blaise iniziò in sordina la sua pubblicazione in Italia su Intrepido e Eureka.


    Negli anni '70 Modesty Blaise fu pubblicata in diverse edizioni (segno che il personaggio era apprezzato): sugli Albi di Corrado Tedeschi (la rivista raccoglitore TED), sull'Avventuroso, sui Dardo Pocket, sui Gialli Mondadori a fumetti, sul Mago (1980), sulla Stampa, eccetera. Spesso erano in piccolo formato e mal tradotti. Ci sono anche delle edizioni un pò pregiate: la sua avventura Il grifone rosso fu pubblicata nel bellissimo e raro “Almanacco veneziano” edito dalla Ennio Ciscato Editore nel 1974. Inoltre, la Imago Libri nel 1976 pubblicò in grande formato due suoi episodi, "I signori della guerra" e "Willie il genio". In particolare, "I signori della guerra" è stato realizzato in parte coi disegni di Jim Holdaway: infatti, a causa della sua morte improvvisa, il lavoro fu completato da Eric Badia Romero, che divenne il nuovo disegnatore stabile della serie: quindi è un importante numero "di passaggio", realizzatosi in condizioni tragiche.

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    Un grande merito va alla Camillo Conti 2, che pubblicò Modesty Blaise con ordine cronologico e con regolarità per la prima volta, in formato album: una caratteristica che permise di vedere bene i disegni eccezionali di Holdaway, un vero maestro del bianco e nero.

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    La Modesty Blaise della Camillo Conti.


    Successivamente, la casa editrice Eura ripubblicò tutte le sue avventure su “Skorpio” dal 1980 al 1999, con un lungo lavoro di rimontaggio delle vignette, che erano state realizzate per il formato a striscia. Queste storie furono poi raccolte dalla Eura nella serie “I giganti dell'avventura”.

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    La Garzanti pubblicò solo una parte dei romanzi di Modesty Blaise: "Modesty Blaise", "Modesty Blaise e il giorno della tigre", "Modesty Blaise e la vergine impossibile", "La dea d'argento". Ne ho già parlato qui, qui e qui.

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    --------------------------------------
    1 La Dardo Pocket era una collana della Edizioni Dardo, fondata negli anni '40 da Gino Casarotti. Questa casa editrice divenne famosa per i fumetti di Capitan Miki, Kinowa, il Grande Blek. Realizzò anche Jonny Logan, una imitazione di Alan Ford. La Dardo Pocket era una collana antologica che faceva il verso agli Eureka Pocket della Corno. La serie ebbe vita breve, ma si contraddistinse per la selezione di interessanti serie a fumetti di vario genere (oltre a Modesty Blaise, pubblicò anche Garth, i Segugi, Vito Nervio, ecc.), con una ottima cura editoriale e approfondimenti redazionali.

    2 La Camillo Conti era una casa editrice degli anni '70, famosa tra gli appassionati del fumetto. Fu fondata da un editore romano, che la chiamò col suo nome. Fece molte pubblicazioni dapprima per conto del club ANAF (Associazione Nazionale Amici del Fumetto, ora chiamata ANAFI), successivamente si mise in proprio. Realizzò diverse ristampe cronologiche di personaggi famosi del fumetto, dimostrando di avere una straordinaria serietà e affidabilità: scelse accuratamente il campo in cui operare, evitando ogni possibile sovrapposizione con altri editori. Per questo si specializzò nel pregevole fumetto inglese sindacato (Jeff Hawke, Garth, Modesty Blaise, Matt Marriott, James Bond, i Segugi, ecc.) e nelle riedizioni di alcuni grandi maestri italiani (Jacovitti e altri), nella riproposta "anastatica" (di grandissima qualità, peraltro) di alcune prestigiose testate: "I tre porcellini", per esempio, l’omonima collana di albi, e poi gli "Albi d’oro" non disneyani del Dopoguerra. Il suo capolavoro è però la collana di volumi, tutti a colori, con l’integrale del Prince Valiant di Harold Foster.
     
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    EPISODIO 1: "ANONIMA ASSASSINI"
    Titolo originale: "La Machine"
    114 strisce, da 1 a 114; data: 13 Maggio - 21 Settembre 1963

    MODESTY-BLAISE-1-070


    TRAMA

    In una sera di Londra (siamo nel 1963, la stessa data di pubblicazione della striscia) Sir Gerald Tarrant, dei Servizi Segreti inglesi, insieme al suo fido Fraser, convince due ex-criminali, Modesty Blaise e Willie Garvin, a lavorare per lui. L'incarico è debellare La Machine, un'organizzazione segreta specializzata in omicidi su commissione. Modesty e Willie fingono di essere nemici e Modesty riesce così a farsi contattare da La Machine per uccidere Willie Garvin: l'assassino viene catturato da Willie, che gli estorce delle informazioni col pentothal, il siero della verità. Tuttavia, questi dati non sono sufficienti per debellare l'organizzazione. Modesty decide quindi di farsi catturare: La Machine la imprigiona, rinchiudendola in un finto monastero. Willie interviene all'ultimo momento, uccidendo gli uomini dell'organizzazione. Nella finto monastero vengono scoperti tutti i documenti e le connessioni dell'organizzazione: gli uomini di Tarrant ora hanno tutti gli elementi per smantellare La Machine.

    COMMENTO

    Si tratta del primo episodio di Modesty Blaise: già all'inizio della storia si vede che la preparazione del personaggio è stata molto elaborata. O'Donnell ha trovato un semplice, ma geniale, espediente per presentarla ai lettori: la lettura del suo dossier da parte di Sir Gerald e Fraser. In questo modo, riepilogano in poche vignette la sua vita e il suo carattere.

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    Modesty ha una buona memoria, e Fraser, da vero gentiluomo inglese, è educato, preciso e impassibile. ^_^


    Dopo una vita criminale in cui Modesty aveva comandato l'organizzazione conosciuta come "La Rete", con sede a Tangeri, si era ritirata a Londra a vita privata da circa un anno, assumendo la cittadinanza inglese grazie a un matrimonio combinato con uno sconosciuto inglese, tal James Turner, alcolizzato e morto poco dopo (quindi Modesty Blaise, all'anagrafe inglese, dovrebbe chiamarsi ufficialmente la vedova Turner, ma questo non sarà mai indicato nelle storie). Tuttavia, Sir Gerald ha trovato il modo di ricattarla: infatti, un certificato di un precedente matrimonio di Turner rende invalido il matrimonio tra lui e Modesty. Quindi non è più cittadina inglese e può essere espulsa dall'Inghilterra come indesiderabile. Si tratta dell'unica copia originale del documento che certifica il precedente matrimonio. Inaspettatamente, Sir Gerald lo brucia davanti agli occhi esterrefatti di Fraser, facendosi guadagnare la stima di Modesty. Inizia così il loro particolare rapporto, che non ha nulla a che vedere con quello tra James Bond e "M". Infatti, Modesty accetterà di rado gli incarichi di Sir Gerald, e solo perchè ne è personalmente coinvolta. Inoltre, non riceverà mai uno stipendio: essendo ricca, non ne ha bisogno.

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    Ma Sir Gerald, che sta facendo?


    Modesty decide di accettare la proposta di Sir Gerald e contatta Willie Garvin, il suo braccio destro, che si è ritirato anche lui a vita privata: infatti, gestisce un pub chiamato "Il Mulino" a trenta miglia da Londra, sulle rive del Tamigi. Più inglese di così si muore. ^_^ Insieme, fanno il punto della loro situazione: si rendono conto che non sono adatti a vivere una vita serena e tranquilla. Dopo averla provata per uno-due anni, si sono sentiti soffocare: quindi entrambi decidono di accettare l'incarico. Ma non diventano agenti segreti del governo: più che altro, Modesty e Willie sono "collaboratori occasionali": anche Willie è ricco e non ha bisogno di soldi. In sostanza, Modesty fa questa impresa per ricambiare il bel gesto di Sir Gerald verso di lei. E anche per ritornare in azione. Sir Gerald, che aveva compreso la psicologia di Modesty, aveva previsto la loro risposta. Come si vede, è un rapporto complesso, con psicologie sfaccettate, mentre quello tra James Bond e "M" è di puro lavoro e semplice incarico: psicologia zero, insomma.

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    In fondo, lo dicono tutti che un pò di moto fa bene.


    Il rapporto tra Willie e Modesty è molto profondo: lui sa quello che lei ha passato e sa come può agire nelle circostanze più difficili. Lo stesso si può dire di Modesty riguardo a Willie, naturalmente: ma il personaggio principale è lei. Il commento di Willie qui sotto è uno dei rari lampi sul passato di Modesty che l'autore fa balenare occasionalmente. La prima impressione che si ha su di lei, ovviamente, è quella di vedere una persona che ha passato di tutto ed è sopravvissuta senza esserne traumatizzata, intoccabile come una "principessa": uno di motivi per cui Willie la chiama così. Il fatto che lui sia l'unico a poterla chiamare in quel modo dà l'idea della profondità del loro legame, che riguarda soprattutto lo spirito, non il corpo: bisogna sempre ricordare che loro non sono amanti, ma anime affini.

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    Modesty non prova mai paura durante l'azione,,,


    Un altro cenno alla psicologia di Modesty è il fatto che lei a volte - non sempre - crolla alla fine di un'impresa particolarmente difficile, come lo è stata questa della Machine. E Willie è lì per consolarla. E' un segreto che sanno solo loro. Non sono dei superman, e lo stress accumulato alla fine deve sfogarsi in qualche modo. Anche a Willie succede lo stesso, ma per rilassarsi non piange, piuttosto esce con qualche ragazza: Willie ne conosce molte.

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    ...però la prova dopo.


    Come si vede qui sotto, Modesty e Willie non accettano pagamenti: non hanno bisogno di soldi, e accettano l'incarico solo se si sentono personalmente coinvolti. Non sono giustizieri nè agenti al servizio di Sua Maestà. Inoltre, Modesty spiega il suo rapporto con Willie: lui lavora per lei, anche se questo, però, è il pensiero di Willie, non il suo. Lei non comanda Willie, nè vorrebbe farlo: è Willie piuttosto che vuole seguirla per conto suo.

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    Questo è stato solo l'episodio di presentazione: ma le personalità di Modesty e Willie sono troppo complesse per essere esaurite completamente in una sola storia. Saranno necessari altri episodi per definirli maggiormente, ed è quello che farà O' Donnell per le prossime cinque-sei storie.
     
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8 replies since 3/6/2019, 16:06   390 views
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