GOLDRAKE - ANALISI DI SUZI

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    IL FIORE ROSSO DI FLEED
    (Aka I Hana / Fiore rosso)


    Articolo di Suzi, da Planet Dizer

    Nota di Gerdha:
    Suzi, grande fan e conoscitrice di Ufo Robot Grendizer, vive ora in Australia, ma vide l'anime nella versione araba (VA) quando originariamente venne trasmesso nei paesi del Medio Oriente a inizio anni '80. Suzi faceva parte del forum francese di DJInspace nello stesso periodo in cui lo frequentavo anch'io, e per molti anni ha partecipato anche a un forum arabo specializzato, Kaizuland. Ora Suzi ha aperto un proprio blog in arabo e inglese, Planet Dizer, in cui pubblica analisi e approfondimenti dell'anime. Sono felice di poter condividere qui, dietro sua esplicita autorizzazione anche alla traduzione in italiano, questa sua interessantissima analisi sul possibile significato del fiore rosso in ep72. Ringrazio Joe7 per la traduzione in italiano.

    Versione originale inglese: copyright © Suzi 2020, All Rights Reserved
    Versione italiana: copyright © Gerdha & Joe7 2020, All Rights Reserved

    ---------------------------------------------------------------------

    Il fiore rosso di Fleed è apparso nell'ep72, nel flashback del lago dove Duke Fleed era in gita in barca con Rubina, la figlia di Re Vega.


    È degno di nota il fatto che il doppiaggio arabo dell'ep72 di Grendizer tradusse erroneamente il termine giapponese usato per descrivere questo fiore (赤 い 花, "aka i hana" che letteralmente significa "fiore rosso") in una rosa rossa, alludendo quindi alla presenza di sentimenti d'amore da parte di Duke verso Rubina, che invece i dialoghi e l'intonazione originali del doppiatore giapponese di Duke Fleed, Kei Tomiyama, negano. Secondo i dialoghi giapponesi originali forniti da Gerdha per quella scena della barca, sembra che Duke sia stato appena salvato da una situazione imbarazzante grazie alla presenza di quel fiore rosso nel lago:

    A8 A9


    (Pianeta Fleed, 8 anni prima. Duke Fleed e Rubina sono a bordo di una piccola barca su un lago con grandi fiori rossi che crescono sulla riva)
    Rubina: Duke, sai perchè mio padre mi ha mandata al Pianeta Fleed?
    Duke Fleed: Il Grande Re Vega? Chissà?
    Rubina: Ha detto che era per farmi tua moglie.
    Duke Fleed: (stupito) Ma non è possibile!
    Rubina: (preoccupata) Non è possibile?! Allora tu non mi vuoi bene, vero, Duke?
    Duke Fleed: (imbarazzato) Non volevo mica dire questo, Rubina...!
    Rubina: Allora, che cosa pensi di me?
    Duke Fleed: (ancora più imbarazzato) C...cioè...(lascia sospesa la frase e si volta a destra. Solo dopo alcuni secondi, mentre la barca naviga a distanza, risponde) Tu sei così bella come quel fiore...

    Fu Rubina, quando incontrò Duke per la prima volta nel campo di fiori nanohana sulla Terra, che chiamò specificamente quel fiore Fleediano col nome di "fiore rosso", e alla sua morte chiese che Duke chiamasse col suo nome il primo fiore rosso che sarebbe sbocciato sul pianeta Fleed.

    A6 A7


    (Rubina si riprende e guarda Duke Fleed, il cui volto può vedere per la prima volta, essendosi tolto il casco. E’ inginocchiato accanto a lei)
    Rubina: Duke.. (le prende le mani) La base delle Forze Alleate di Vega si trova dall’altra parte della Luna…
    Duke Fleed: (un po’ sorpreso) Perché dici a me una cosa simile?
    Rubina: Perché volevo che mi credessi almeno tu...
    Duke Fleed: Sono venuto così proprio perché ti credo, lo sai, Rubina?
    Rubina: Sì.
    Duke Fleed: Tieni duro, Rubina.
    Rubina: Duke, voglio chiederti una cosa.
    Duke Fleed: Che cosa?
    Rubina: Quando tornerà il verde nel pianeta Fleed, il primo fiore rosso che sboccerà, puoi chiamarlo Rubina?
    Duke Fleed: Il fiore rosso?
    Rubina: Sì. Quello sarò io. (vede due uccelli che volano nel cielo) Ogni volta che viene la primavera, sboccerò e tornerò da te.
    (Venusia sta osservando la scena; è di fronte a Rubina ma dietro a Duke Fleed, la cui voce inizia a diventare emozionata, incrinata)
    Duke Fleed: No, non devi morire! (Venusia si volta e si appoggia sul Delfino Spaziale con un’espressione dolorosa) Torniamo insieme al pianeta Fleed! Torniamoci insieme!
    Rubina: (con una smorfia di dolore) Duke, io non morirò. Diventerò un fiore rosso, e starò per sempre accanto a te …
    Duke Fleed: Rubina!
    (Proprio in quel momento, Zuril, ferito, appare dietro a Duke Fleed, al lato opposto del Delfino Spaziale, così Venusia non può vederlo. Zuril ha in mano una pistola ed è pronto a sparare a Duke Fleed. Alcor e Maria si sono messi vicino alla Trivella Spaziale, a destra di Duke Fleed. Alcor sta osservando Maria, che ha chiuso gli occhi così da non poter notare il Ministro delle Scienze, ma all’improvviso Alcor alza la testa in tempo per osservare la scena. Alcor estrae la pistola e spara in direzione di Zuril)
    Alcor: Duke Fleed, attenzione!
    (Zuril è colpito da Alcor e cade a terra morto, proprio nel momento in cui Rubina chiude definitivamente gli occhi)

    È un fatto noto che gli autori di storie prendono ispirazione dal loro ambiente culturale, religioso e sociale per trasmettere dei messaggi, e gli autori di Goldrake non fanno eccezione. Così ho deciso di fare delle indagini e vedere se questo "fiore rosso fleediano" ha un significato ulteriore nella storia, oltre a quello, abbastanza ovvio, della bellezza. Questo fiore, come suggerito dai dialoghi, dovrebbe rappresentare la bellezza di Rubina: ma il suo significato sarebbe limitato solo a quello? O c'è dell'altro legato a Rubina? Vorrei aggiungere che una discussione simile, sulla natura di questo fiore, ha avuto luogo nel 2011 in uno dei miei articoli su Goldrake a Kaizuland (un forum arabo di cui io ero un membro attivo), tra me e un altro membro del forum, che aveva pensato che quel fiore somigliasse molto ai gigli rossi delle calle, che significano "passione intensa": quindi potrebbe indicare che Duke avesse un amore e una passione intensi verso Rubina. Ma non ne ero convinta.


    Pertanto volli provare a chiedere a Gerdha e alla sua parente giapponese a proposito di quel fiore nel 2011, e loro mi hanno gentilmente spiegato che il fiore rosso fleediano somigliava molto ai fiori bianchi primaverili che crescevano nelle paludi mentre la neve si scioglieva, chiamati Mizubasho (水 芭蕉).


    Personalmente, tuttavia, ho deciso di indagare ulteriormente sui due fiori sopra citati e di correggere le eventuali idee sbagliate che potevo avere su di loro. Ho scoperto che i gigli di calle, conosciuti come ornadakaiu (オ ラ ン ダ カ イ ウ) in Giappone, non erano nativi e non erano conosciuti in Giappone negli anni Settanta, quando fu prodotto Goldrake. Quindi è improbabile che siano stati usati come ispirazione per il fiore rosso fleediano. Il Mizubasho cresce nelle paludi e negli acquitrini che derivano dallo scioglimento delle nevi; è piuttosto popolare in Giappone, tanto che i giapponesi si riuniscono nelle zone dove fiorisce in primavera per godersi la sua bellezza, proprio come fanno coi ciliegi in fiore. È degno di nota che il Mizubasho appartiene alla stessa famiglia dei Symplocarpus che crescono in Nordamerica. Però, a differenza dei suoi cugini americani - che fioriscono con colori diversi come il bianco, il giallo e il rosso e hanno un cattivo odore - il Mizubasho è sempre bianco e non ha un cattivo odore. Guardando sia il Mizubasho che il fiore rosso fleediano, si nota una somiglianza assolutamente sorprendente, a parte il colore.


    Non sono riuscita a trovare alcun simbolismo specifico per questo fiore nella cultura giapponese, oltre alla pura bellezza. Però mi ero chiesta se il colore rosso del fiore, dato dai produttori di Goldrake, avesse un significato diverso dal somigliare semplicemente al colore dei capelli di Rubina. Ho fatto un'ulteriore ricerca sui fiori giapponesi e ho scoperto che il colore rosso nei fiori non sempre simboleggia l'amore. In effetti, esiste un interessante fiore rosso giapponese che simboleggia la separazione e la morte eterna. Questo fiore si chiama Higanbana 彼岸花 ed è noto come "Giglio ragno rosso" (Lycoris Radiata).


    L'Higanbana è stato introdotto in Giappone dalla Cina molti secoli fa. Questa pianta ha un'abitudine molto interessante: infatti, i suoi fiori e le sue foglie non coesistono mai, perchè le foglie muoiono prima che i fiori sboccino in autunno, e i fiori appassiscono completamente prima che le foglie germoglino di nuovo. La leggenda cinese originale che spiega questo fenomeno è questa: la dea Amaterasu incaricò due elfi, Manju e Saka, di vegliare su questo fiore. Manju fu incaricato di vegliare solo sul fiore e Saka solo sulle foglie. Tuttavia, un giorno si ribellarono a questo incarico e si incontrarono. Si innamorarono subito l'uno dell'altra, ma questo fece infuriare la dea. Così li maledisse spietatamente con la separazione eterna. Quando alla fine morirono e si incontrarono nell'aldilà, si promisero di incontrarsi di nuovo dopo la reincarnazione, ma non lo fecero mai. Quindi questo fiore è anche chiamato coi nomi dei due amanti separati, Manjushage, o Manjusaka: infatti è un fiore che simboleggia la morte e la separazione eterna. Spesso lo si mette intorno ai cimiteri per impedire ai piccoli animali spazzini di scavare sui corpi dei morti (è una pianta velenosa). Nella religione buddista è il fiore che guida i morti attraverso l'inferno fino alla loro reincarnazione, quindi è anche conosciuto come il "Fiore dell'inferno" (jigokubana 地獄 花) ed è venerato in una festa buddista in cui le tombe vengono pulite intorno all'Equinozio d'autunno (22 Settembre), che è il periodo in cui questo fiore sboccia. Un'altra leggenda interessante, associata a questo fiore, afferma che gli Higanbana cresceranno nell'ultimo posto in cui si è salutata una persona che morirà poco dopo.

    In molti modi, trovo che le leggende associate a questo fiore abbiano ispirato gli autori di Goldrake a rendere il suo colore rosso al fiore Fleediano che somigliava al Mizubasho. Rubina, simboleggiata da questo fiore rosso Fleediano, morì e rimase eternamente separata dall'uomo che amava. Suo padre non ha mai approvato la loro relazione e ha tentato di separarli a tutti i costi proprio come la dea nella leggenda di Manju e Saka. La sua richiesta a Duke Fleed di nominare il primo fiore rosso Fleediano dopo la sua morte è indicativa della leggenda che afferma che l'Higanbana cresce dove una persona morente dice addio. Inoltre, è lecito chiedersi se quel fiore rosso Fleediano fiorirà davvero sul pianeta Fleed. Sappiamo che il pianeta Fleed era inquinato dalle radiazioni e che si stava rigenerando al momento dell'episodio 72. Ma sappiamo anche che alcune specie possono essere eternamente perse a causa delle radiazioni e non si riprenderanno mai più. Questo fiore rosso sboccerà mai di nuovo sul pianeta Fleed? Nessuno può rispondere a questa domanda, perché la serie si è conclusa con l'arrivo dei reali Fleediani sul loro pianeta, senza continuare.

    In sintesi, penso che il fiore rosso Fleediano che simboleggiava Rubina (come suggerito dal discorso di Duke citato sopra), abbia il significato di bellezza, morte e separazione eterna, non di amore o passione. È il fiore della bellezza, ma anche della separazione eterna e della morte.

    Suzi

    Edited by joe 7 - 9/1/2022, 22:47
     
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    LA PRIMULA SILVESTRE GIAPPONESE
    (Primula Sieboldii / Sakurasou)

    Traduzione dell'articolo di Suzi, amica di Gerdha e anche una delle più grandi esperte di Grendizer al mondo. L'originale potete leggerlo sul suo sito Grendizer Land. Il nome ufficiale del fiore in questione è Primula Sieboldii, detta in Giappone Sakurasou (桜 草 さくらそう サクラソ)

    VTS-05-1-41991


    Nell'ep22 di Goldrake, Actarus indica un bellissimo fiore a Mizar, e dice che è un simbolo di vero coraggio: infatti, emerge dalla fredda neve bianca coi suoi petali viola, brillanti e vistosi. Ho faticato molto a identificare questo fiore, ma la mia carissima amica Gerdha e la sua parente acquisita giapponese sono venute in soccorso, spiegandomi che è il fiore Sakurasou. E' la primula dei fiori di ciliegio, il primo fiore di ciliegio che fiorisce nell'anno, anche in piena neve. Sakurasou è il suo nome giapponese. Non c'è da stupirsi che io abbia fatto una bella fatica ad identificare questo fiore, perchè è sconosciuto al di fuori del Giappone ed è stato riscoperto solo di recente dai giardinieri occidentali interessati. Si tratta di un fiore originario delle foreste e dei boschi del Giappone per secoli, sin dall'era Edo (che equivale grossomodo al 1600-1800).

    A2


    Il nome "Sakurasou" indica il suo periodo di fioritura e la sua stretta somiglianza coi fiori di ciliegio (appunto "sakura" in giapponese).

    A3
    fiori di ciliegio


    Questi fiori spuntano sulla terra all'inizio della primavera, sotto forma di ciuffi, proprio come i fiori dell'albero di ciliegio. Il suo nome in Kanji è scritto così: 桜 草 e il primo ideogramma, , significa "ciliegio", mentre l'altro, , significa "erba, pascolo". Quindi "Sakurasou" significa "l'erba dei fiori di ciliegio" ed è una pianta nota per usi medicinali. Fiorisce da fine febbraio-inizio marzo fino alla fine di maggio. E' uno dei primi fiori primaverili che illuminano gli ultimi, grigi, residui dell'inverno. Inoltre, l'ep22 fu trasmesso in Giappone proprio il 29 Febbraio del 1976, cioè durante il periodo di fioritura del Sakurasou. Questo fiore ha molte varietà: bianco, rosa, malva, viola. Oltre al Giappone, si trova anche in Cina, in Corea e in Russia.

    Il significato di questo fiore mi lasciava perplessa. Nella maggior parte dei siti web si dice che il Sakurasou simboleggia il desiderio, la disperazione e l'amore duraturo. Oppure la giovinezza, l'amore giovanile, la grazia, probabilmente a causa dalle origini latine del nome "primula" che significa "primo fiore". La parente giapponese di Gerdha, invece, ha detto che simboleggia l'inizio della giovinezza e della tristezza: cioè il primo amore e la scoperta del proprio destino.

    Eppure nessuna di queste affermazioni suggerisce che questo fiore simboleggi il coraggio, come accennato nell'ep22, che ha come titolo originale "Il coraggio di un fiore". Tuttavia, tutti questi significati sono nascosti negli eventi dell'episodio e, a loro volta, dimostrano il "coraggio" di questo fiore che ha ispirato Actarus due volte nell'episodio. La giovinezza di Banta, combinata con il suo desiderio e il suo amore disperato per Venusia, gli fa sfidare Actarus. E Actarus avverte tristezza mentre suona la chitarra, ricordando l'amore duraturo del pianeta, la sua terra natale.

    A4


    Actarus non risponde alla provocazione di Banta, anche quando lui gli getta la neve in faccia. Rimane sereno e rifiuta di affrontare Banta, e non solo fisicamente, ma anche a parole, e continua a suonare la chitarra.

    A5


    Solo quando Mizar si arrabbia contro Actarus per non aver combattuto contro Banta e si allontana, Actarus, stupito per la sua reazione, nota il Sakurasou nella neve. È stato un momento di scoperta e di riflessione su ciò che aveva capito da quella piccola bellezza. Si avvicina al fiore, ipnotizzato e sopraffatto dai propri pensieri. La voce di Alcor lo sorprende, come se si fosse appena svegliato da un sonno profondo, ma non risponde alla domanda dell'amico.

    A6


    Successivamente, Duke Fleed ricorda quel fiore durante il combattimento contro il mostro di Vega. Ispirato dal coraggio dl fiore, insiste nel combattimento finché non trova il momento giusto per andare sottoterra, per poi emergere dalla neve dietro il mostro, proprio come il Sakurasou, e sferrare poi il colpo mortale con l' Alabarda Spaziale. Alla fine, Actarus spiega a Mizar il vero significato del coraggio del fiore. Dice che il vero coraggio è qualcosa di simile a ciò che fa questa pianta: era rimasta dormiente nel terreno, fino al momento giusto in cui ha trovato la forza di spuntare facendosi strada attraverso la neve per emergere con dei bellissimi fiori.

    A7


    Il Sakurasou, infatti, richiede una particolare combinazione di fattori ambientali adatti per crescere: il tipo di terreno, il clima fresco, il grado di ombra, ecc. Senza questi fattori non fiorirebbe. In un certo senso, il vero coraggio è come il Sakurasou in molti modi. Non si tratta di impegnarsi in conflitti fisici o verbali con gli altri per mettersi alla prova, ma piuttosto di combattere contro le proprie avversità e sfide interne, mentre si esplorano le opportunità per crescere ed evolversi come essere umano e persona, emergendo alla fine con bellezza e grazia, proprio come il Sakurasou.

    A8



    Edited by joe 7 - 2/6/2021, 19:31
     
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    LA NANOHANA
    (Fiore del campo)
    Traduzione dell'articolo di Suzi, amica di Gerdha e anche una delle più grandi esperte di Grendizer al mondo. L'originale potete leggerlo sul suo sito, Grendizer Land (usate il traduttore automatico, è in arabo)

    N1


    La Nanohana (菜 の 花) è il fiore della vita, della speranza, del nuovo inizio. Letteralmente, "Nanohana" significa "fiore vegetale". E' anche conosciuto come "fiore del campo". E' una pianta usata anche nella cucina giapponese: infatti da essa vengono prodotti dei dolci, durante la sua stagione di fioritura. Questo fiore è conosciuto in altre culture con il nome di "Fiore di colza", e dai suoi semi si estrae un olio. Questo fiore appartiene alla stessa famiglia dei broccoli. Sbocciano in vasti campi e fioriscono in primavera da fine marzo a fine maggio in Giappone. Nella sua stagione di fioritura si fa una grande festa: la gente cammina tra i suoi campi, godendosi la sua bellezza e la gioia del suo colore che porta gioia e allegria nell'animo. Con questo fiore adornano le loro case e negozi. Forse la più famosa di queste celebrazioni è quella che si svolge nella terza settimana di maggio, nella città di Yokohama, nella prefettura di Uomurai.

    N2


    Questo bel fiore è apparso nell'episodio 72 di Goldrake: erano i fiori del campo in cui Rubina incontrò sulla Terra Duke Fleed, dandogli una grande notizia: il suo pianeta natale, Fleed, distrutto dal Vegatron, è tornato in vita.

    N3


    Vale anche la pena di notare che la Nanohana assorbe le radiazioni atomiche, proprio come la pianta di girasole: così tanti campi di Nanohana sono stati piantati a Hiroshima e Nagasaki, così come intorno alla centrale atomica di Fukushima, che era distrutta dallo tsunami che aveva colpito il Giappone nel marzo 2011. Quindi, il significato simbolico di questo fiore è significativo. Infatti, è come se il campo di fiori Nanohana, che simboleggia la buona notizia della primavera e del suo risveglio, annunciasse con la sua presenza il risveglio del pianeta Fleed, dopo aver assorbito la radiazione tossica di Vegatron.

    N8


    Inoltre, gli episodi settimanali di Goldrake in Giappone coincidevano con le stagioni e il momento dell'anno, ad eccezione dell'episodio 72, che fu mostrato il 13 febbraio 1977. Infatti a Febbraio la Nanohana non fiorisce: quindi gli eventi dell'episodio 72 sono avvenuti nella primavera successiva, a Marzo/Aprile, quando la Nanohana inizia a fiorire. Inoltre, il titolo originale dell'ep72 è "La stella della patria lontana" (は る か な る 故 郷 の 星): infatti l'essenza dell'ep72 non riguarda Rubina, ma la notizia del pianeta Fleed e il suo ritorno in vita. E non perdiamo di vista anche un fatto importante: nell'ep71, quello precedente, Marcus (Morus nell'originale) ha curato la ferita mortale di Duke Fleed, dandogli la possibilità di vivere senza più alcun timore degli effetti nocivi della radiazioni Vegatron sul suo braccio. Vale anche la pena notare che il fiore Nanohana è apparso anche alla fine dell'ep74, quando Goldrake ha lasciato la Terra.

    N9


    Inoltre, nel primo capitolo di "Dynamic Heroes" si vede che i semi che Mizar aveva dato a Duke Fleed nell'ep74 per piantarli sul suo pianeta erano proprio i semi dei fiori Nanohana.

    N10


    E questa è un'indicazione che il pianeta Fleed stava davvero per rigenerarsi dalle radiazioni Vegatron e questi bellissimi fiori terrestri aiuteranno il pianeta ad assorbire le radiazioni rimaste e completare così il ritorno alla vita di Fleed. Il fiore Nanohana, infatti, come abbiamo detto, è il fiore della vita, della speranza e del nuovo inizio. Si veda l'approfondimento qui

    Edited by joe 7 - 2/6/2021, 19:27
     
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    GIGLIO
    (Yuri)

    Traduzione dell'articolo di Suzi, amica di Gerdha e anche una delle più grandi esperte di Grendizer al mondo. L'originale potete leggerlo sul suo sito, Grendizer Land. E' in arabo, quindi dovete usare Google Translate o comunque un programma di traduzione.

    G1


    I gigli sono fiori di grande bellezza, diffusi in quasi tutto il mondo: la loro varietà è enorme e sono apprezzati sin dai tempi antichi. I significati di questi fiori sono molteplici: bellezza, purezza, virtù, femminilità, amore, dignità, grandezza. Esprimono anche la tristezza. Quando è bianco, simboleggia castità, tranquillità, pace.

    Tra i greci e i romani, la sposa era adornata con una corona di gigli bianchi, augurio di vita felice allietata dalle nascite. I romani foderavano anche i cuscini e i copriletti con fiori di giglio. Nel cristianesimo, il giglio bianco simboleggia la Madre di Dio, Maria, che è immacolata, cioè senza peccato. Nell'età vittoriana era uso nascondere le emozioni e i sentimenti, che venivano quindi espressi coi fiori. Se un uomo regalava un giglio bianco a una donna, questo significava che lui la amava.

    Inoltre, siccome la bellezza del giglio ad un certo punto appassisce e il fiore muore, il giglio è anche simbolo del passaggio dalla vita alla morte, del passaggio sereno dell'anima in un altro mondo. Esprime anche la tristezza della separazione da una persona cara: per questo il giglio è stato utilizzato nei funerali e nella decorazione di tombe, per esprimere la tristezza e il dolore del distacco.

    In Giappone, il giglio è chiamato "yuri" ed è preso in prestito dal verbo "oscillare", facendo riferimento al vento che li fa muovere. Fiorisce in estate a giugno-luglio, secondo la stagione.

    La mia amica Gerdha, attraverso la sua parente giapponese (la cui madre è esperta di floricultura locale), ha individuato i vari tipi di gigli comparsi su Goldrake e che avevo analizzato.

    IL GIGLIO DELLA SIGLA

    Nella sigla conclusiva, appare Actarus con in mano un giglio bianco, con linee raggiate e dorate in mezzo ai petali e in più delle macchie rosse sparse, che rendono il fiore molto attraente. E' conosciuto come lilium auratum, cioè giglio di montagna (yamayuri in giapponese, scritto con questi caratteri: 山 百合). Si trova nell'isola centrale di Honshu. In Giappone, i gigli di montagna simboleggiano la purezza e l'amore semplice e sincero. Nella sigla giapponese, la scena di Actarus col giglio in mano è accompagnata dalle parole: "Anche per il fiore più piccolo". La frase completa è: "Perchè la Terra verde rifiorisca, anche per il fiore più piccolo, Duke Fleed avrebbe dovuto rischiare la vita". Un'altra traduzione, un pò diversa, è qui (presa dall'articolo sulle sigle giapponesi):

    Imakoso, Grendizer, (Ora lotta, Goldrake,)
    hikario tomose, (riporta la luce,)
    chikyu no midori no wakaba no tameni, (per le verdi foglie della Terra,)
    tadaichirin no hanano tameni, (per i fiori dell'unico cerchio,)
    Duke Fleed, wa inochio kakeru! (rischia la vita, Duke Fleed!)

    Il senso di base comunque è lo stesso. La scelta di questo fiore in questa scena ha un forte significato simbolico: mostra infatti la purezza d'animo di Duke Fleed e il suo forte amore per la Terra, per cui rischia la vita.

    G3



    IL GIGLIO DI STELLA (KAORI) E HAYASHI

    Abbiamo visto Hayashi nell'ep16 regalare alla sua fidanzata Stella (Kaori) un bouquet di gigli di montagna di diverso genere: sono detti lilium auratum kuchibeni. Anche questi fiori hanno lo stesso significato di purezza e amore sincero. Si distinguono dai precedenti fiori perchè le linee sui petali sono più scure e tendono ad essere più rosse, anzichè dorate. Gli eventi dell'ep16 si svolgono in inverno, mentre questi gigli fioriscono invece in estate. Inoltre, questo giglio è più raro del precedente. E non c'è dubbio che Hayashi li abbia comperati in un negozio, visto che non poteva di certo procurarseli, in quella stagione.

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    Questo indica l'intensità del suo amore per Stella: quindi non c'è da meravigliarsi che il loro amore abbia poi resistito al controllo mentale di Stella da parte di Vega.

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    IL GIGLIO DI MIDORI E HIROSHI

    C'è una terza volta in cui vediamo dei gigli, stavolta bianchi, in Goldrake: nell'ep44, alla tomba di Hiroshi, il fratello di Midori. Appartengono a un'altra specie di giglio: il lilium longiflorum, conosciuto come giglio a tromba o giglio pasquale. In giapponese è chiamato Teppo Yuri (テ ッ ポ ウ ユ リ). Anche in questo caso la presenza del giglio è coerente: il fiore mostra infatti il passaggio dalla vita alla morte e il passaggio sereno dell'anima in un altro mondo. Il giglio è un fiore funebre, anche se questo non è il suo primo significato. Il fiore preferito per i funerali in Giappone infatti è il tulipano.

    G6



    IL GIGLIO IN "MAZINGA CONTRO GOLDRAKE"

    Credo che un giglio sia apparso anche nel film Mazinga contro Goldrake. Infatti, lì abbiamo visto Venusia annusare il profumo di un ramo di giglio in mano, durante il suo picnic in riva al lago con Actarus. Come ho accennato in precedenza, uno dei significati dei gigli è l'amore, specialmente se è un uomo che li dà a una donna. Se pensiamo che Actarus abbia dato a Venusia quei gigli, è un altro segno con cui Nagai indica che i due si amano. Non posso essere certa che i fiori in questa scena siano davvero dei gigli, perché il disegno è poco chiaro: ma la forma generale suggerisce che lo siano.

    TenO56J


    Vale la pena ricordare che nella Mazinger Bible (come spiegato dal veterano Jarrah Al-Fraih, circa dieci anni fa al Kaisoland Forum) questo picnic era descritto come un appuntamento amoroso tra Actarus e Venusia1 (il termine "appuntamento" era indicato qui: デ ー ト). Qui sotto c'è la pagina della Mazinger Bible con la parola evidenziata.

    mazinger-bible-pic


    Quando vidi questo film per la prima volta, nonostante la sua traduzione scadente (e questo anni prima che conoscessi la Mazinger Bible), avevo intuito che quello era un incontro amoroso. Fui molto contenta poi nel leggere la conferma del mio sospetto. Vale anche la pena notare che questo film fu proiettato prima dell'episodio di Naida: e questo suggerisce che, quando Naida era venuta sulla Terra, il cuore di Actarus fosse già legato a Venusia.

    Per quanto riguarda l'interpretazione degli eventi e delle azioni di Actarus con Naida in quell'episodio, questa è un'altra storia. Ma qui ci godiamo solo il profumo dei gigli in Goldrake e i simboli che ho spiegato.

    ---------------------------
    1 Si veda anche qui.

    Edited by joe 7 - 2/6/2021, 19:28
     
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    BETULLA BIANCA
    (Shirakaba)

    Traduzione dell'articolo di Suzi, amica di Gerdha e anche una delle più grandi esperte di Grendizer al mondo. Potete leggere l'originale in inglese sul suo sito, Grendizer Land.

    Betulla1


    La betulla è un albero deciduo1 molto diffuso. Cresce principalmente nei climi freddi dell'emisfero settentrionale. In particolare, la betulla bianca giapponese (Betula platyphylla japonica) si trova in Siberia, in Corea, nella Cina settentrionale e ovviamente in Giappone. Cresce soprattutto nell'isola di Hokkaido e nelle regioni settentrionali, come pure nelle aree montuose-alpine di Honshu. La betulla bianca giapponese può raggiungere i 20 metri di altezza e i 12 metri di larghezza. E' ideale per la realizzazione di mobili e articoli di legno. In autunno, le sue larghe foglie verdi diventano giallo-dorate e in inverno cadono, mostrando i bei tronchi d'albero, tutti bianchi coi rami eleganti e snelli.

    Betulla2


    Il nome giapponese dell'albero è shirakaba: la sua scritta in kanji2 è 白樺. Il carattere si pronuncia “shira”, cioè "bianco" in giapponese; l'altro carattere, si pronuncia "kaba”. E questo carattere deriva dalla combinazione di due kanji il cui significato è “legno” e “bellezza”. Quindi, "shirakaba" significa, letteralmente, "il bellissimo legno bianco", una definizione perfetta per questo albero. In hiragana3 è scritto così: しらかば, mentre in katakana4 è scritto così: シラカバ. E, come tutti sappiamo, "Shirakaba" è il nome del ranch di cui sono comproprietari Procton (Genzo Umon) e Rigel (Danbei Makiba) nell'anime di Goldrake5.

    Betulla3
    L'insegna dice: "Ranch Shirakaba" o "Ranch Betulla Bianca". E' stata fatta in katakana, come vedete.


    E' curioso il fatto che la scritta sull'insegna sia composta in katakana, il carattere usato per le parole straniere. Visto che la betulla bianca è un albero giapponese, mi aspettavo che il nome fosse stato scritto in kanji o hiragana. Tuttavia, durante la ricerca sulle piante giapponesi, ho scoperto che è una cosa comune scrivere i nomi di piante e fiori in katakana, anche quando sono autoctoni. Si noti inoltre che anche il cancello e la stessa insegna sono stati realizzati usando il legno di betulla bianca!

    Betulla4


    Mi ero chiesta perchè il ranch avesse questo nome, ma, osservando l'anime, si vede che la risposta è semplice: tutta l'area del ranch è circondata da alberi di betulla bianca. Lo si vede in diversi episodi.

    Betulla5
    Ep13 e ep62


    Betulla8
    Ep24 e ep34


    Dai dialoghi e dai nomi di alcuni luoghi visti negli episodi dell'anime, si è dedotto che la posizione del Ranch Betulla Bianca (e del vicino Centro di Ricerche Spaziali) fosse a Sutama (attualmente noto come Hokuto), nell'estremo nord-ovest della Prefettura di Yamanashi vicino alle pendici sud-orientali del monte Yatsugatake. Tutta la zona, o almeno la maggior parte, è su un altopiano elevato ed è abbastanza boscosa con un clima alpino, da qui la presenza degli alberi di betulla bianca.

    Betulla9



    -------------------------------------------------------------
    1 deciduo: (da "deciduus", derivativo di "decidere" a sua volta derivativo di "cadere", col prefisso -de: in pratica è come dire "caduto da") è il termine con cui sono indicate le piante caducifoglie, cioè che perdono le foglie nella stagione sfavorevole (al contrario delle sempreverdi). Per essere precisi, sono le foglie ad essere decidue, mentre l'albero è caducifoglio.

    2 kanji: caratteri giapponesi di origine cinese.

    3 hiragana: sistema giapponese di scrittura sillabica, con caratteri arrotondati.

    4 katakana: sistema giapponese di scrittura sillabica, con caratteri spigolosi. E' usato spesso per le parole di origine straniera.

    5 Infatti, il termine italiano del ranch è "Betulla bianca". In altre traduzioni è chiamato "Rocket Ranch", che significa letteralmente "Ranch Razzo". E' la traduzione tipica dei volumi italiani di Goldrake della Marzocco, che in pratica ambientavano la storia in America.

    Edited by joe 7 - 2/6/2021, 19:29
     
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    NARCISO
    (Suisen)

    Traduzione dell'articolo di Suzi, amica di Gerdha e anche una delle più grandi esperte di Grendizer al mondo. Potete leggere l'originale in inglese sul suo sito, Grendizer Land.

    N1


    Nell'ep30 di Goldrake, dopo che il dottor Procton aveva scoperto che la ferita al Vegatron stava minacciando la vita di suo figlio adottivo Actarus (come se non fosse abbastanza anche la guerra contro le truppe di Vega), le sue lacrime cadono su un narciso giallo, in mezzo a un vaso di narcisi gialli e bianchi.

    N2


    La scelta dei narcisi per questa scena mi ha lasciata perplessa per diversi motivi, soprattutto perché questo episodio fu trasmesso per la prima volta in Giappone il 25 aprile 1976: significa che si era verso la fine della stagione dei narcisi. Infatti questi fiori, di solito, sono tra i primi che spuntano a fine inverno, annunciando l'arrivo della primavera: fioriscono abbondantemente a marzo. Alla fine di aprile (durante la trasmissione dell'episodio) la maggior parte dei narcisi è già sfiorita, lasciando solo delle foglie che sembrano erba cipollina. È come se il narciso, presente alla fine della sua stagione ma ancora fiorito, simboleggiasse Duke Fleed, che è sopravvissuto più a lungo del previsto, nonostante la sua ferita mortale, quando la subì sul pianeta Fleed. Come al solito, la mia curiosità mi ha spinta a fare delle ulteriori ricerche su questo fiore: anche perché il narciso è il logo del Cancer Council, un'organizzazione australiana che promuove il controllo del cancro e finanzia la ricerca medica e la cura di tutte le malattie cancerogene.

    download


    Pertanto, per quanto ne so, è un simbolo di speranza e di rinascita, non di morte. Nella mia ricerca, ho trovato alcune informazioni molto interessanti: i narcisi appartengono alla famiglia delle Amarillidacee, che è molto vasta, ha infatti 13.000 varietà e più di 50 specie. Il genere dei narcisi è chiamato Narcissus: quelli mostrati nell'ep30 appartengono, molto probabilmente, a una specie chiamata Narcissus Tazetta. Sono conosciuti anche con altri nomi: "giunchiglie" o "fanciulle gialle". Hanno avuto origine nelle regioni del Mediterraneo e da lì hanno raggiunto l'Asia e la Cina attraverso il commercio e la Via della Seta. Si pensa sia arrivato in Giappone dalla Cina tra il X e il XIII secolo, dove si è naturalizzato.

    N1


    Oggi i narcisi giapponesi fioriscono abbondantemente in primavera. Laggiù sono chiamati suisen e sono scritti così in caratteri kanji:

    水仙


    Il simbolo 水 significa "acqua" e 仙 significa "eremita, mago". Penso che questo sia dovuto al fatto che i narcisi crescono vicino all'acqua e che il suo nome sia legato alla mitologia greca. Infatti, il dio dei fiumi Cefiso aveva un figlio molto bello, chiamato appunto Narciso: un giorno, mentre Narciso stava camminando nel bosco, vide il suo riflesso sul fiume. Rimase così abbagliato dalla sua bellezza che non poté distogliere lo sguardo dalla sua immagine per giorni. Alla fine, divenne così stanco ed esausto che cadde nel fiume ed annegò. Dove Narciso era solito sedersi sulla riva del fiume, spuntarono dei bellissimi fiori che guardavano verso il fiume, proprio come lui: quindi Presero il suo nome. Nel mito, Narciso era l' "eremita" che sedeva sull'acqua, “stregato” dalla sua bellezza.

    mito-di-narciso-747x420


    Anche se dal termine "narciso" è originato il concetto di "narcisismo" nella psicologia, il significato e il simbolismo dei fiori di narciso nelle varie culture del mondo sono lontani da quelli, abituali, della presunzione e vanità. In epoca medievale era considerato un presagio di morte guardare un narciso e chinarsi. Inoltre, si riteneva che regalare un solo narciso portasse sfortuna: ecco perché preferivano regalare i narcisi in un bouquet con altri fiori. Tuttavia, al giorno d'oggi, nel mondo occidentale, i narcisi sono simbolo di speranza, gioia, felicità, rinascita, allegria, energia e vitalità. Regalare narcisi nel decimo anniversario di matrimonio simboleggia gioia, felicità e rinnovamento dei giuramenti d'amore. In Cina, i narcisi sono il simbolo della buona fortuna: si pensa che, se un narciso fiorisce nel proprio giardino il giorno di Capodanno, si avrà buona fortuna per il resto dell'anno. In Galles, i narcisi sono fiori nazionali: laggiù si dice che, se qualcuno vede il primo narciso della stagione, avrà ricchezza per i prossimi 12 mesi. In Giappone, i narcisi significano rispetto.

    Altri significati più antichi nella cultura occidentale includevano l'amore non corrisposto. Inoltre, i narcisi, dovendo combattere il freddo inverno per riuscire a fiorire, simboleggiavano il coraggio, la cavalleria, il superamento degli ostacoli, il successo. I narcisi gialli (che sono i più comuni), significano rinascita, speranza, forza, resistenza e superamento degli ostacoli. I narcisi bianchi simboleggiano la purezza, il desiderio di miglioramento, di allontanarsi dalla vanità e dall'egoismo. I rari narcisi viola sono quelli legati al mito di Narciso e simboleggiano l'egoismo, la vanità e l'ossessione per se stessi.

    N3


    Il vaso, nell'ep30, aveva narcisi gialli e bianchi: le lacrime di Procton cadono su un narciso giallo. Essendo il fiore che simboleggia la rinascita e la speranza (col sentimento paterno di Procton per Actarus), quella lacrima che cade sul fiore indica che queste speranze rischiano di appassire. Infatti, con la ferita al Vegatron, la morte si è insinuata furtivamente, minacciando la vita di suo figlio: lui non può fare altro che guardarlo impotente, mentre fa del suo meglio per sostenerlo e limitare il suo dolore usando i suoi strumenti. Il narciso giallo, però, simboleggia anche la resistenza e il superamento degli ostacoli, e fa riferimento al coraggio e alla forza di Actarus nel combattere contro la morte quando cadde sulla Terra con Goldrake anni prima. Inoltre, Actarus fa tutto il possibile per proteggere la Terra fino al suo ultimo respiro. I narcisi bianchi (che indicano la purezza e il desiderio di miglioramento) indicano il desiderio di Procton di distogliersi dal suo dolore e concentrare tutti i suoi sforzi per aiutare suo figlio il più possibile.

    N4


    L'ep30 si conclude con una canzone triste, "La ballata di Duke Fleed", che descrive la tragedia del pianeta Fleed e come questo ha traumatizzato dolorosamente Actarus/Duke Fleed. Il narciso è così un simbolo di speranza, coraggio, fermezza, rinascita, superamento del dolore e delle difficoltà.

    LA BALLATA DI DUKE FLEED ("DAISUKE NO BALLAD")

    Ecco il testo completo di una delle sigle originali, che è tra le più struggenti di Goldrake: "La ballata di Duke Fleed". In questa canzone, si esprime la tristezza di Actarus/Daisuke/Duke Fleed per la fine del suo pianeta e il suo desiderio che la Terra non faccia la stessa fine.


    Testi: Tatsuo Tamura
    Musica: Shunsuke Kikuchi
    Cantante: Isao Sasaki

    TESTO (traduzione in italiano)

    Una stella è scomparsa nel vasto universo,
    quella meravigliosa stella, Fleed.
    Il sole e il cielo, simili a quelli della Terra,
    sono svaniti nella notte oscura sotto le ali del diavolo.
    Daisuke, non dimenticare quel grande dolore,
    per rinascere come Duke Fleed,
    perchè non si ripeta la tragedia.
    Una stella è bruciata nel vasto universo,
    quella meravigliosa stella, Fleed,
    con l’erba verde simile a quella della Terra,
    è bruciata nelle fiamme rosse dell’inferno.
    Daisuke, non dimenticare quel grande dolore.
    Fatti forza, Duke Fleed,
    perchè non si ripeta questo dolore.
     
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    LA SIMBOLOGIA DI GOLDRAKE: IL CONIGLIO
    Traduzione dell'articolo di Suzi, amica di Gerdha e anche una delle più grandi esperte di Grendizer al mondo. Potete leggere l'articolo originale in inglese sul suo sito, Grendizer Land.

    c1


    In diverse culture, i conigli simboleggiano la fertilità e la fecondità. Invece, nella cultura giapponese questi simboli non ci sono: il significato simbolico del coniglio è più complicato e più profondo. Per prima cosa, il giapponese non fa distinzione tra coniglio e lepre: infatti, sono chiamati entrambi "usagi" 兎 (うさぎ), anche se sono soprattutto le lepri ad essere più diffuse nell'arcipelago giapponese (principalmente le isole di Honshu e Hokkaido). Inoltre, le lepri sono venerate nel folklore giapponese. Fisicamente, le lepri giapponesi sono più piccole delle nostre lepri: quindi assomigliano un pò ai conigli (che sono di norma più piccoli delle lepri). I conigli europei furono introdotti in Giappone solo nel XX secolo, nell'isoletta di Okunoshima, che divenne una località turistica, conosciuta anche col nome di Isola dei conigli ("Usagi-Jima" o "Usagi-Shima").

    L'ALTRUISMO DEL CONIGLIO (O LEPRE)

    Le lepri (conigli) giapponesi sono spesso citate nei racconti popolari: in particolare, una diffusa leggenda buddista racconta che, un tempo, una scimmia, una volpe, una lontra e una lepre decisero di fare delle opere di beneficenza per gli umani nella notte della luna piena. Tutti raccolsero cibo, ciascuno a suo piacimento. Quando incontrarono un povero mendicante, la scimmia, la lontra e la volpe gli diedero il loro cibo. Ma la lepre non poté dargli l'erba che raccolse, perché non era commestibile dagli umani. Allora la lepre, per sfamare il mendicante, si gettò sul fuoco per arrostirsi, così che lui potesse mangiarla. Improvvisamente, il povero si trasformò in Sakra, una divinità buddista, e salvò la lepre. Come ricompensa per il suo altruismo, Sakra la portò a vivere per l'eternità sulla luna, in modo che gli umani potessero sempre testimoniare il suo altruismo e carità. Nella cultura giapponese e coreana, si pensa che questa lepre sulla luna martelli il riso dolce, per preparare dei mochi (dolcetti tipici delle celebrazioni di Capodanno).

    IL CONIGLIO (LEPRE) SIMBOLO DI PRIMAVERA

    In passato, il Giappone seguiva il calendario lunare cinese, quindi il Capodanno veniva celebrato nelle prime due settimane di Febbraio. Queste celebrazioni erano tradizionalmente viste come la fine dell'inverno e l'inizio della primavera: da qui l'associazione delle lepri/conigli con la primavera, nei tempi antichi del Giappone. Nel 1873, il Giappone adottò il calendario gregoriano occidentale: le celebrazioni di Capodanno, quindi, furono spostate al 1° Gennaio, nel cuore dell'inverno. In questo periodo, i giapponesi realizzano spesso sculture di neve di lepri/conigli (yuki usagi, 雪うさぎ) e con esse decorano le loro case. In Goldrake abbiamo visto un riferimento alla preparazione del mochi, battendo il riso in modo tradizionale, nell'ep13, in preparazione delle celebrazioni di Capodanno nell'ep14.

    C2



    IL CONIGLIO (LEPRE) SIMBOLO DI INTELLIGENZA, DEVOZIONE, LONGEVITA'

    Le lepri/conigli nella cultura giapponese simboleggiano anche l'intelligenza (la lepre infatti ha pensato a come aiutare il mendicante), la devozione (la lepre aiutava il mendicante secondo un precetto buddista), la carità (la lepre si getta nel fuoco per il mendicante) e la longevità (la lepre viene salvata dal fuoco dalla divinità). Inoltre, poiché la lepre si muove solo in avanti, è anche vista come un simbolo di avanzamento e buona fortuna.

    IL CONIGLIO (LEPRE) DIFENSORE DEI CONTADINI

    In molte zone rurali del Giappone, la lepre/coniglio è vista anche come il difensore dei contadini, a causa di un'altra fiaba popolare giapponese: un giorno, un contadino catturò un tanuki (creatura mitologica simile al tasso) e lo portò a casa da sua moglie per prepararlo per la cena, poi tornò a lavorare nei campi. Il tanuki pianse così forte che la moglie si sentì dispiaciuta per lui e lo liberò. Lui, invece di ringraziarla, la uccise e assunse il suo aspetto. Poi la fece a pezzi, cuocendola al fuoco, e la diede in cena all'inconsapevole contadino. Dopo che il disgraziato mangiò l'orrendo pasto, il tanuki tornò al suo vero aspetto e rivelò al contadino cosa aveva appena mangiato: poi scappò via. Una lepre passò di là e vide il povero contadino singhiozzare e piangere la morte della moglie. Dopo che la lepre apprese la storia, giurò di vendicare il contadino uccidendo il tanuki. Rintracciò il tanuki e lo ingannò più volte; alla fine lo fece annegare.

    I CONIGLI (LEPRI) IN GOLDRAKE: EP25

    Le culture occidentali condividono il simbolismo giapponese dei conigli/lepri alla primavera, abbondanza, prosperità e buona fortuna, ma aggiungono il simbolismo di fertilità e fecondità, che il Giappone, ripetiamo, non ha riguardo a questi animali. Pertanto, è importante che, quando analizziamo il simbolismo dei conigli/lepri in Goldrake, lo facciamo partendo da una prospettiva giapponese e non da quella occidentale. In Goldrake, le lepri che si vedono possono essere animali selvatici o animali domestici del ranch Betulla Bianca: in quest'ultimo caso, i protagonisti hanno salvato queste lepri rischiando la vita, e questo non è sorprendente, dato lo status delle lepri nel folklore giapponese. Il primo episodio in cui ricordo di aver visto una lepre è stato l'ep25, quando Actarus e Naida andavano a cavallo verso il lago.

    C3


    Un sito francese, in cui mi sono imbattuta tempo fa, aveva spiegato che la lepre simboleggiava il desiderio di Actarus e Naida di avere un figlio. Come motivazione per questa interpretazione, hanno citato le azioni romantiche che i due hanno fatto sull'erba.

    C4


    Secondo me, questa analisi non potrebbe essere più lontana dalla realtà, visto che le lepri/conigli, in Giappone, non simboleggiano nè la fertilità nè i bambini. Questa analisi era basata su una prospettiva occidentale, non giapponese. Se la lepre rappresentasse davvero la fertilità e i bambini, allora avremmo dovuto vederne almeno una nell'ep16, che ruota attorno a Hayashi e Stella, una coppia di fidanzati innamorati e desiderosi di sposarsi non appena la guerra fosse finita: ma non si vede nessuna lepre/coniglio qui. Secondo me, la lepre nell'ep25 potrebbe aver rappresentato la primavera (dato che gli eventi dell'episodio si sono svolti in primavera) e, forse, la fortuna di Actarus, che è stato salvato dal pugnale di Naida, in riva al lago. Inoltre, data la storia della lepre e del tanuki, potrebbe aver simboleggiato il giuramento di Duke Fleed, alla morte di Naida, di combattere Vega e le sue truppe in modo che la tragedia del pianeta Fleed non si ripeta.

    I CONIGLI (LEPRI) IN PERICOLO NELLA SERIE DI GOLDRAKE

    Nell'ep26 abbiamo visto un'altra lepre, da allevamento stavolta, salvata da Venusia durante l'attacco alla fattoria.

    C5


    Il suddetto sito francese affermava che questa lepre simboleggiava il bambino che Venusia desiderava avere da Duke Fleed: da qui le coccole di Venusia quando lei ha preso in braccio l'animale. Ha anche affermato che il fatto di essere stata poi ferita dopo quest'azione ha come significato il fatto che Venusia doveva abbandonare questo suo desiderio, perchè impossibile da raggiungere. Anche in questo caso, a mio parere, questa analisi si basa su concetti della cultura occidentale e non giapponese. Come spiegato sopra, le lepri sono molto venerate dagli allevatori in Giappone; inoltre, chiunque abbia degli animali domestici sa benissimo che diventano in pratica dei membri della famiglia. Quindi non è sorprendente il fatto che Venusia avesse rischiato la vita solo per una lepre. Anche il fatto di coccolarla dopo averla raccolta è comprensibile: infatti, gli animali spaventati sono come i bambini quando si spaventano. Il loro primo bisogno, quindi, una volta salvati, è quello di essere rassicurati e confortati, ed è esattamente quello che ha fatto Venusia, senza preoccuparsi del pericolo intorno a lei. L'azione disinteressata di Venusia nei confronti della lepre mi ricorda la storia della lepre che si è sacrificata per nutrire il povero ed è stata poi ricompensata vivendo per l'eternità sulla luna. Venusia, nell'episodio successivo, in effetti, è stata salvata dalla morte imminente grazie al sangue di Actarus. In altre parole, è stata ricompensata per il suo altruismo e atto di beneficenza, e le è stata data una nuova vita, proprio come per la lepre. Questa trasfusione fu un evento significativo voluto dagli autori, con lo scopo di mettere in luce il profondo amore che Actarus nutriva per lei. Vale la pena ribadire che questa trasfusione di sangue non è stata responsabile della trasformazione di Venusia in una combattente: era semplicemente un'indicazione del profondo legame d'amore che legava i due protagonisti. Tuttavia, anche qui era molto evidente il simbolismo del progresso e dell'avanzamento, tipico della lepre. Da questo episodio in poi, infatti, abbiamo visto la relazione di Venusia con Actarus svilupparsi ulteriormente, così come il suo ruolo nella storia di Goldrake. Infatti, lei acquista importanza, gradatamente e costantemente, episodio dopo episodio, fino a diventare un membro fondamentale della squadra di Goldrake, cioè l'abile pilota del Delfino Spaziale. Col suo Delfino Spaziale, insieme a suo padre e suo fratello nell'ep61, riesce a salvare le lepri - con successo, questa volta - quando la fattoria è stata attaccata di nuovo dalle truppe di Vega. In questo episodio, mentre Rigel è impegnato a liberare i grossi animali dalle stalle, Mizar stava salvando proprio le lepri dalle loro gabbie. Quando Rigel se ne accorge, va ad aiutarlo a portare in salvo le lepri, solo per trovarsi di fronte, però, ad un attacco di mini UFO.

    C6


    Non appena Venusia ha visto le lepri, atterra col suo Delfino Spaziale per prenderle e portarle in un luogo sicuro.

    C7


    Prima di questo, Rigel è stato attaccato dalla spia veghiana e cade da una scogliera, finendo in una valle dove passa lì un'intera notte, gravemente ferito, fino a quando non viene trovato da Alcor e Maria. Già solo la caduta sarebbe bastata per ucciderlo; ma è sopravvissuto miracolosamente. Quindi, forse, le lepri qui simboleggiano la sua longevità. Inoltre, non dimentichiamo che, all'inizio dell'episodio, Rigel è rimasto sveglio tutta la notte a curare le ferite del suo fedele cavallo, che poi lo ha identificato di fronte all'impostore che aveva preso il suo posto. Le lepri qui potrebbero anche simboleggiare il suo atto di carità verso il cavallo, e la sua ricompensa con la longevità per questo suo atto onorevole. È stato ammirevole da parte della famiglia Makiba cercare di salvare anche il più piccolo dei loro animali da fattoria, non importa quanto pericolosa fosse la situazione. Questo riflette il loro forte amore per gli animali e la cura per la loro sicurezza. Data la grande venerazione delle lepri da parte degli agricoltori, influenzata dal racconto popolare della lepre e del tanuki, salvare le lepri durante gli attacchi è stato evidenziato in scene specifiche di Goldrake, a differenza di altri animali.

    I CONIGLI (LEPRI) NELLA SERIE DI GOLDRAKE: SHIRA (KIRIKA)

    Pochi episodi dopo, vediamo di nuovo le lepri/conigli, selvatiche stavolta, precisamente nell'ep63. Qui compaiono due volte: la prima nel villaggio che Shira aveva congelato e la seconda alla fine dell'episodio, mentre osservano la tomba di Shira. La prima apparizione mostra una mamma lepre che coccola il suo piccolo, mentre l'astronave di Shira si avvicina al villaggio, durante la nevicata.

    C8


    In quella scena si vedono anche: uno scoiattolo su un albero, una statuetta Jizo (che raffigura un monaco buddista) e delle case con comignoli fumanti, che suggeriscono che il villaggio congelato da Shira era abitato e non deserto.

    C9


    Mentre abbiamo visto lo scoiattolo, l'albero, la statua Jizo e le case congelate, non abbiamo visto le lepri congelate, anche se il loro congelamento era chiaro. Penso che non abbiano mostrato le lepri congelate per lo status sacro che queste hanno nel folklore giapponese.

    C10


    Qui le lepri possono simboleggiare la devozione di Shira al suo progetto di ricerca. Tuttavia, la rappresentazione specifica della madre lepre e del suo cucciolo ha lo scopo di suscitare la nostra compassione per gli abitanti di quel villaggio per il crimine efferato che Shira ha commesso contro di loro. Nella seconda apparizione delle lepri, queste fissano dalla valle la tomba di Shira sulla scogliera sopra di loro.

    C11


    È degno di nota il fatto che l'immagine qui è di due lepri adulte e non della madre e del suo piccolo, perché, molto probabilmente, perirono nell'attacco di congelamento. Le lepri qui possono indicare il perdono sia della specie animale che dell'umanità per il crimine che Shira ha commesso contro il villaggio, poiché tutti hanno capito che lei era una vittima tanto quanto loro. Possono anche simboleggiare la buona sorte che Shira ha augurato a Maria e a Duke Fleed prima di morire.

    C12


    La canzone alla fine dell'episodio di Shira ("Yuyake no sora", "Cielo al tramonto"), cantata da Mitsuko Horie, coi testi e le immagini, è molto toccante, soprattutto perché commenta lo sguardo fisso delle lepri dal basso e il fiore selvatico che è emerso dalla neve.



    In sintesi, credo che la presenza delle lepri in tutto l'anime rifletta la loro riverenza nel folklore giapponese (soprattutto quello contadino) e che le diverse situazioni in cui sono apparse abbiano dei significati simbolici comprensibili nella cultura giapponese.

    RIFERIMENTI:

    Leggende e simboli del coniglio nel folklore giapponese
    Coniglio (Usagi)
    Simbolismo animale nella cultura giapponese
     
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