TUTTO SU GOLDRAKE

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Administrator
    Posts
    13,376

    Status
    Anonymous
    MAKING OF DI GOLDRAKE - 1° PARTE
    (fonti: "Ufo Robot Goldrake” di Alessandro Montosi, ed. Coniglio; libretto CD della D/Visual con interviste; libretto DVD della D/Visual. NOTA: TUTTE LE IMMAGINI SONO DI PROPRIETA' DEGLI AVENTI DIRITTO)

    jpg


    Come scritto in un altro articolo, Uchu Enban Daisenso fece da apripista per Atlas Ufo robot Goldrake: quali erano le caratteristiche innovative di quest’anime? Parecchie, tra le quali le più importanti erano:
    - Il protagonista e gli avversari non facevano parte della storia della Terra, come nei due Mazinga. Infatti, il conflitto tra Actarus e i Veghiani fu qualcosa di innovativo e inaspettato: i protagonisti principali in conflitto erano tutti alieni.
    - Il concetto di robot gigante con un UFO incorporato
    - Il dramma psicologico dei protagonisti
    Senza contare, soprattutto, l’impostazione di base della storia: ma andiamo con ordine, cominciando dall’inizio.

    LA PREPARAZIONE
    I lavori sulla nuova serie di Goldrake furono frenetici, perché mancava poco tempo per preparare la nuova serie. Infatti, Uchu Enban Daisenso venne proiettato al cinema il 26 Luglio 1975 e la serie del Grande Mazinga in televisione si concluse appena due mesi dopo, il 28 Settembre. E subito dopo, la domenica della settimana seguente, il 5 Ottobre 1975, doveva iniziare una fantomatica terza serie, ancora ignota. Quindi, l'inizio della serie di Goldrake in Giappone fu il risultato di solo due mesi di lavoro intenso e faticosissimo. Ci furono estenuanti riunioni tra i responsabili della Toei, e la Dynamic Production, una società fondata da Nagai nel 1969. La Dynamic Production permise a Nagai di circondarsi di un gran numero di collaboratori per i propri manga: tra questi ricordiamo Gosaku Ota, l'autore del manga più diffuso di Goldrake, e Ken Ishikawa. Inoltre, la società si occupava anche della trasposizione animata dei personaggi di Nagai.
    Oltre alla Toei e la Dynamic, anche la Popy, una branca della ditta di giocattoli Bandai, partecipò ai lavori, stimolando i possibili sviluppi di Goldrake: fu grazie a loro che si ebbero le novità successive della serie, come il Goldrake 2, la Trivella Spaziale, ecc. Inoltre, parteciparono anche i responsabili della Fuji TV. Nello staff artistico della Toei, fu Kazuo Komatsubara ad avere l’incarico di essere il Character Designer dell’anime di Goldrake. Il Character Designer ha l'incarico di creare e curare la progettazione grafica e psicologica dei personaggi, creando i famosi disegni preparatori o settei. Questi settei devono dare caratteristiche di forte espressività che affascinino il pubblico, facendo però uso di un numero limitato di tratti somatici, in modo da rendere più semplice ed efficiente il lavoro degli animatori.

    DUE MESI DI LAVORO INTENSO
    Il film “Daisenso” ebbe un successo incredibile: in quel tempo, i dirigenti della Toei e lo staff di Go Nagai si stavano scervellando per definire un seguito al “Grande Mazinga”, ma non riuscivano a trovare idee originali. Il progetto più accreditato, intitolato “God Mazinger”, era una versione potenziata di “Mazinga”, in cui Koji Kabuto ritornava come protagonista. Tuttavia, lo stesso Grande Mazinga era una versione potenziata di Mazinga Z, perciò come concetto mancava di spunti originali. Inoltre, vari giochi politici avevano messo in pericolo la sopravvivenza del progetto della Trilogia di Mazinga, perché una casa produttrice vi si era inserita molto prepotentemente, nel tentativo di acquisire quella fascia oraria di trasmissione, la stessa di Mazinga. Quindi, per dare un maggior senso di novità alla serie, rispetto al Grande Mazinga, la Toei trasferì su Goldrake tutto lo staff della serie Getter Robot G, che stava per concludersi, mentre quello del Grande Mazinga andò ad occuparsi di Jeeg Robot.

    LA CREAZIONE DI GOLDRAKE, IL ROBOT
    In Daisenso, si cercò di trovare il design adatto per il robot Roboizer. Go Nagai fece il progetto di un robot con un design molto lineare, simile ad un antico alfiere europeo. Qui di seguito ci sono solo alcuni di una marea di possibili schizzi del prototipo (irriconoscibile) di Goldrake: all'inizio, doveva avere un elmo. E' da notare che in nessuno di questi schizzi Nagai cerca di avvicinarsi al modello "mazinghiano": sono tutti robot abbastanza anonimi.

    1a_copia 1b_copia


    Successivamente, in un altr schizzo, Nagai fece un elmo con le corna simili a Mazinga Z: ma quello era l'unico particolare che somigliasse al robot. Sulle spalle si vede qualcosa di vagamente simile alle alabarde spaziali.

    1c_copia


    Questa versione, inoltre, assomiglia vagamente a Jeeg Robot.

    1e_copia


    Questa, infine, è la versione quasi-definitiva del proto-Goldrake di Daisenso secondo Nagai. La "dentatura" del robot però richiamava un pò il Mazinga. Il posto di pilotaggio era appena sotto la gola, sul petto, coperto dal vetro: di certo il pilota lì non era in una posizione molto protetta...

    1d_copia


    Questa è una versione più aggressiva: gli spuntoni sulle spalle furono tolti in un secondo tempo.

    1f_copia


    Ecco un disegno più completo, compresi i piedi, e un primo piano del volto.

    1g_copia 1h_copia


    Le armi: una prima prova dell'Alabarda spaziale.

    2a_copia 2b_copia


    Armi tipo "raggi repulsori di Iron Man", subito scartati.

    2c_copia


    La fusione del robot con il disco volante: i primi progetti.

    3a_copia 3b_copia 3c_copia


    I vari passaggi proposti per l'agganciamento robot-disco volante.

    4a_copia


    E qui, i passaggi proposti per lo sganciamento.

    4b_copia 4c_copia


    Alla Toei, però, vollero utilizzare un disegnatore “tecnico”, con un tratto più semplificato: il design definitivo fu così affidato al direttore delle animazioni Dan Kobayashi, che realizzò per Daisenso la versione definitiva del robot, con un design abbastanza simile ad Astroganga (tra l’altro, Dan Kobayashi collaborerà anche per la serie Gaiking in futuro).

    image


    Quando poi dovettero fare il Goldrake definitivo nella serie UFO Robot Grendizer i design precedenti (sia quello di Kobayashi, il Roboizer, che gli schizzi originali di Nagai) non erano adatti: robot con quella struttura non avrebbero dato una vera continuità alla trilogia mazinghiana. Erano modelli troppo diversi dai due Mazinga, e poco affascinanti, soprattutto il Roboizer di Kobayashi. Inoltre, il robot protagonista doveva da un lato ricordare visivamente i Mazinga, ma dall'altro doveva conservare anche un certo distacco che ne rappresentasse l'origine aliena, diversa da quella dei precedenti robot creati da scienziati terrestri. La Popy, inoltre, chiese che a questo robot venissero fatte delle gambe più tozze, in modo da garantire ai futuri modellini una maggior stabilità. Go Nagai, allora, disegnò il Goldrake definitivo usando gli stessi colori di base e alcuni motivi grafici dei due Mazinga, come il design del viso e la V rossa sul petto. Gli schizzi sotto danno un'idea di quanto lavoro ci fu nella creazione di Goldrake.

    19a_copia 19b_copia 19c_copia 22_copia


    Il fratello di Nagai, Takashi, rifinì il design del viso, che divenne meno aggressivo. Da notare che, all'inizio, tutta la zona del "mento" di Goldrake avrebbe dovuto diventare l'abitacolo del robot: ma così Goldrake sarebbe stato, in proporzione, troppo "piccolo": quindi, la cabina di Actarus fu messa in una zona intermedia tra il mento e il naso.

    23_copia


    Inoltre, Nagai disegnò il disco volante col quale Goldrake poteva unirsi per volare nello spazio.
    Ora, ci fu il problema del nome. Roboizer era già stato usato, sarebbe stato meglio usarne un altro più adatto. Dove trovarlo? Bisogna sapere, a questo punto, che, a quei tempi, i rapporti tra la Toei e la Dynamic erano così stretti che, prima ancora di creare un cartone, la Dynamic proponeva alla Toei delle idee varie sotto forma di “Progetti”: un “Progetto” era un fascicolo di poche pagine dove venivano illustrate le idee di base di una nuova serie. Uno di questi, scritto un anno prima, era intitolato: "Plus Power! Grendizer!". In questo lavoro, ideato da Ken Ishikawa, assistente di Nagai, il protagonista era il giovane liceale Takeru, che si trasformava in un potente supereroe, Grendizer, dotato di una corazza che gli si formava attorno al corpo (quasi come Hurricane Polymar). Questo progetto non andò mai in porto: però il nome del supereroe fu salvato ed usato per il robot, che da allora divenne Grendizer, da noi Goldrake.

    IL PERSONAGGIO DI ALCOR/KOJI KABUTO
    Per avere una certa garanzia di successo e per collegare direttamente i due Mazinga alla nuova serie, il produttore della Toei e responsabile del nuovo progetto, Toshio Katsuta, insistette con Nagai sulla necessità di tornare ad utilizzare Koji Kabuto, che in Daisenso era assente. Nagai era contrario, ma alla fine acconsentì. Il personaggio di Koji Kabuto è ricorrente nelle opere di Nagai, perchè l'autore lavorò insieme a Ishinomori alla realizzazione di Ryu, il ragazzo delle caverne: lo stesso design di Ryu sarà poi usato da Nagai per realizzare Koji Kabuto. La somiglianza è accentuata dal fatto che Kazuo Komatsubara è stato il character designer sia di Ryu che di Goldrake.

    image image



    ACTARUS/DUKE FLEED
    Quando Go Nagai cercò di definire il ritratto del personaggio di Actarus, partì dal Duke di Daisenso, dandogli capelli più lunghi, adatti per un personaggio romantico, e mise delle sopracciglia "particolari" per sottolineare la sua diversità, insieme alle linee nere sotto gli occhi, stile "Devilman": questo fu il primo risultato.

    27_copia 28_copia


    Ma non era certo adatto per essere un personaggio "romantico": aveva un aspetto troppo violento. Kazuo Komatsubara cercò di ingentilirlo, e questo fu il suo primo risultato:

    29_copia


    Ma ancora non andava bene. Gli occhi erano a mandorla e troppo "freddi": inoltre il naso non aveva un taglio "aristocratico". Per non parlare della guancia, un pò troppo gonfia. Quindi Komatsubara modificò ancora e questa alla fine fu la versione definitiva, che è l'Actarus che noi conosciamo:

    30_copia


    Inoltre, questa fu la prima versione della tuta di Duke Fleed di Nagai:

    31_copia


    Il pennacchio e la spada furono tolti in un secondo tempo: per una persona pacifica come Actarus una spada non andava bene, e al posto del pennacchio, che gli avrebbe dato un'aria un pò troppo "svolazzante", fu messa una specie di cimiero, quasi una lama (sembra che all'inizio dovesse essere un'arma nascosta che scattava via dall'elmo, ma non se ne fece nulla). Furono aggiunte delle "spalline" appuntite che gli avrebbero risatato la figura. Con qualche altra leggera modifica, diventò la tuta di Duke Fleed che conosciamo:

    32_copia



    KOJI KABUTO / ALCOR
    Per Alcor c'era ben poco da inventare, visto che il personaggio esisteva già in Mazinga Z e in Grande Mazinga. Nagai aggiunse semplicemente la tuta, che più o meno è quella che noi conosciamo:

    26_copia


    Da notare che, in questa prima versione, la sezione dell'elmo che copriva la bocca si apriva, mostrando il volto intero: chissà perchè, invece, nell'anime, Alcor col casco avrà sempre l'aspetto "bendato" sulla bocca perchè il suo coprimascella non si apre mai!


    Edited by joe 7 - 4/10/2015, 18:36
     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Administrator
    Posts
    13,376

    Status
    Anonymous
    MAKING OF DI GOLDRAKE -2° PARTE
    (fonti: "Ufo Robot Goldrake” di Alessandro Montosi, ed. Coniglio; libretto CD della D/Visual con interviste; libretto DVD della D/Visual. NOTA: TUTTE LE IMMAGINI SONO DI PROPRIETA' DEGLI AVENTI DIRITTO)

    VENUSIA, RIGEL, MIZAR, BANTA
    La prima versione di Venusia è quella della ragazza di Daisenso, che vediamo qui nello schizzo, insieme alla prima versione di Mizar e Rigel. Come si vede, Mizar e Rigel non hanno avuto grandi cambiamenti, mentre a Venusia fu cambiata la pettinatura e fu dato un aspetto più adulto. I due in piedi a destra probabilmente erano la prima versione del professor Procton e la madre di Venusia, Miyako Makiba, poi (fortunatamente) eliminata. Si noti che il primissimo Actarus avrebbe dovuto essere come il protagonista di Daisenso, poi fu modificato. Ne abbiamo già parlato nel precedente post.

    33_copia


    Per quanto riguarda Banta Harano, in sostanza la prima versione fu inalterata, a parte la cartucciera che aveva addosso, che gli dava un'aria da guerrigliero, invece di un omone goffo. I genitori di Banta furono eliminati, a parte la madre, che fu modificata.

    35_copia



    MARIA FLEED
    La sorella di Actarus non è una creazione di Go Nagai, anche se lo spunto fu preso da una sua opera. Infatti, nel manga di Goldrake disegnato da Nagai, si fa riferimento ad un fratello e ad una sorella di Actarus uccisi dal crudele comandante veghiano Barendos.

    image


    Da questo spunto, Shingo Araki crea la sorella di Actarus, Maria Fleed, dall'aspetto carino e dalla personalità impulsiva e mascolina, simile a Bia, la protagonista della serie "Bia, la sfida della magia", un anime di cui Araki stesso fu il character designer. Maria fu poi inserita nel manga di Ota, non in quello di Nagai, ma questa è un'altra storia di cui ci occuperemo più avanti. Posto qui in anticipo, comunque, un'immagine della Maria di Ota.

    image image image



    RE VEGA
    Passando ai cattivi, ci sono molte sorprese. La prima versione di Re Vega aveva tre teste, un richiamo a satana nella Divina Commedia, che ha appunto tre teste e che, nelle incisioni di Gustavo Dorè, aveva impressionato Go Nagai, tanto da proporlo come base per il personaggio di Zenon di Devilman. Ma sembrava fin troppo minaccioso, e Re Vega tornò ad avere una testa sola.

    40_copia image



    GANDAL - LADY GANDAL
    Il personaggio ermafrodito del Barone Ashura fu riproposto in Gandal, ma la prima versione era ancora più agghiacciante della definitiva: due volti, uno maschile e uno femminile, che galleggiano in un tubo che contiene un liquido trasparente al posto della testa. Poi il personaggio fu modificato fino a diventare il Gandal che conosciamo. E' da notare, comunque, che questa versione è stata poi riproposta nel manga attuale Bleach, nella figura di uno degli antagonisti: l'arrancar Aaroniero Arruruerie.

    42_copia image image



    ZURIL
    Anche con Zuril, il gusto del macabro di Go Nagai si sfogò. L'originale, infatti, era assai diverso dalla versione definitiva, e più repellente: al posto della benda, aveva un secondo volto che si spostava dall'alto al basso, parlando da solo come un'entità autonoma. Ma i responsabili del progetto lo trovarono troppo eccessivo, e sostituirono il secondo volto con una benda, che conteneva un computer incorporato.

    45_copia 46_copia image



    Edited by joe 7 - 4/10/2015, 18:48
     
    Top
    .
  3.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Administrator
    Posts
    13,376

    Status
    Anonymous
    I RAPPORTI TRA I PERSONAGGI DI GOLDRAKE SECONDO L'USO GIAPPONESE

    ARTICOLO SOSPESO SU RICHIESTA DELL'AUTRICE STELLADIFLEED.

    Edited by joe 7 - 13/1/2022, 16:36
     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Administrator
    Posts
    13,376

    Status
    Anonymous
    L'ASCOLTO DI GOLDRAKE IN GIAPPONE

    ARTICOLO SOSPESO SU RICHIESTA DELL'AUTRICE STELLADIFLEED.

    CONSIDERAZIONI SULL’IMPATTO DI GOLDRAKE IN GIAPPONE
    (Ringrazio l'amica giapponese Ieko Iero per il suo aiuto)
    Goldrake ebbe meno successo del Grande Mazinga e di Mazinga Z in Giappone, o meglio ebbe un successo assai “diverso” da quello degli altri. Per spiegarmi meglio, bisogna sapere innanzitutto che Goldrake era un anime prodotto in un momento di transizione. Infatti, oggi, in Giappone, l'animazione è intesa come un’ arte. Ma trent’anni fa, in genere, era considerata un prodotto per bambini. Goldrake fu il terzo robot della trilogia di Mazinga e lo staff cercò di fare dei cambiamenti epocali, che stravolsero completamente l’idea di un “prodotto per bambini”. Infatti, Actarus, il protagonista, non era un ragazzo allegro. Di solito l'eroe degli anime era un ragazzo tipo Koji Kabuto o Ryu, semplice, sereno e diretto: in questo modo, i bambini potevano identificarsi con l’eroe.

    image image image


    Ma l'eroe di Goldrake era più vecchio dei suoi spettatori. E – caso unico – era tormentato e rifiutava di combattere. Non solo: la storia era drammatica, con punte che sfioravano la tragedia. Gli scrittori, infatti, si concentrarono più sulla caratterizzazione dei personaggi, che sulle battaglie dei robot. Inoltre, i personaggi, disegnati da Komatsubara e da Araki, erano veramente belli , mentre fino ad allora erano stati semplicemente "carini", cioè normali: lì invece avevano una bellezza superiore al consueto. Ma tutti questi cambiamenti non entusiasmarono i bambini, abituati ad un altro modo di raccontare, più semplice e meno complesso. Goldrake, così, ebbe un tipo completamente diverso di sostenitori: gli adolescenti. Infatti, i diciottenni giapponesi di allora impazzirono per Goldrake: alcuni di loro organizzarono fan club e pubblicarono doujinshi (equivalenti alle nostre fanzine). Per questo, Goldrake ebbe un grande successo, ma per persone più adulte, che di solito non seguivano gli anime. Inoltre, non erano interessati ai giocattoli dei robot, perché erano cose che di solito non acquistavano e quindi non si vendettero molto. Non solo: non volevano nemmeno andare a vedere il film di Daisenso, perché era considerato un prodotto per bambini e si vergognavano. Nonostante queste limitazioni, Daisenso ebbe un grande successo. Comunque, Goldrake non poteva avere un successo commerciale in queste condizioni. Nonostante questo, handicap, ebbe un grande successo culturale, a differenza di Mazinga: era piaciuto ad un gran numero di adolescenti perché la storia era assai profonda e i disegni erano molto attraenti. Goldrake fu un lavoro monumentale. Ha favorito un nuovo sviluppo di animazione artistica e decreta ancora oggi la prosperità dei doujinshi, abbattendo la vecchia concezione di anime. Fu un tipo di successo diverso da quello di Mazinga, ma superiore ad esso in molti sensi.

    Edited by joe 7 - 13/1/2022, 19:03
     
    Top
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Administrator
    Posts
    13,376

    Status
    Anonymous
    KAIJU EIGA E WESTERN IN GOLDRAKE
    (da: Montosi, Ufo Robot Goldrake, ed. Coniglio)

    Sicuramente, due sono i filoni cinematografici che hanno probabilmente influenzato la realizzazione di Goldrake, oltre, ovviamente, a quello fantascientifico: il Kaiju Eiga ("film di mostri") e il western. Nel Kaiju Eiga compaiono dei mostri giganteschi e aggressivi, simbolo delle ataviche paure dell'uomo: il capostipite fu il famoso film americano King Kong, uscito nel 1933, da cui poi i giapponesi intrapresero il loro filone personale di Kaiju Eiga, che iniziò con Godzilla (1954), il mostro per eccellenza, più volte replicato in vari film. Come riferimento ai Kaiju Eiga, oltre al celeberrimo King-Goli, sono da ricordare le formiche gigantesche presenti nell'episodio 45 di Goldrake. Inoltre, tutti i mostri di Vega, a partire da King-Goli, saranno esseri generati dalla commistione tra animali e componenti cibernetiche, richiamando in modo più esplicito i Kaiju Eiga.

    image image

    image image


    L'influenza del cinema western in Goldrake è riscontrabile in diversi punti della serie: basti pensare al ranch "Betulla Bianca", uno degli scenari principali in cui si svolge l'azione, e ai vestiti country che indossano molti personaggi. In quei tempi (siamo negli anni '70) infatti, ci fu un revival del genere western, grazie alla nascita degli spaghetti-western italiani, il cui capostipite fu Sergio Leone (che, curiosamente, per il suo film capostipite dello spaghetti-western, Per un pugno di dollari, prese direttamente l'idea da un film giapponese, La sfida del samurai, o Yojimbo, di Akira Kurosawa).

    image


    Da ricordare l'episodio 34, dove compare Gauss, il comandante alieno, che si presenta alla Betulla Bianca vestito come un vero e proprio cowboy che suona un'armonica in bocca. Come i cattivi di Sergio Leone, picchia Venusia, che lo minacciava con un fucile, e la lega su un precipizio usandola come esca. In quell'episodio, inoltre, compare spesso in sottofondo la musica country, poco usata nelle altre puntate di Goldrake.

    image image image


    In un altro episodio (il 37), Rigel è alle prese con una mitragliatrice, tipica di film come Il mucchio selvaggio. E in un'altra scena, racconta che voleva imitare Gary Cooper (episodio 61). Per concludere, può essere un caso, ma il nome "Duke" era anche il soprannome di John Wayne, celebre interprete di film western...
     
    Top
    .
4 replies since 17/8/2015, 22:10   1370 views
  Share  
.