INSIDE OUT

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Administrator
    Posts
    13,372

    Status
    Anonymous
    INSIDE OUT: L'ANTROPOLOGIA RIBALTATA SECONDO LA PIXAR-DISNEY
    Articolo di Roberto Marchesini
    https://lanuovabq.it/it/lantropologia-ribaltata-secondo-pixar-disney

    insideout-disneypixar-large


    Un cartone animato del 2015, Inside Out, che ha avuto un grande successo mondiale, è l'esempio del modello educativo attuale: una vita tutta guidata dalle passioni. Non esiste la ragione, che discerne il bene dal male, l'utile dal dannoso, che decide la direzione da dare alla vita.

    Inside Out (che significa "Dentro e fuori", ma, curiosamente, significa anche "Alla rovescia", e questo è già di per sè inquietante) fu un cartone animato "psicologico" di grande successo: vinse l’Oscar e il Golden Globe come miglior film d’animazione. È un film "psicologico", perché alcuni professionisti della salute mentale avevano collaborato alla stesura del copione. Il film mostra un periodo di cambiamento nella vita di una bambina di undici anni, Riley: cresciuta nel Minnesota, si trasferisce con la famiglia a San Francisco, in California, dove si trova fuori posto. All’interno della bambina agiscono cinque emozioni: Gioia, Tristezza, Disgusto, Rabbia, Paura. Ogni volta che accade qualcosa di rilevante, si produce un ricordo caratterizzato da ognuna delle cinque emozioni. I ricordi più importanti, che sono i ricordi base, costruiscono la personalità della bambina. Gioia monopolizza la vita della bambina, tentando in ogni modo di escludere Tristezza. Tuttavia, alla fine del film, Gioia deve accettare che, nella vita di Riley, anche Tristezza può svolgere un ruolo fondamentale. In questo modo, la vita della bambina diventa più equilibrata e tutto procede per il meglio. A prima vista sembra un ottimo prodotto per bambini, con una morale importante: nella vita tutte le emozioni, compresa la tristezza, sono importanti, hanno un ruolo. Però… c’è un però. Già: dov’è la Ragione? Non esiste? La vita della bambina è guidata esclusivamente dalle emozioni?

    Facciamo un passo indietro. L’antropologia classica è ben rappresentata nel mito della biga alata di Platone. L’uomo è come una biga, trainata da due cavalli (uno bianco e uno nero) le cui briglie sono saldamente tenute da un auriga. I cavalli sono le passioni (divise in irascibili e concupiscibili) e l’auriga è la ragione. Il significato è chiaro: senza i cavalli (cioè senza le passioni) la biga non andrebbe da nessuna parte. Ma la direzione la decide l’auriga, cioè la ragione. È la ragione, infatti, che ha il compito di discernere il bene e il male, l’utile e il dannoso: quindi di decidere la direzione da dare alla vita dell’uomo, guidandolo verso il bene e lontano dal male.

    EGBigalawusws


    Nel mondo moderno, questa antropologia è ribaltata. La Ragione, infatti, oggi è spodestata, detronizzata, focomelizzata (cioè ridotta ai minimi termini). Essa – si dice – non è in grado di discernere il bene e il male perché non può cogliere le verità metafisiche. Essa può solo cogliere le realtà materiali, quelle che cadono sotto i nostri sensi, quelle misurabili. Così, la filosofia e, in particolare, la metafisica sono sostituite dalla scienza, lo strumento di conoscenza che, semplicemente, misura. Non dice mai come le cose dovrebbero essere, ma dice solo come sono. Non c’è più alcun «dover essere». E chi guida l’uomo al posto dell’auriga-ragione? I cavalli, cioè le passioni. Che senza guida non vanno da nessuna parte e si schiantano. Va' dove ti porta il cuore (non la ragione), soddisfa la tua sete (cioè i tuoi appetiti), segui la Forza, Luke (cioè segui l'istinto, non la ragione). C’è però un particolare rilevante da mettere in chiaro: chi non segue la ragione, ma segue le passioni, non è libero. È schiavo: innanzitutto delle passioni, ma anche di chiunque gli metta un guinzaglio al collo. L’uomo libero è colui che sceglie - e sa scegliere - tra il bene e il male: e sceglie, ovviamente, il bene. La libertà è, infatti, la possibilità di scegliere il bene.

    Vai-dove
    Sarebbe meglio dire: "Ascolta quello che ti dice il tuo cuore, poi prendilo a calci."


    Tutta la modernità – dall’empirismo all’illuminismo, dal romanticismo al gender – insiste nel convincere l’uomo che la sua parte più autentica e pura, quella sola che lo può guidare nella vita, è quella passionale; e che la ragione, con la sua ossessione per la morale, per la distinzione tra il bene e il male, è un tiranno crudele da rovesciare. Così anche la cultura pop, nella quale siamo immersi. Torniamo, quindi, a Inside Out. Nel film viene rappresentata un'antropologia chiarissima, che ormai siamo in grado di riconoscere: Riley è guidata dalle passioni, solo dalle passioni. La ragione non esiste. Questo è il messaggio che la Pixar/Disney comunica ai bambini, a milioni di bambini, attraverso un racconto, una storia. L’obiettivo di ogni rivoluzione sono sempre i bambini.
     
    Top
    .
0 replies since 24/5/2023, 21:00   16 views
  Share  
.