GOLDORAK - IL FUMETTO FRANCESE DI GOLDRAKE

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    GOLDORAK: IL FUMETTO FRANCESE DI GOLDRAKE - QUINTA E ULTIMA PARTE (attenzione spoiler!)

    CAPITOLO 9: METAMORPHOSE

    TRAMA

    Dopo il discorso di Rigel, Actarus decide di incontrare i Veghiani e cercare di fare la pace con loro. Diventa Duke Fleed e parte da solo con Goldrake, senza dire niente a nessuno. I veghiani vedono che Goldrake viene verso di loro senza armi e sono perplessi. "Vengo in pace. Dobbiamo parlare" dice Duke Fleed. Non gli credono e vogliono ammazzarlo, ma una veghiana, Argaia, sorella di Kehos e figlia del comandante Yros di Archen, dice che suo figlio Kasior ha 9 anni e vorrebbe un futuro di pace per lui. Kehos le dice che rischia la Corte Marziale per dire questo, ma il padre dei due, Yros di Archen, che è il Comandante, gli dice di non ascoltare il suo odio: ordina quindi che Duke Fleed sia ricevuto. Quando lo vede, gli dice: "Il sanguinario, Il demone di Fleed, Il distruttore di Vega: questi sono i modi con cui ti chiamano. Spero che ti piacciano." "Ho commesso troppi crimini mio malgrado, generale" risponde Duke Fleed. "Ti propongo di venire sulla Terra in pace. Ti proteggerò con Goldrake." "Dammi la prova che i terrestri saranno d'accordo con te." Yros gli consegna un fiore, detto Luxirocia: quando un giorno Actarus lo pianterà, vuol dire che i terrestri sono favorevoli all'iniziativa di Duke Fleed. Si stringono la mano, poi Duke Fleed parte.

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    "Dobbiamo appianare le nostre divergenze, raggiungere un accordo col dialogo, rispettare le nostre diversità, accogliere gli immigrati, fare un civile confronto dialettico." "Duke Fleed, sei diventato noioso e peggio di un politicante scafato. Ti preferivo quando combattevamo, era più chiaro e onesto."


    Al ritorno, Maria, quando viene a sapere la novità, gli dice: "Tu sei tutto scemo! Ci hanno distrutto il Pianeta Fleed! Hanno anche ammazzato anche Naida, la donna della tua vita! E tu li vuoi proteggere?" Venusia, invece, è favorevole: "Potremmo dare loro la terra della Betulla Bianca: ora è disabitata." Alcor solleva il problema di quanto possa costare una cosa simile: pensa di vendere la sua azienda per trovare i soldi necessari. Procton cerca di convincere il generale Ota, che però non è d'accordo sull'idea. Actarus insiste: "Dobbiamo farlo, per la pace nel mondo." Ota, allora, gli propone di consegnargli Goldrake. Se lo fa, darà via libera ai veghiani. Actarus è perplesso, ma alla fine accetta. Successivamente, Actarus pianta il fiore che gli hanno dato i veghiani. Alcor si chiede come fanno i veghiani ad accorgersi del fatto che lui abbia piantato un fiore. Venusia replica ad Alcor: "Io non capisco come mai tu sei disposto a vendere tutta la tua azienda." "Boh, mi annoiavo." "Hai detto il vero quando hai detto che mi amavi?" "No, era solo detto nella foga del momento." "Sei geloso di Actarus." "No, è il mio fratello maggiore, lo ammiro, però è sempre quello che fa meglio di me." "Non sei obbligato a fare il primo della classe." "Per te lui lo sarà sempre." "Anche se lui era più grande, io lo vedevo come un fratellino da circondare con affetto...ci ho messo molto tempo a considerarlo un fratello maggiore come te." "Ah sì? E non hai mai pensato a qualcos'altro su di me, Venusia?" "Ehm, non so di cosa parli."

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    Venusia: "Actarus? Ma quale Actarus, io amo te!" Alcor: "E Maria? E Sayaka? E la sospensione dell'incredulità, che qui si è suicidata?"


    Però Kehos, il figlio del comandante supremo veghiano, ammazza il padre, Yros di Archen, a tradimento, dando la colpa a Duke Fleed: infatti odia Actarus fino al punto da arrivare a queste azioni. "Se ci arrendiamo ai terrestri, loro ci ammazzeranno" dice Kehos ai veghiani "Quindi useremo il Vegatron (lasernium in francese) che ci rimane sull'Hydragon e ammazzeremo Goldrake e Duke Fleed. Poi ci riprendiamo il Vegatron sulla Terra." Ma un bambino veghiano, Kasior, il figlio di Argaia, la sorella di Kehos, ha visto tutto di nascosto: sa che suo zio Kehos ha ammazzato il comandante Yros.

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    Argaia, col figlio Kasior, riconosce il fratello Kehos come nuovo comandante di Vega. Questi veghiani sono rappresentati come degli alieni qualunque.



    COMMENTO

    E' veramente tremendo come Actarus sia visto qui come un criminale e i veghiani come delle vittime, cambiando completamente la narrazione e la sua stessa morale. Per esempio, il comandante delle forze di Vega, Yros di Archen, si mette ad accusare Duke Fleed in questo modo: "Il sanguinario, il demone di Fleed, il distruttore di Vega" Questi sono i modi con cui ti chiamano. Spero che ti piacciano" Questa frase è stata detta dalla stessa persona che ha ri-attaccato Fleed e ha aggredito Tokyo ammazzando diverse persone e provocando devastazioni varie. Come dire: "Ma senti da che pulpito viene la predica". Ciononostante, si mette a fare delle lezioni di morale. =_= E' veramente disgustoso vederlo fare la vittima. E lo è anche vedere i Veghiani che fanno le vittime: "Il demone di Fleed" lo chiamano, senza mai tenere conto del fatto che il pianeta Fleed l'avevano attaccato loro, quindi hanno cominciato loro. Actarus ha fatto solo l'imperdonabile peccato di resistere contro la loro invasione e il loro sterminio. E poi: "il distruttore di Vega". E' stato Vega ad attaccare la Terra e a provocare la difesa di Goldrake. Posso dirvi che queste autogiustificazioni da parte di delinquenti veri e propri mi fa parecchio schifo e ribrezzo? Il colpevole che fa l'innocente e la vittima: davvero, non c'è niente al mondo di più disgustoso di questo. Però è una cosa che i colpevoli reali fanno spesso. E' raro vederne qualcuno che ammetta la sua colpa.

    Inoltre, Maria dice chiaramente che Naida era "la donna della vita di Duke Fleed". Cioè, stai parlando della tizia che l'ha fracassato di bastonate, l'ha ridotto ad un'ameba e poi si è suicidata fregandosene delle sue suppliche? Ci sarebbe parecchio da dire su di lei, ma ne abbiamo già parlato. "Donna della vita di Duke Fleed" un corno. Inoltre, se io avessi una "donna della mia vita" che si comporta così, andrei a vivere in un'isola deserta infestata dagli orsi, piuttosto che stare ancora un secondo insieme a quella pazza. Sul serio. Starei meglio lì. =_=

    Il dialogo "tra i fiori" tra Alcor e Venusia è come minimo disturbante. Alcor dice che è sempre stato geloso di Actarus (bell'amico), mentre invece nella serie classica l'ha sempre visto come un amico: la gelosia c'era solo nei primi due episodi, per poi lasciare spazio a una vera e profonda amicizia. Quindi questo è un Alcor come se lo immagina Dorison, ma non è quello vero. Come pure Venusia: come cavolo fa ad immaginare Actarus come un fratello maggiore? O addirittura come un fratellino da trattare con affetto all'inizio della serie classica? Ma quando mai? Qui Dorison sbarella completamente, mostrando di non aver capito niente, nè dei personaggi, nè della storia, nè della sua logica interna. L'originale Venusia è sempre stata innamorata di Actarus e questo amore è sempre stato ricambiato. Cambiare questo significa snaturare i personaggi. In tutta questa analisi avrò detto almeno trenta volte la parola "snaturare"...e con ragione. =_=

    CAPITOLO 10: NESSUNA PACE, NESSUN COMPROMESSO

    TRAMA

    Ad un certo punto, il Fujiama erutta. I militari aspettano l'arrivo dei veghiani, che atterrano in pace. Il generale Ota, come da accordi, riceve da Actarus il suo casco e Goldrake.

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    "Avete fatto una buona scelta a dare Goldrake a noi militari cattivi!" "Lo spero, generale." C'è qualcuno che ci crede a una scena così inverosimile?


    I veghiani però, all'improvviso, attaccano a sorpresa, guidati da Kehos, che guida il mostro Hydragon, insieme alla sorella Argaia e al figlio di lei, Kasior. Il mostro è vicino al Fuji eruttato, per estrarre il Vegatron. Actarus parte a bordo di Goldrake: il robot sale sul Goldrake 2. Duke Fleed dice ad Alcor di lasciar cadere Goldrake: vuole portare con lui il mostro nella lava e così suicidarsi. Alcor, all'inizio, non vuole farlo, ma Actarus lo convince, dicendogli di pensare a Venusia. Goldrake, cadendo, trascina nella lava il mostro con sè, ma, alla fine, il ragazzo veghiano Kasior dice la verità circa la morte del comandante Yros di Archen, accusando Kasior davanti ad Argaia. Lo sentono anche Actarus e tutti gli altri veghiani via radio. Argaia manda suo figlio Kasior, attraverso una capsula, a Goldrake, poi, con la testa del mostro, che è al suo comando, distrugge l'altra testa del mostro, che è guidata dal fratello malvagio Kehos. Il mostro esplode e Goldrake, in mezzo alla lava, è in difficoltà nel risalire. Ma Maria (dopo aver bevuto un pò al bar da sola, e dopo aver sentito la notizia dalla TV), salva Actarus con la Trivella Spaziale. "Brutto idiota, meno male che io sono un tipo sentimentale!" dice lei. Alcor, intanto, atterra male col Goldrake 2, ma arriva Venusia, che lo salva a bordo di una moto, e gli dice che lo ama. Però Kehos, nonostante il tentativo della sorella Argaia di ucciderlo, sopravvive e torna alla base volante. Vuole fare un attacco kamikaze con tutti i veghiani, per distruggere Goldrake e il Giappone. Ma gli altri soldati veghiani, che avevano capito che aveva ucciso lui il comandante Yros di Archen, che era anche suo padre, si ribellano: si tolgono i cappucci e lo ammazzano. Poi si suicidano tutti: se no, l'attacco, che non può essere fermato, provocherebbe la fine sia del Giappone che dell'unico veghiano sopravvissuto, il ragazzo Kasior. Actarus ringrazia Maria per averla salvata, ma lei gli dice che l'ha fatto solo perchè era suo fratello. "Tutti i veghiani meritano la morte" dice lei. "Anche lui?" le chiede Actarus, indicando il giovane Kasior. Il ragazzo non può parlare perchè è sotto shock.

    COMMENTO

    Come direbbe Darth Vader, il richiamo all'immigrazione è forte in questa storia. Infatti, il luogo dove accogliere i veghiani somiglia ad un campo profughi. Dorison la butta anche in politica quindi, tirando fuori anche la faccenda dell'immigrazione, usando Goldrake per sostenere la sua tesi. L'argomento è sempre "l'accoglienza indiscriminata a chiunque". Anche a chi ti ha appena distrutto la capitale di Tokyo e ha minacciato di far mandare via tutti i giapponesi dal Giappone entro una settimana. Qui cadiamo veramente nel ridicolo e nell'inverosimile, pur di sostenere la tesi sinistrorsa di Dorison.

    Actarus, perchè lo faccia cadere nella lava con Goldrake, ricorda ad Alcor di "Venusia che lui ama". E' incredibile sia la noncuranza di Actarus verso Venusia e viceversa, come pure quella tra Alcor e Maria. Altro stravolgimento. Gli autori non hanno capito niente di Goldrake.

    Maria che si mette a bere al bar mentre suo fratello va a combattere è una comica. A questo punto crediamo anche all'asino che vola.

    E' allucinante il fatto che tutti i Veghiani alla fine si facciano il suicidio di massa. Come pure il fatto che l'unico sopravvissuto veghiano sia un dolce puttino con gli occhioni alla Candy Candy. Questa storia sembra una presa in giro di Goldrake: e in parte lo è, ma è soprattutto una visione di parte di un autore che non ha voluto minimamente prendere in considerazione la storia originale.

    CONCLUSIONE: UN BAMBINO

    TRAMA

    E' finita: l'esercito e il Governo lasciano stare Goldrake e gli altri. L'astronave di Vega, che era atterrata senza fare danni ed era senza più veghiani sopravvissuti, diventerà un Santuario della Pace. Al ranch si festeggia: Kasior, il piccolo veghiano, è con Actarus e Maria. Nasce il figlio di Venusia e Alcor. Duke Fleed si è messo una giacchetta anni '90.

    COMMENTO FINALE

    Non c'è molto da dire: tutta questa storia è un delirio. Dorison usa i personaggi di Goldrake, cambiando loro sia la personalità che le relazioni, capovolgendo anche la logica della storia. Goldrake, da oppresso, diventa oppressore e i veghiani, da oppressori, diventano oppressi. Inoltre, inserisce la storia in un contesto realistico che la appesantisce ancora di più: Mette anche dei messaggi politici di sinistra (ma è come dire messaggi politically correct: ormai non si ammettono altri modi di pensare):

    - l'immigrazione: accettazione indiscriminata verso tutti (i veghiani, in questo caso)
    - l'accettazione del diverso (i veghiani, of course): non conta che il diverso sia cattivo o meno. Il fatto stesso che sia "diverso" lo qualifica automaticamente - e stupidamente - come "buono". Tutte balle: per esempio, chi la pensa in modo diverso dal politically correct non viene accettato. E già questo smaschera l'inganno del "rispetto del diverso".
    - l'eroe è in realtà un delinquente e il delinquente è in realtà un eroe: il capovolgimento dei concetti di bene e male.
    - basta un pò di dialogo (Rigel che dà l'acqua agli americani, Actarus che va a parlare coi veghiani) e non ci saranno più guerre, nè terremoti, nè inondazioni, nè malattie, nè morte. Il dialogo come toccasana universale e salvatore supremo dell'umanità. E' un'assurdità, ma si continua sempre a pensarlo.

    La serie originale di Goldrake, invece, parlava di valori positivi: il coraggio, l'amore, il sacrificio, l'altruismo, la difficoltà della situazione in cui ci si trova, la guerra e le sue atrocità, la speranza, la quotidianità, la comprensione. Soprattutto la speranza. Il Goldrake di Dorison ha poca speranza: i personaggi hanno tutti un aspetto rassegnato, invecchiato, cinico, triste, arrabbiato, cupo. Gli stessi colori sono cupi, totalmente diversi da quelli luminosi del Goldrake vero. La psicologia dei personaggi, oltre ad essere stata alterata, è piuttosto monocorde. Actarus è anonimo, come pure lo sono tutti gli altri: parlano per stereotipi, non dicono mai qualcosa di vero. Inoltre, si accusano a vicenda: c'è poco amore tra di loro. Sono vecchi, rassegnati, arrabbiati. Sembra di leggere un fumetto comunista stile "Cani sciolti" della Bonelli: non hanno nulla a che vedere con Goldrake. Il voto finale è zero.

    (Fine)
     
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